Il problema è che non riesco nemmeno a immaginare come quel sistema potrebbe risolvere una situazione ipotetica. Innanzitutto, anche solo capire quando si dovrebbe andare al voto e chi ha diritto di votare sarebbe un incubo: se Tizio vuole sparare a Caio, cosa succede? Ciascuno di loro ha un voto a testa! E chi altri potrebbe avere un voto? I compagni di Tizio e di Caio? I presenti? Fino a che distanza si è considerati "interessati" e quindi in grado di votare? Posso votare per il mio amico se sono dall'altra parte della stanza? E se sono fuori dalla porta?
Chi conta i voti? Dire "di solito non serve votare realmente, è abbastanza palese" significa aprire la porta a situazioni dove chi fa più rumore, anche se in minoranza, vince.
Una votazione che cosa risolve? Un intero conflitto? Uno scambio di colpi? Si può votare di nuovo sulla stessa questione o no? E se no, come si fa a impedire che accada? Chi si ricorda tutte le votazioni della giornata (avvenute in svariate zone dell'area di gioco)?
Ultimo ma non ultimo: ha veramente senso un sistema che toglie, di fatto, il personaggio di mano al giocatore (e negli eventi dal vivo c'è un'identificazione molto più forte che nei tabletop, dovuta al fatto che il giocatore "è", fisicamente, il personaggio) per dare tutte le decisioni importanti su di lui in mano ad altri?