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Qual è la Creative Agenda del mio gruppo?

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Alessandro Piroddi (Hasimir):
EDIT completato.

Uffy...a leggere la teoria pare tutto chiaro, poi però a metterla in pratica...che fatica! :P

Allora, usciamo un attimo dal mio caso specifico e parliamo in generale:

Ma quindi avevo capito male?
Mi stai dicendo che NON è fisiologica l'emergenza di una CA in un qualsivoglia gruppo?
Mi dici che può esistere un gruppo che nella pratica va avanti a giocare senza CA o con una CA multipla/incoerente?

Pensavo che il SISTEMA potesse essere incoerente, e quindi non stimolare nessuna CA specifica rendendo quindi fumoso e ambiguo (e sostanzialmente fortuito o dipendente da meccaniche di leadership sociale) il processo di emersione di una CA.

Se davvero applicare diverse CA è come tentare di giocare contemporaneamente a calcio e pallavolo con lo stesso pallone, allora è semplicemente impossibile che esista una non-CA o una CA che sia essa stessa "incoerente".

Magari vari membri del gruppo VORREBBERO giocare diversamente, ma se nella pratica dei fatti AGISCONO altrimenti (permettendo un gioco funzionale) allora per forza deve esserci sotto una CA...tacita ed inconsapevole...ma ci deve essere.

Lo diceva Moreno all'inizio: la CA non riguarda i taciti desideri e gli inespressi pensieri dei singoli, la CA riguarda i fatti che vengono portati al tavolo comune, riguarda le azioni pratiche del gruppo.

Se nella pratica io vado a destra e tu a sinistra si creerà istantaneamente ed evidentemente un problema che andrà risolto in qualche modo PRIMA di poter continuare a giocare...o che causerà controversie DOPO (ma tu giochi male, ma tu sei un powa, etc).

Oppure ho capito male io qualcosa?

Cioè se prendessimo l'esempio fatto da Renato dei suoi 3 giocatori di vampiri...io ho capito che sebbene i 3 nella loro testa abbiano "gusti" diversi, per forza di cose giocando assieme stavano applicando una qualche CA comune, seppure di inconsapevole compromesso.
O no?

...

Tornando al mio caso specifico:

Provo a prendere a prestito l'esempio fatto da Renato ed a riportarlo alla mia personale situazione di gioco.

--- Citazione ---Passata la serata culmine della saga corrente di Vampiri, si torna tutti a casa.

Sulla via del ritorno, Mario (giocatore a quel tavolo) pensa "beh, non male, peccato solo che Luca abbia continuato a remare contro... alla fine si e' pure fatto ammazzare per salvare quel png... ma alla fine ce l'abbiamo fatta: il nostro Sire e' il nuovo Principe di Bagnacavallo. Certo Franco avrebbe potuto anche impegnarsi un po' di piu', ho dovuto fare quasi tutto io..."

Nella sua auto, invece, Luca rimugina "cavolo, son riuscito a far concludere in maniera drammatica la storia del mio Vampiro Intimista Depresso, si e' addirittura immolato per salvare suo cugino... peccato che Mario fosse tanto infoiato per lo scontro con il vecchio Principe che a malapena si e' soffermato sulla scena. Addirittura mi ha guardato male, sembrava che secondo lui avessi fatto la scelta sbagliata...
Franco invece non ho capito perche' mi guardava male tutte le volte che facevo una scelta drammatica in base a come mi sarebbe piaciuto fare evolvere la mia storia."

Il terzo giocatore, Franco, mentre se ne torna a piedi a casetta pensa "Mammamia! Meno male che e' finita! Mario e' un dannato minmaxer ed un powerplayer, non faceva altro che spingere per avere un personaggio piu' efficiente... e Luca... boh, io non lo capisco: non e' plausibile che un vampiro di Qualunquesima generazione si sacrifichi in quel modo... addirittura ho il sospetto che si sia messo in quella posizione di proposito, nonostante il suo personaggio non avrebbe dovuto sapere niente della trappola mortale... mah, questi attori mancati..."
--- Termina citazione ---

Ecco, nel mio attuale gruppo non esisterebbe un ragionamento simile.
Sicuramente un giocatre ritiene che il suo obbiettivo primario dovrebbe essere accumulare potere sociale, un altro se ne sbatte di tutto tranne che della morbosa relazione col cugino per il quale alla fine s'è pure sacrificato, e l'ultimo è un min-maxer come poche ne sono stati visti al mondo.
Nel mio gruppo tali differenze sono però irrilevanti gli uni per gli altri a patto che siano fatti salvi ALTRI valori, da noi considerati importanti.
Per riassumere potrei dire che per noi qualsiasi azione è legittima purchè sia "onesta" ... e per onesta intendiamo sostanzialmente 2 cose:
- in-character
- in-game

Cioè qualsiasi scelta uno prenda è valutata come "buona" ai sensi della performance ludica se è giustificata dall'interpretazione del personaggio.
E qualsiasi sceltra operata dal personaggio è "legittima" se si basa unicamente (per quanto umanamente possibile) su informazioni in-game.

Per cui gli eventi nell'esempio di Renato sarebbero avvenuti anche da me, ma alla fine i giocatori NON avrebbero espresso disapprovazione gli uni per il gioco degli altri.


--- Citazione ---Per riassumere potrei dire che per noi qualsiasi azione è legittima purchè sia "onesta" ... e per onesta intendiamo sostanzialmente 2 cose:
- in-character
- in-game
--- Termina citazione ---

E' questa considerabile una CA?
E' questo che si può definire una "scala di valori emergenti in gioco o criteri estetici presenti nel gioco"?

Queste "norme" le manteniamo invariate in tutti i gdr classici che facciamo.
Il resto cambia, ad esempio a Vampiri facciamo come ho descritto prima...invece a SLA Industries per esempio lo "scopo" del gioco non è l'intrigo politico ma l'avventura di squadra e quindi usiamo modalità di gioco (Tecniche) diverse.

Se la CA è una "scala di valori emergenti" allora i nostri sono decisamente i 2 citati sopra (giocare in-character, giocare in-game)...però allora così non riesco a ricondurli a nessuna delle 3 opzioni GSN.

Se invece (come plausibile) non ho capito una cippa riguardo alle CA...mi spiegate dove sbaglio?
O a cosa dovrei guardare e fare attenzione per poter individuare nel nostro gruppo la CA?

Renato Ramonda:
Un commento: certo che si puo' non avere una CA.

E' quello che la maggior parte di noi ha fatto per un sacco di anni. Gioco incoerente, ma funzionale a livello sociale... se davvero non ci sono attriti.

Ognuno trae dal gioco il piacere che preferisce (sfida, tema, sogno), senza dare troppo fastidio agli altri, ed accettando quando il gioco devia dal suo tipo di piacere preferito "perche' cosi' va il mondo".

Niccolò:

--- Citazione ---Se la CA è una "scala di valori emergenti" allora i nostri sono decisamente i 2 citati sopra (giocare in-character, giocare in-game)...però allora così non riesco a ricondurli a nessuna delle 3 opzioni GSN.
--- Termina citazione ---


più che altro mi paiono quello che edwards definisce come una reazione classica: non riuscendo ad attaccarsi a una CA, il gruppo si affeziona a quelle "tecniche" che, dopo varie sperimentazioni, garantiscono la funzionalità del loro giocare, e vi ci si accgrappano con forza in tutte le loro partite.

Alessandro Piroddi (Hasimir):
Eppure mi pare strana l'idea che possa esistere gioco senza CA, nemmeno invisibili ed implicite.

Ho letto l'articolo "Theory 101 - parte 3: Creative Agenda" (in inglese) ma credo sia stato quasi peggio :P
Mi ha reso molto più comprensibile cosa si intende per Nar e Gam e Sim (almeno secondo J.Young) ma da come dipinge il quadro sembra far tornare il concetto di CA a "gusti personali" ... o meglio a quegli elementi che rendono il gioco divertente per i gusti del singolo individuo.

Cosa in contrasto netto con quanto affermato fino a qui in questo post o_O.

Mi riservo ulteriori commenti dopo la lettura del post Frostfolk.

Niccolò:
forse il problema è che, non avendo sperimentato un giocare con CA coerente, non puoi vedere la differenza. giochi con una CA incoerente ma funzionale, e non c'è nulla di male...

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