Ne parlavo su gdritalia tempo fa... La questione è affine a quando un bambino (ma non solo perchè è bambino, ma proprio perchè arriva a conoscere quelle cose quando è bambino, altrimenti ce se li ripone pari pari tra adulti) vedendo un delfino, un ornitorinco o un pipistrello dice "non è un mammifero". Capita quindi che gente che ha giocato per anni a D&D e pensando (senza magari capire veramente cosa significasse, quindi conoscenza per evidenza e non conoscenza per comprensione) di sapere che il Gioco di Ruolo aveva determinate caratteristiche, non riscontrandole gli veniva facile assumere ed asserire che esso non fosse un gdr.
Peccato che così come un bambino non si rende conto che non è lo stare sulla terra o il non deporre uova a decretare un mammifero come tale, anche chi pone tali questioni non si sia accorto che non è l'avere una plancia per miniature o l'avere un master che decide tutto a rendere un gioco un RPG ma altro, il gioco si allontana dall'ideale culturale generale di gioco di ruolo (che è assimilabile di solito a D&D per il tavolo, ai giochi con spade di lattice, vampiri o murder party per i live) ma non perde la caratteristica che permetterebbe tranquillamente a Linneo di identificarlo senza problemi.
Personalmente continuo a non avere, per la maggioranza dei giochi in commercio grossi dubbi. Un roleplaying game è un gioco (quindi entriamo nel mondo ludico) di roleplaying. Visto che ormai certe parole inglesi sono entrate nella nostra lingua (le fiction di canale 5, per esempio) potremmo anche cominciare a chiamarli giochi di roleplaying o giochi di roleplay. Il roleplay è una cosa che non mi va di stare a cercare di spiegare qui in poche parole, chi vuole va a cercarselo a partire da wikipedia e poi passando ad altro. Il roleplay nasce (a quanto pare :-) ) da Jacob Moreno in modo affine anche al "teatro della spontaneità", ai suoi albori ha svariate funzioni, per lo più terapeutiche e poi formative. Anche grazie alla migrazione di Moreno e altri attecchisce molto in america e viene usata per molte cose sia in terapia sia in aziende e organizzazioni. (Una citazione ad esempio è in shutter island di scorsese, dove il dottore parla apertamente di un roleplay, era un caso terapeutico). Se io prendo un gioco di roleplay mi aspetto ci sia roleplay e io so cos'è e non c'entra con l'avere o meno dei tabelloni, con l'avere o meno uno o più master con vari poteri etc. Quello magari è utile per distinguere le "specie" e le "famiglie".
E ci sono due corollari... Il primo è che la mancanza di una conoscenza delle caratteristiche fondanti essendo il mondo ludico dei roleplay ne propriamente "professionale" ne "accademico" ha portato al fatto che anche i designer, o alcuni di essi, non avessero chiaro in testa cosa fosse un rpg (oppure comodo usarlo anche se non lo era e lo si sapeva) e nominavano rpg cose che imitavano caratteristiche comuni a molti rpg ma che non erano quelle fondanti, alimentando così la proliferazione culturale che facesse pensare a rpg cose che ci assomigliano per taluni aspetti ma non sono veramente rpg (un esempio su tutti... i final fantasy sono chiamati rpg ma non lo dovrebbero essere, imitano aspetti molto comuni a molti rpg, come l'avanzare di livello, la gestione delle risorse e una storia che si dispiega e che puoi influenzare direttamente in alcuni aspetti, ma che mancano della base più importante).
Il secondo corollario è che a livello di classificazione non ce ne frega niente se poi usi tre sedie come "letto" per dormire, rimangono tre sedie. Un gdr è un gdr anche quando non lo usi come gdr, conta l'intento con cui è stato dato e le istruzioni che ti da, Indipendentemente dal fatto che il singolo utente finale lo adoperi bene o meno.