Esistono milioni di discorsi da fare su Levity e sul rapporto che può (o non può) esserci con il Big Model e la teoria Forgita, che sono 2 cose diverse.
Paragonandolo al Big Model, Levity (nella fattispecie "la guida del narratore") rientra in quella categoria che già Domon ha definito "Tool kit", ossia è una lista di tecniche che possono essere assemblate a proprio piacimento.
Essendo una lista di tecniche, è creativamente "neutra", ossia non è possibile individuare nessuna CA partendo da suddetta lista e nemmeno da una eventuale lista scremata di tecniche selezionate.
MA una volta selezionata una specifica serie di tecniche e organizzate queste in un sistema che si rifà alla teoria Forgita di Design, è possibile, come ha fatto Rafman per Osok TRUE, creare un gioco "coerente".
Roberto invece ha interesse a
[cite]Autore: rgrassi[/cite]esploro proprio quel livello di gioco, quello sociale. Dando la possibilità al Narratore (più o meno di autorità) di poter ridefinire il System ad ogni turno, il livello su cui si sposta la ricerca di consenso e la validazione di quanto giocato è quello sociale.
e usa il suo sistema, o meglio, la totale assenza di "un" sistema, per sperimentare questo specifico punto.
Vi assicuro, per esperienza diretta, che se il gruppo decide che le autorità sono equi-distribuite e che i conflitti si risolvono sempre allo stesso modo, con Posta e con narrazione a seguito del tiro (ossia il gruppo impone un layout di gioco "forgita"), Levity "funziona" lo stesso.
Ora, definire che questo approccio di design sia "10 anni più vecchio" è un po' pretestuoso, perché di fatto "è nuovo" e anche tendenzialmente "unico".
Fermo restando che il tutto possa non piacere e che non credo che Rob si offenda se a qualcuno Levity non piace, io credo fortemente che prima di commentare il lavoro di qualcuno, questo vada provato direttamente sul campo.
Io l'ho fatto e posso solo dire che Levity ha perfettamente "resistito" a qualsiasi mio tentativo di farlo deragliare.