Gente Che Gioca > Gioco Concreto

[Montsegur 1244] Narrazione e scene

(1/6) > >>

Mauro:
Nel giocare Montsegur 1244, ho sempre visto il prendere la narrazione come la possibilità di aggiungere qualcosa a una scena o di continuarla; giocando con Frederik, invece, questa possibilità è stata usata per fare nuove scene, collegate o scollegate che fossero, anche cambiando personaggi (il principale originale alla fine nemmeno c'era più), eventi, luogo e momento.
Un simile uso da un lato può essere interessante, dall'altro toglie l'aspetto "Hai poche scene, vai al punto e di' quello che vuoi dire in fretta", perché in pratica raddoppia le scene (quattro normali più quattro da presa di narrazione).
Commenti? Voi come l'avete giocato?

Aggiunta: Riporto, col permesso di Frederik, la sua risposta:

The feature of Montsegur 1244 with "just a few scenes, so focus" was more accidential game design from my part: my main priority was to keep the entire session short enough for a single game session and to make sure the overall story arc moves through the framing story at a proper pace. I have no trouble with people using scene cards to set entirely new scenes - but my experience is that the scenes are usually connected anyway, even if they are in an entirely different location and with entirely different characters.

My last scene with Phillipa and Pierre Roger was an exception to this. The timing of this scene was important for me but it could also have worked as a regular fourth act scene if we were not pressed for time (and less strong).

What the scene card mechanic essentially gives is the flexibility of people with ideas to legally buy into the scene flow at the right time, while at the same time keep a steady pace and prevent one person to take over the story entirely.

Traduco: «La caratteristica "solo poche scene, quindi focalizzati" di Montsegur 1244 da parte mia è stata più che altro un design accidentale: la mia priorità principale era di rendere il gioco breve abbastanza per una singola sessione e di assicurarmi che l'arco narrativo complessivo si muovesse attraverso la storia in divenire a un passo adeguato. Non ho problemi col fatto che si usino le carte scena per impostare scene completamente nuove, ma la mia esperienza è che le scene sono solitamente comunque collegate, anche se in un posto completamente diverso e con personaggi completamente diversi.

La mia ultima scena con Philipa e Pierre Roger [a memoria, lui si scusava con lei per averla accusata di varie cose, spiegandone i motivi; non ricordo da quale scena si fosse partiti. NdM] è stata un'eccezione. Il tempismo di quella scena era importante per me, ma avrebbe potuto funzionare anche come una normale scena del quarto atto, non non fossimo stati pressati per finire (e meno forte [non ho chiara questa parentesi. NdM])

Ciò che la meccanica delle carte scena essenzialmente dà è la flessibilità per le persone con idee di investire regolarmente nel flusso di una scena al momento giusto, nel contempo tenendo un passo costante e prevenendo che una persona si imponga completamente sulla storia».

Conferma che si possono fare scene totalmente slegate, seppur la sua esperienza sia diversa.
Interessante che la questione "Hai poche scene, vai al punto" sia un effetto accidentale.

Luca Veluttini:
Che cosa ha fatto in soldoni? Mi fai l'esempio pratico di quello che ha fatto con voi? (te lo chiedo perché scritto così non ho capito...^^)

Mauro:
Al momento non riesco a ricordare i casi specifici (anche perché mi è difficile ricordare se due scene slegate sono state fatte tramite presa di narrazione); faccio degli esempi che non necessariamente rispondono a quanto accaduto:

• aggiunta di elementi/continuazione della scena (questo è capitato così): Arsende (principale) che parla con Bertrand (principale) della sua paura che i nipoti siano condannati; a scena quasi finita, Tozzie prende la narrazione e aggiunge Bertrand che, fuori da dove Arsende e Bertrand stanno parlando, sta dicendo ad Amiel che è giunto il momento che lui combatta.

• scene legate (questa sono quasi certo che non sia andata così; nello specifico, la seconda scena credo non ci sia stata): Philipa che, accusata dal padre di aver tradito Pierre-Roger, dice che lui frequenta Arsende; presa di narrazione, Raimond che chiede spiegazioni a Pierre-Roger.

• scene slegate (queste sono due scene giocate, ma di certo la seconda non è stata fatta prendendo la narrazione nella prima): Arsende e Pierre-Roger fuori da Montsegur, lei che gli chiede come pensa che finirà e lui che la ignora e a fronte della ripetizione delle domande le dice di fuggire, se ha paura; presa di narrazione, Esclarmonde che parla con Bertrand dei suoi dubbi.

Non legato a una presa di narrazione, ma concettualmente analogo: in una scena, Pierre-Roger affronta Philipa, perché crede che il figlio (nato) non sia suo; poi Pierre-Roger va da Bernard, che crede essere il padre, e lo affronta sulla stessa questione. Di fatto, sono due scene.

Marco Costantini:
Ad INC Claudia mi aveva fatto notare la stessa cosa.
Tra l'altro mi ricordo che a Play il Vellu aveva sconsigliato di giocare in questo modo.
A Play era successo questo:
nella scena principale il bimbo (non ricordo il nome) viene gettato dalle mura della fortezza. A quel punto io avrei preso la narrazione per inserire una scena in cui si vedeva che il bimbo non era morto -anche se in fin di vita- e che veniva raccolto dagli assedianti. Alchè mi pare proprio che Luca mi avesse dette che non era possibile farlo.
Luca, ti ricordi?

Ezio:
Mauro, fammi vedere la copertina del gioco che stai leggendo?
Ah, ecco, come sospettavo... è AiPS :-P

Se guardi bene la scena di Montsegur 1244 non è definita dalle unità aristoteliche di tempo, spazio e azione.
All'inizio di ogni scena si definisce il suo scopo, quello a cui quella scena serve, e lo si gioca, aggressivamente, fino a quando chi possiede l'autorità non percepisce che l'argomento sia esaurito.
All'interno di questo si possono fare flasback, flash-forward, inserire nuovi personaggi, spostarsi in un altro luogo "contemporaneamente" e così via.

Nell'esempio che fai tu di scene slegate, per esempio, l'argomento poteva benissimo essere "Vediamo un po' i dubbi delle due sorelle" oppure, l'altra, "Pierre-roger vuole sapere la verità sul figlio".

Ricordate però che aggiungere "codini", scenette e altri orpelli alla scena rischia sempre di renderla meno forte, più "sbrodolata".

Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

Vai alla versione completa