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[Parpuzisti anonimi] Ciao a tutti, io sono Meme, e ho un problema

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Matteo Suppo:
Quante volte dovrò scrivere la mia autobiografia ludica in questi spazi? Ancora non vi siete stufati di Zippolo? E va bene, papà castoro, raccontaci una storia:

L'alba del male
Zippolo aveva 11 anni quando accadde il fatto che cambiò la sua vita. Fino a quel momento era stato un coniglietto bruttino, che viveva nelle nuvole e rifuggiva i suoi evidenti problemi sociali nel fantasy anziché nell'alcool come tutte le persone normali. Stava appunto cercando nuovi libri della saga di dragonlance nella libreria di mamma e papà quando si imbattè in una scatola misteriosa, con sopra l'immagine di un drago rosso e di un nano pronto a interpretare una colazione.

Chi aveva messo lì quella scatola? Chi cercava di irretire un povero conigliettino? La TSR? L'organizzazione massonica nerd? Il demonio?? Per saperlo comprate la versione estesa del racconto...

In ogni modo Zippolo era troppo timido per riuscire a trovare qualcuno con cui giocare. Alle medie giocava da solo durante l'intervallo (sì, davvero) nella speranza che qualcuno si interessasse. Ma all'epoca ai suoi compagni interessava molto di più il sesso. Lui fu l'unico che non venne sospettato quando ci fu una retata a proposito di un traffico di giornaletti pornografici. Eppure lui il sesso sapeva cosa fosse: c'era scritto sulla scheda del personaggio!

A casa sua Zippolo giocava al dungeon di Zanzer coi pupazzetti fingendo che i personaggi fossero quelli di Dragonlance. E' incredibile il livello di tristezza che si può raggiungere. In quel periodo poi si doveva muovere sulla sedia a rotelle o con le stampelle. Ammettetelo, non poteva essere più pucchoso di così.

Dopo il periodo d'inferno delle medie Zippolo approda alle superiori convinto di cominciare da capo. Illuso. E' pur sempre un piccolo coniglietto nerd, e praticamente subito i prepotenti se la prendono con lui e devono essere le ragazze a difenderlo. Aww éè coniglietto fallito éè

Tuttavia succede l'impensabile. Durante una giornata di autogestione qualche anziano guru del gioco di ruolo presenta d&d e chtulhu qualcosa. Zippolo riesce soltanto a farsi un personaggio, e non a giocare, ma per magia dopo qualche giorno è riuscito a creare un gruppo all'interno della sua classe. Poiché è l'unico ad avere una grande esperienza del gioco, viene eletto MASTER.

Questa cosa deve avergli fatto abbastanza male all'ego, considerando come è diventato dopo, comunque sembra che i suoi problemi siano spariti. Nel giro di qualche tempo quelli che prima facevano i prepotenti ora giocano con lui, e tra tutti decidono di fare una colletta per comprare quella cosa bellissima e sbrilluccicosa che era Dungeons&Dragons terza edizione.

Naturalmente Zippolo si sobbarca il compito di studiarsi le regole, mentre gli altri quello di imparare a sfruttarne i buchi.

La prima "campagna" altro non è se non una serie di combattimenti sparsi, in cui lui e il resto del gruppo cercano di capire bene come funziona il gioco. Una volta comprato il manuale dei Forgotten Realms, tuttavia, si comincia a giocare sul serio. O almeno ci si prova.

Nel frattempo gli era stato regalato il Girsa (mai giocato), poiché appassionato del Signore degli Anelli (o così credeva, quantomeno) e soprattutto era arrivato Internet.

Su internet si trovava un sacco di roba (non come adesso che ci sono sti newwavers ovunque) tra avventure e consigli. Gli dei soli sanno quanto aveva bisogno di consigli. I giocatori erano dei powerplayer della peggior specie (la parola powerplayer l'aveva trovata su internet) e rovinavano la giocata che invece doveva essere "interpretativa" per funzionare. Spezzando una lancia a favore dei giocatori, loro ci provavano. Quando uno dei personaggi era morto, il giocatore che lo controllava aveva preso come personaggio la sorella che voleva vendicarlo. Tuttavia dopo un po' non si trovava bene a interpretare e così era tornato a fare quello che faceva sempre, perché "non era capace".

Le tensioni si cercavano di stemperare in tutti i modi, ci si accontentava l'un l'altro. Zippolo dava loro quelle che loro chiamavano "sessioni costruttive". Scontri, mostri e px. Loro intanto lo seguivano nei suoi deliri di viaggi nel tempo e saghe epiche.

Un giorno tuttavia ci fu una tremenda litigata. Zippolo aveva fatto l'errore di permettere a un giocatore di mettere l'archetipo Vampiro al suo personaggio. Tuttavia questo era diventato troppo forte, e usando il Mantello della Distorsione poteva anche camminare al sole (altro errore di Zippolo). Come poteva Zippolo riequilibrare le cose se non facendolo entrare in una arena al sole dentro un campo antimagia?

La discussione fu tremenda, e il giocatore minacciò di lasciare il gruppo. Se ne parlò, e lui concordò che il suo personaggio era in effetti troppo forte, e tutto sembrava filare per il meglio.

Ma zippolo era un po' amareggiato. Perché a loro non venivano le giocate bellissime che tutti descrivevano sui forum? Certo, anche lui scriveva di fare bellissime giocate, ed era anche vero, però non era la perfezione. Il problema dovevano essere i giocatori. Erano troppo powerplayer, e tendevano a fare i malvagi perché più divertente. Ci aveva anche provato a imporre loro l'allineamento, ma non è che funzionasse più di tanto.

Un giorno decisero tutti assieme che i loro personaggi erano malvagi e avrebbero conquistato il mondo. Zippolo ci stava! Era interessante, così con un suo PNG iniziò a pianificare assieme a loro. Ma loro non erano più così interessati, e la cosa morì lì. Povero Zippolo.

Un giorno uno dei giocatori decise che voleva fare l'interpretatore. Così in gioco lui andava per la via diplomatica (mica tirando l'abilità, loro erano Veri Giocatori) parlando in character per buona parte delle sessioni, mentre gli altri stavano a guardare e facevano le piramidi di dadi. Zippolo avrebbe voluto coinvolgerli, ma a loro piaceva combattere, che poteva farci?

Uno dei giocatori provò anche a fare il master. Ma era powerplayer, e i personaggi morivano tutti. Zippolo, che non sapeva sfruttare efficacemente le regole, era molto meglio.

L'ultimo anno di superiori smisero di giocare. La maturità incombeva, il mcdonald aveva fatto venire l'indigestione a tutti e lo skateboard in fondo era più interessante.

Finisce così il primo capitolo della vita ludica di zippolo. Prossimamente.... "Freeform: the ruless"

Matteo Suppo:
Freeform: the ruless
Questa parte della vita di Zippolo è abbastanza intima e personale, ma che cazzo, se avete letto fin qua significa che vi interessa.

Galeotto fu Ragnarok Online, becero mmorpg coreano nelle cui tele finirono invischiati lui e un suo amico. Come in tutti i videogiochi fecero dei personaggi femminili perché come dissero poi per world of warcraft "se devo vedermi un culo per 60 livelli, che sia un bel culo quantomeno". Tuttavia per un facile equivoco finirono in una gilda dove tutti pensavano fossero delle ragazze vere. All'inizio era anche divertente perché gli regalavano tesori ed exp, ma una volta iniziate a costruire le amicizie le cose erano abbastanza strane. Non si poteva tornare indietro, sarebbe significato distruggere le amicizie, ma più si andava avanti più sarebbe stato difficile. Zippolo e il suo amico comunque erano estremamente credibili. Ad un certo punto parlavano al femminile pure tra di loro.

In quel periodo decisero di organizzare la prima giocata via chat a d&d, con gli amici della gilda. Zippolo ovviamente faceva il master. Cioè interpretava una ragazza che faceva da master. Durante il gioco uno dei giocatori, che si era invaghito dell'alter ego di zippolo, si ritrovò in una tresca amorosa con una png. Le cose diventarono estremamente strane. Estremamente. Il resto della campagna era abbastanza trascurabile, ma quella tresca amorosa veniva interpretata soltanto da zippolo e quel giocatore, nell'intimità di una chat su irc.

Zippolo era abbastanza tormentato (aveva anche paura di diventare omosessuale, che a quel tempo ancora non era di moda) e in un momento di pazzia gli disse la verità. Non era cambiato nulla ma era cambiato tutto.

Naturalmente non era così facile dire la verità anche agli altri (ce n'è uno che ancora oggi non ci crede). Le giocate intanto proseguivano, con Zippolo che finalmente giocava. Interpretava un bardo (il bardo è quello più difficile da interpretare, perché è scarso). O meglio, interpretava una ragazza che interpretava un bardo. Poi chiedono come mai ha le crisi d'identità. Inizia inoltre il periodo world of warcraft, dove un altro ragazzo si innamora di lei/lui. Gli spezza il cuore e decide di smetterla con la pagliacciata.

E' in quei periodi che inizia a frequentare il Punto d'Incontro, un centro di aggregazione giovanile del suo paesino. Un giorno degli esperti di gioco di ruolo portano a presentare il Nuovo Mondo di Tenebra, con una sessione introduttiva di Vampiri. La cosa piace, e a Zippolo viene affidato l'arduo compito di fare il narratore di una cronaca. Zippolo cerca di resistere all'ordine ("non l'ho mai fatto! non conosco neanche l'ambientazione!"), ma è tutto inutile. La cronaca è un successone. Partendo dagli abbozzi di quella sessione, con giocatori che non avevano mai fatto niente, senza sapere regole ma affidandosi puramente all'improvvisazione e alla faccia da culo riesce a tirare su una storia. Non è mica facile, comunque, e lui non è soddisfatto. Ci sono situazioni in cui si trova a disagio a dover decidere. Si rende conto che se mette i giocatori in una stanza chiusa dove c'è una finestra e sta per sorgere il sole, l'unico che può salvarli è lui.

Ma ai giocatori non interessa più di tanto, al punto che organizzano una nuova cronaca, questa volta non Vampiri, ma Umani in un Mondo di Tenebra. In questa cronaca compaiono le prime timide cessioni di autorità, per via di una giocatrice talmente propositiva che non si riusciva a dire di no "Sei in una biblioteca e.." "e c'è una bambina seduta per terra che legge un libro" "uhm sì".

La cronaca si conclude col botto perché zippolo manovra in modo da far incontrare tutti i pg, che appartenevano a tre fazioni, in uno scontro finale. Da quel momento zippolo fungerà da "master improvvisatore" ogni qualvolta ci sarà bisogno di passare un paio d'ore buche. A quel tempo ce n'erano molte di più.

Nel frattempo per una curiosa coincidenza (un tizio lo chiama per una campagna, non se ne fa niente ma gli suggerisce un libro, se lo fa regalare per natale ma scopre che è il secondo di una saga, compra gli altri libri, gli piacciono e li legge, si iscrive al forum) approda sul forum di Barriera, la sua prima community. Si trova subito bene e anche subito invischiato nelle torbide e tormentate storie d'amore di quel forum (ci farò una serie di aips)

Inizia un freeform basato su vampiri (il nuovo vampiri) in cui prende l'ambientazione e la violenta mettendoci il cazzo che vuole lui. D'altronde è il master. Megatrama segreta di complotti, e i personaggi invece di esplorarla vivono una tormentata storia d'amore tra un vampiro e una umana, con un giocatore che non distingue il gioco dalla realtà e pianta su macello per la gelosia (neanche fosse il suo ragazzo...). Decisamente vampiri è un gioco difficile.

Si organizza così una giocata a d&d, decisamente più semplice, anche se freeform. La campagna inizia con 10 giocatori, finisce con 4 più zippolo. O meglio, viene interrotta prima della fine poiché una ragazza non può più partecipare. Da quel momento zero giocate per almeno un anno. Periodo di crisi esistenziale. Zippolo è un bravo master, glielo dicono tutti, ma lui lo sa che non è vero, che esistono master in grado di far funzionare bene qualsiasi gioco e partita. L'ha letto su internet, sarà vero.

Ed è qua che entrano in gioco i dannati forgiti. Un tal Mornon detto Mauro in altri lidi, sul forum di barriera rompeva il cazzo con un certo Cani nella Vigna, con un tal Killing Puppies for Satana e un sacco di altri giochetti da gay che poiché non erano editi dalla wizards o dalla white wolf evidentemente facevano cagare. Da come poi li descriveva si capiva che facevano schifo. Il master non ha potere? E come fa coi giocatori che sicuramente rovinano il gioco? Nono, è meglio il freeform, dove il master è DIO. Perché Dio ti ama e ti vuole bene, però ha bisogno di essere onnipotente altrimenti come fa?

Zippolo, che vuole diventare un Bravo Master, decide di diventare prima un Bravo Giocatore, e approfitta dell'uscita della 4e di d&d, che considerava dapprima una merda, poi la soluzione a tutto e ora è tornato per fortuna a considerarla una merda.

Entra in gruppo di Torino con CA fancazzista, in cui fatica ad interpretare. E' proprio difficile. E' strano, ma non ce la fa. Si rifugia nel picchiaggio, capendo anche perché i suoi giocatori tempo addietro facevano la stessa cosa.

Nel frattempo si informa su sti giochini gay (in quel periodo i gay vanno finalmente di moda, sì), si iscrive a gentechegioca, si illude di aver capito tutto. Sì, bellini sti giochini, ma lui ha sempre fatto funzionare anche parpuzio. Poi grazie a -Spiegel- e 3evil prova finalmente Cani nella Vigna come si deve.

E capisce che lo han preso per il culo. Non è un cazzo vero che il master non ha potere. Il master a Cani ti fa un culo così. Ed è chiaro il motivo. Non essendo onnipotente, non ha bisogno di frenarsi. E i giocatori non devono evitare il powerplay. Il concetto non ha nemmeno senso.

E' una delle giocate più belle della sua vita. Intensa. Gwep. Zippolo cambia. Capisce. Diventa l'emoniglietto che tutti qua conoscono.

L'ultimo capitolo lo trovate sul libro di INC :P

Wady:
io ancora non ho capito...ma sto Zippolo...CHI CAZZO E'?!?  :-)

Marco Amicone:

--- Citazione ---[cite]Autore: Wady el-Natrun[/cite][p]io ancora non ho capito...ma sto Zippolo...CHI CAZZO E'?!?  :-)[/p]
--- Termina citazione ---


Zippolo siamo un po' tutti noi... (beh.... più o meno XD)

Luca Veluttini:

--- Citazione ---[cite]Autore: Mark[/cite]Zippolo siamo un po' tutti noi... (beh.... più o meno XD)
--- Termina citazione ---


C'è un chiaro conflitto di interessi tra "Noi siamo un po' Zippolo" e "Noi siamo Domon"...

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