Autore Topic: L'obiezione più comune "perdersi nel personaggio"  (Letto 7738 volte)

L'obiezione più comune "perdersi nel personaggio"
« Risposta #15 il: 2010-05-13 19:16:36 »
Citazione
[cite]Autore: Airone[/cite]
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[cite]Autore: Matteo Turini[/cite][p]All'inizio avevo anche io questa sensazione, ma in realtà era più che altro un'obiezione post-sessione; avevo paura che, non dovendo (ad esempio) sforzarmi per interpretare i valori delle caratteristiche del mio pg, poi cominciassi a perdere affezione e smettessi di immedesimarmici.
La soluzione è stata giocare fino a che non mi sia reso conto che questa fosse solo una paura ingiustificata.[/p]
[p]Eh... speriamo. Non sono davvero convinto, a meno che non "scatti qualcosa" che non ho previsto. Il problema mi pare stare alla base e non essere dovuto alla scarsa esperienza.Vedi a proposito qui sotto:[/p]

Solo un appunto, perché forse non sono stato effettivamente chiarissimo: "All'inizio avevo anche io questa sensazione" significa che io come giocatore la sentivo. A me sembrava di non poter empatizzare coi personaggi.
Vedrai che dopo qualche sessione in cui iniziate a prendere confidenza con un sistema, vi scatterà la molla e non penserete più a questo problema.

L'obiezione più comune "perdersi nel personaggio"
« Risposta #16 il: 2010-05-13 19:17:34 »
Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]
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[cite]Autore: Airone[/cite][p]L'obiezione più motivata e comune che ho ricevuto è stata l'impossiblità di "perdersi nel personaggio" da parte di giocatori abituati ai tradizionali. Per citare le parole testuali "stogiocandoil personaggio, non lo stointerpretando".[/p]
[p]Ecco la mia risposta breve.
"Capita. Poi passa."[/p][p]Risposta più elaborata.
Il passaggio ad un gioco nuovo spiazza. Se poi è un gioco in cui ci sono valori e meccaniche per aspetti che si è abituati a gestire in freeform, spiazza ancora di più. Man mano che "capisci" lo spirito del singolo gioco, la sensazione passa perché ne maneggi gli elementi con più naturalezza.
La sensazione, che ho provato anch'io, potrebbe essere quella del "le meccaniche mi guidano il PG", che con la pratica diventa "le meccaniche sono al servizio del PG".
Nulla vieta, se la sensazione persiste, di rivolgersi a giochi più vicini al freeform, per esempio i Jeepform. Oppure ancora di fare un uso più limitato del metagame: Polaris, per esempio, funziona bene anche con poche o nulle interruzioni del gioco per comunicazioni "meta" (il "meta" è in parte incorporato nelle Frasi Rituali).
Mi sono spiegato bene o male?[/p]


Vorrei capire perchè ci sia questa certezza quasi messianica che una volta capita la differenza uno dovrebbe preferirla.

E' come se si dicesse che uno dovrebbe preferire recitare (specie se in improvvisazione teatrale) che non assistere.
Non vedo perchè sia così sicura questa preferenza.

La risposta "allora non gli interessa veramente giocare di ruolo" sarebbe alquanto banale e falsa, secondo me.
« Ultima modifica: 2010-05-13 19:18:42 da Blerpa »

Antonio Caciolli

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L'obiezione più comune "perdersi nel personaggio"
« Risposta #17 il: 2010-05-13 19:19:05 »
[edit: ovviamente cross post con tutti i messaggi dopo Airone]

lo dico brutale brutale ma secondo me sono seghe mentali :) ;) :P e ci metto le faccine per dire che inizio con una battuta per poi spiegarmi

anche io ho sentito varie volte questa cosa che dici dell'agire come reazione al mondo, ma secondo me questo è solo una diretta conseguenza alla tipologia di gioco del GM onnipotente --> giocatore può solo chiedere

in realtà più che vivere un personaggio tu tendi a interpretare un ruolo in cui le battute ti vengono fornite in corso d'opera. hai un canovaccio che adatti alla situazione.

ma il personaggio è fatto anche di altro. non ci sono solo i suo gesti, ma anche le sue visioni del mondo e la sua voglia di combattere e i suoi ideali. Quando in NCaS tiri i dadi lo fai perché il pg vuole combattere per quello che crede e io penso che sia un momento di grande interpretazione del pg il vero momento di transfer. tiri e usi le risorse del pg per fargli vivere le sue necessità

quando narri gli accadimenti narri non solo quello che gli sta intorno, ma anche come il pg lo vive. finalmente fai vedere agli altri quello che il pg vuole e sente e spieghi anche come si muove nell'ambiente esterno. perché in quella descrizione anche dei png puoi mostrare aspetti del pg che altrimenti rimarrebbero solo nella tua mente

io credo che il recitare il proprio pg al tavolo non sia sufficiente. ci sono i pensieri le movenze i tic che non puoi non dover narrare. ci sono gli ammiccamenti che non si colgono, ma ci sono anche i particolari della scenografia che lo colpiscono e i suoi interessi

anche in LSdS quando fai le dichiarazioni in realtà mostri i lati del carattere del tuo pg. mostri il suo background. mostri quello che lui vuole vedere o fare (poi non è un gioco che esalti queste cose mi spiace... è dovertente ma non serve)

secondo me in generale il passaggio chiave è che se il pg vive la storia di un altro non lo puoi interpretare ma lo puoi solo recitare adattandolo alle necessità della storia, se invece la storia la puoi guidare tu puoi esprimere per bene il pg come lo hai pensato e come vorresti che crescesse

alcuni poi si perdono nella narrazione della storia dimenticandosi che in AiPS quando hai finito di dire che scena si fa poi la devi interpretare e il produttore fa il suo e tu devi pensare solo al tuo pg
la scelta della scena ti serve solo per poter dire "vorrei vedere il pg che lotta contro questto e quest'altro" (coem si fa tra una sessione e l'altr a vampiri) e poi te la devi giocare pensando solo al tuo pg

ok ho finito. non sono riuscito a metterla sotto la formula come spiegare una cosa ma riportando mie considerazioni. spero possano essere utili. fino ad una risposta di airone non posto più (non ho letto tutto per bene prima, troppi messaggi e tutti insieme, scusate)
« Ultima modifica: 2010-05-13 19:20:26 da Antonio »

Matteo Suppo

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L'obiezione più comune "perdersi nel personaggio"
« Risposta #18 il: 2010-05-13 19:21:25 »
Perdersi nel personaggio... non so, mi suona come di wish-fulfillment, come fuga dalla realtà, di rifiutare la propria identità e annullarsi in quella del personaggio. Probabilmente mi sbaglio ma la prima cosa che mi viene in mente è questa.
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Antonio Caciolli

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L'obiezione più comune "perdersi nel personaggio"
« Risposta #19 il: 2010-05-13 19:24:36 »
aggiunta: consiglio la lettura del primo articolo del libro di inc a tal proposito (del thread intendo)

Mattia Bulgarelli

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L'obiezione più comune "perdersi nel personaggio"
« Risposta #20 il: 2010-05-13 19:25:44 »
Citazione
[cite]Autore: Blerpa[/cite][p]Vorrei capire perchè ci sia questa certezza quasi messianica che una volta capita la differenza uno dovrebbe preferirla.[/p][p]E' come se si dicesse che uno dovrebbe preferire recitare (specie se in improvvisazione teatrale) che non assistere.
Non vedo perchè sia così sicura questa preferenza.[/p]

Dov'è che ho parlato di "preferire"? ?__?

Ho detto che poi ci si abitua al nuovo gioco, non che questo diventi preferito o meno... Tra tutti i giochi che ci sono, non è che ogni gioco nuovo che uno prova diventa il migliore... O_o
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L'obiezione più comune "perdersi nel personaggio"
« Risposta #21 il: 2010-05-13 19:27:12 »
Perfetto Mattia, scusami, avevo frainteso io (evviva l'influenza e l'annebbiamento da medicine per cavalli) :)

Fabio Succi Cimentini

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L'obiezione più comune "perdersi nel personaggio"
« Risposta #22 il: 2010-05-13 19:52:33 »
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[cite]Autore: triex[/cite]Perdersi nel personaggio... non so, mi suona come di wish-fulfillment, come fuga dalla realtà, di rifiutare la propria identità e annullarsi in quella del personaggio. Probabilmente mi sbaglio ma la prima cosa che mi viene in mente è questa.


E ce ne sono di persone che giocano così (e spero approdino ad altro prima o poi). Probabilmente lo feci anch'io ai tempi.
Comunque a me piace molto questa cosa che dice Airone (a cui devo dare la solidarietà di omonimo :P)

Citazione
[cite]Autore: Airone[/cite]Tra gli attori c'è il detto "acting is reacting" ovvero che la gran parte della crediblità di un'interpretazione deriva da come si reagisce al contesto circostante.


Nel classico è dato di solito per assodato che il contesto a cui fare reazione è rappresentato e mosso dal Master, ma direi che non è affatto incompatibile con l'idea di giocatori che mettono in primo piano i loro contributi creativi. Lanciandoseli a vicenda e costringendo una reazione l'uno nell'altro. E anch'io posso dire da (finora pure breve) esperienza che non viene necessariamente raffreddato il gioco: certo c'è il rischio di trasformare il gioco in una contesa per il controllo narrativo, ma sono risultati spesso frutto di fraintendimenti, che autori e giocatori scoraggiano.
 
Secondo me, ed è un'idea che mi son fatto pian piano leggendo qui e confermato con forza giocando, interpretazione spesso lo leggiamo in un solo modo: resa teatrale, calarsi, elaborare un pensiero del personaggio parallelo al giocatore e mostrare all'esterno. Però c'è anche l'altro significato in italiano di 'interpretare': che è tradurre e decifrare. Capire, e fare scoprire a se stesso e agli altri, chi è il tuo personaggio: a cosa tiene davvero, cosa lo metterà realmente in crisi, quale sarà la sua forza in quei momenti. E questo, se i contributi creativi sono in pratica nelle mani di una sola persona e io stesso non posso mandare il personaggio verso ciò che c'entra con lui, è più difficile IMHO. Anche qui ho una pessima memoria: probabilmente qualcuno ne aveva già parlato ai tempi.
(Ma forse questo va ulteriormente OT e servirebbe quasi una deriva apposita.)
« Ultima modifica: 2010-05-13 19:53:00 da Tozzie »
nel dungeon nessuno può sentirti belare  |  emo gamer, sense of wonder gamer, pucci-un-cazzo gamer, vive la varieté.

L'obiezione più comune "perdersi nel personaggio"
« Risposta #23 il: 2010-05-13 20:03:43 »
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[cite]Autore: Tozzie[/cite]
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[cite]Autore: triex[/cite][p]Perdersi nel personaggio... non so, mi suona come di wish-fulfillment, come fuga dalla realtà, di rifiutare la propria identità e annullarsi in quella del personaggio. Probabilmente mi sbaglio ma la prima cosa che mi viene in mente è questa.[/p]
[p]E ce ne sono di persone che giocano così (e spero approdino ad altro prima o poi). Probabilmente lo feci anch'io ai tempi.[/p]


Ma... se non riuscite a creare un rapporto giocatore-personaggio, come fate a giocare NAR-unsafe?
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Moreno Roncucci

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L'obiezione più comune "perdersi nel personaggio"
« Risposta #24 il: 2010-05-13 20:04:29 »
Fra un po' tiro fuori il bastone....

1) BASTA OFF TOPIC!
2) Qualcuno, da qualche parte in questo thread che ne è completamente privo, vuole cominciare a parlare in termini di Actual Play? Cosa vuol dire "immedesimazione"? Quanto è lunga una "campagna lunga???"

[edit: crosspost con gli ultimi 20 post... mi hanno tenuto al telefono un ora fra la scrittura del post e il premere "send". Credevo avessero postato due persone nel frattempo, non 20! Dannati dogpilatori...]

[ri-edit: ho spostato gli off-topic molesti]
« Ultima modifica: 2010-05-13 20:16:54 da Moreno Roncucci »
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Moreno Roncucci

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L'obiezione più comune "perdersi nel personaggio"
« Risposta #25 il: 2010-05-13 20:08:21 »
Citazione
[cite]Autore: Airone[/cite][p]Recentemente sto tentando di far provare alcuni giochi NW (non rugate sul termine, ci siamo capiti) al suddetto gruppo, nella fatispecie LSdS e NCaS.
Con risultati mediocri, finora.[/p][p]L'obiezione più motivata e comune che ho ricevuto è stata l'impossiblità di "perdersi nel personaggio" da parte di giocatori abituati ai tradizionali. Per citare le parole testuali "stogiocandoil personaggio, non lo stointerpretando".[/p]


Puoi farmi esempi DI GIOCO al riguardo? Quali sono le meccaniche che gli hanno impedito di "perdersi nel personaggio"?
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Fabio Airoldi

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L'obiezione più comune "perdersi nel personaggio"
« Risposta #26 il: 2010-05-13 21:39:34 »
Perdonate il maxi-multiquote, davvero non so come altro rispondere.

Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Airone[/cite][p]Recentemente sto tentando di far provare alcuni giochi NW (non rugate sul termine, ci siamo capiti) al suddetto gruppo, nella fatispecie LSdS e NCaS.
Con risultati mediocri, finora.[/p][p]L'obiezione più motivata e comune che ho ricevuto è stata l'impossiblità di "perdersi nel personaggio" da parte di giocatori abituati ai tradizionali. Per citare le parole testuali "stogiocandoil personaggio, non lo stointerpretando".[/p]
[p]Puoi farmi esempi DI GIOCO al riguardo? Quali sono le meccaniche che gli hanno impedito di "perdersi nel personaggio"?[/p]


Oooh boy.

Citazione
[cite]Airone[/cite]Il concetto è più o meno lo stesso. Nel momento in cui fai il framing, in cui dichiari qualcosa con Accademia, etc... è Luca ad agire, non Marcus. Pertanto non puoi perderti nel personaggio, ovvero pensare come pensa il personaggio per le 3 ore di sessione. Devi giocarlo, muoverlo, dare una mano a costruirgli attorno il mondo.


Alla fine della sessione, quando ho chiesto pareri sul gioco (nella fatispecie, LSdS) gli esempi erano decisamente evidenti.

Posso citarti ad cazzum una situazione in cui il giocatore smette di pensare "in character" per aggiungere un dettaglio alla scena, per poi rientrare IC. Se ti serve per rispondermi, lo faccio. Ma mi sembra che sia un argomento che si possa sviscerare tranquillamente senza AP, tanto è vero che molti l'hanno fatto e mi hanno fatto commenti utili.

Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite] Cosa vuol dire "immedesimazione"? Quanto è lunga una "campagna lunga???"


della campagna lunga, fotte.

Immedisimazione mi sembra evidente, mi pare di averlo scirtto più e più volte. Si tratta di uno stato mentale in cui PENSI come il personaggio. Parli in prima persona, senti le emozioni.

Se l'andare dela storia ti mette di fronte al Colonnello Heinrich Fichte, la tua nemesi, non sei eccitato perchè è un bel momento narrativo, sei eccitato perchè finalmente puoi spaccargli il culo.

Giocoforza una persona in questo stato mentale non vuole l'onere/piacere di aggiungere dettagli, magari descrivere il movimento di camera, narrare la scena. Vuole REAGIRE, non INVENTARE.

è chiaro, riesci ad astrarre il problema anche senza AP?

Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite] Hai provato NCaS?
Il framing lo fa il GM, può essere giocato in versione "narra sempre il GM", il GM ha la backstory, funziona anche su tempi medio-lunghi e dà molto spazio al giocatore per esprimersi senza dare la sensazione di "oddio, sto pestando il territorio che di solito lascio al GM, mi sento a disagio".Oppure puoi consigliare ai tuoi giocatori, con LSdS, di non usare le abilità tipo Accademia per inserire cose: non è obbligatorio! ^_- Vedrai che col tempo, magari, si sentono più a loro agio.Da lì, dopo aver preso confidenza coi contenuti guidati dal giocatore, poi, si può andare verso altri giochi più "spinti". Alla fine non riesco a capire se è più:
a) paura di "fare una cosa proibita (il lavoro che si "sente" come "del GM")",
b) è il fastidio di interrompersi per "fare mosse" (dovrebbero odiare D&D e derivati, allora),
c) avere l'impressione di non poter giocare con Advocacy solo perché non è più necessario "difendere" il PG dal "GM che vuole fregarlo", quando in realtà l'Advocacy è favorita (!) dall'avere un PG che si può esprimere con meno timori di "punizioni".[/p]


Giusto, ovviamente l'obiezione di cui sopra è ovviamente uscita dopo un LSdS, non dopo un NCaS.
Non usare abilità di dichiarazione tipo Accademia, chiedo scusa, ma toglierebbe il 30% del divertimento al gioco, almeno per me.
Inoltre ero convinto uno degli assunti di game-design dei giochi NW fosse che il master non ha diritto di modificare/eliminare regole.

a) questo è un altro problema. C'è, in una versione più matura (non paura bensì non-volontà), ed è un problema che non mi aspettavo e che credo sia irrisovlbile, dovuto unicamente ai gusti.
b) questo sicuramente. Quel che cambia è che le mosse di D&D riguardano sempre il personaggio. Quando dichiari qualcosa è il giocatore a farlo.
c) non so per cosa stia Advocacy, comunque nessuno ha paura del master che gioca a fare il dio malvagio, anche nel tradizionale non ci sono punizioni per l'uscire di strada o comportarsi in modo poco appropriato. Ci sono civili discussioni tra persone intelligenti. Il gioco tradizionale nel mio gruppo è MOLTO funzionale, sia ben chiaro questo. Il tentativo coi NW è una mia idea, per provare cose nuove.


@khana: grazie, consigli molto utili. cercherò di metterli in pratica.


Citazione
[cite]Autore: Antonio[/cite]io credo che il recitare il proprio pg al tavolo non sia sufficiente.


Alt, ti fermo qui. Evidentemente tu e i miei compagni di gioco partite da presupposti diversi.

Citazione
[cite]Autore: Tozzie[/cite] Nel classico è dato di solito per assodato che il contesto a cui fare reazione è rappresentato e mosso dal Master, ma direi che non è affatto incompatibile con l'idea di giocatori che mettono in primo piano i loro contributi creativi. Lanciandoseli a vicenda e costringendo una reazione l'uno nell'altro. E anch'io posso dire da (finora pure breve) esperienza che non viene necessariamente raffreddato il gioco: certo c'è il rischio di trasformare il gioco in una contesa per il controllo narrativo, ma sono risultati spesso frutto di fraintendimenti, che autori e giocatori scoraggiano.[/p][p]Secondo me, ed è un'idea che mi son fatto pian piano leggendo qui e confermato con forza giocando,interpretazionespesso lo leggiamo in un solo modo: resa teatrale, calarsi, elaborare un pensiero del personaggio parallelo al giocatore e mostrare all'esterno. Però c'è anche l'altro significato in italiano di 'interpretare': che è tradurre e decifrare. Capire, e fare scoprire a se stesso e agli altri, chi è il tuo personaggio: a cosa tiene davvero, cosa lo metterà realmente in crisi, quale sarà la sua forza in quei momenti. E questo, se i contributi creativi sono in pratica nelle mani di una sola persona e io stesso non posso mandare il personaggio verso ciò che c'entra con lui, è più difficile IMHO. Anche qui ho una pessima memoria: probabilmente qualcuno ne aveva già parlato ai tempi.
(Ma forse questo va ulteriormente OT e servirebbe quasi una deriva apposita.)[/p]


Questa è una buona osservazione, soprattutto riguardo al "reagire" quando l'autoraità narrativa è in mano altrui. Cercherò di far filtrare questo concetto alla prossima sessione. Grazie.

Matteo Suppo

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L'obiezione più comune "perdersi nel personaggio"
« Risposta #27 il: 2010-05-13 21:48:13 »
Citazione
Immedisimazione mi sembra evidente, mi pare di averlo scirtto più e più volte. Si tratta di uno stato mentale in cui PENSI come il personaggio. Parli in prima persona, senti le emozioni.

Se l'andare dela storia ti mette di fronte al Colonnello Heinrich Fichte, la tua nemesi, non sei eccitato perchè è un bel momento narrativo, sei eccitato perchè finalmente puoi spaccargli il culo.


Ti consiglio di leggere qualche thread che riguardi l'argomento "Unsafe". Mi sembra che sia qualcosa che ci si ricollega, e potrai anche vedere come non c'è assolutamente nulla che limiti. Cito questi perché parlano di me e sono egocentrico. Ma sono sicuro che ce ne siano molti altri.

http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=2152
http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=2491
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Moreno Roncucci

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L'obiezione più comune "perdersi nel personaggio"
« Risposta #28 il: 2010-05-14 03:25:33 »
Citazione
[cite]Autore: Airone[/cite]Giocoforza una persona in questo stato mentale non vuole l'onere/piacere di aggiungere dettagli, magari descrivere il movimento di camera, narrare la scena. Vuole REAGIRE, non INVENTARE.


Personalmente, vedo che il poter descrivere la scena nei dettagli AIUTA l'immedesimazione (pensa alla differenza fra il poter dire "entro nella stanza, mi guardo intorno e accendo una lampada" senza dover chiedere al GM se c'è una lampada, com'è fatta, se c'è olio, se può accenderla, etc.). Pensa solo alla differenza che può fare nel giocare personaggi alla James Bond...

Però è vero che è una maniera diversa dal "solito" di giocare, e qualunque differenza può venire notata e portare a concentrarsi troppo sugli aspetti "regolistici".

Soluzioni? Dipende. Se il tuo gruppo fosse ben deciso a insistere e sicuro dei risultati, ti consiglierei di insister con un gioco che gli piace finchè non lo sentano "naturale" e non gli impedisca più l'immedesimazione. Se invece non sei in questa condizione e non puoi aspettare, dovresti puntare su giochi che riducano questo effetto.

In questo caso, NCAS e LSDS non sono proprio i primi giochi che ti consiglierei (in NCAS almeno hai narrato tutti gli esiti tu come GM?).   Fra gli altri giochi, La Mia Vita Col Padrone è quello che punto più sull'immedesimazione (e un processo di catarsi) ma richiede di volersi mettere veramente in gioco, e visto che hanno già rifiutato Cani nella Vigna direi che preferiscono di gran lunga un gioco più "safe". Allora proporrei di provare il Solar System
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giullina

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L'obiezione più comune "perdersi nel personaggio"
« Risposta #29 il: 2010-05-14 09:36:00 »
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[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]In questo caso, NCAS e LSDS non sono proprio i primi giochi che ti consiglierei (in NCAS almeno hai narrato tutti gli esiti tu come GM?).


Con questa non sono d'accordo. In generale, NCAS è un ottimo ponte, ma bisogna conoscerlo bene per capire come fa ad esserlo (e tu, Moreno, non ti fai problemi a dire che non lo conosci).

Fabio, lavora sulle 5 domande. Se vuoi postarle qui le leggiamo insieme, perché nella mia esperienza (e di Janus in generale) i problemi di "immersione" con NCAS derivano da domande poco interessanti, ma per il resto è facilissimo fare un passaggio tradizionale -> NCAS.
Anche per LSDS faccio fatica a vedere dove sia questo problema, quindi ti chiederei poi un actual play anche di quello.

Poi se si vuole fare un discorso generale qui, possiamo portare il discorso in un altro topic; ma se vuoi risolvere il problema specifico che hai riscontrato, allora almeno almeno servirà vedere le schede.

EDIT: Avevo perso il post centrale in cui dicevi che non era NCAS a dare problemi, infatti mi pareva strano! :)
« Ultima modifica: 2010-05-14 09:41:02 da giullina »
giullina.net - Gaming As Women - Banshee Cat [ScreamingCats - games that make you scream] - 26 FM

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