[cite]Autore: Matteo Turini[/cite][cite]Autore: khana[/cite][p]In alternativa, esiste la versione medievale di Elar, se vuoi... ^^[/p]
[p]Uh? Spara, spara![/p]
La puoi dedurre da alcune parti del capitolo storico dell'ambientazione.
Sostanzialmente:
Si è appena conclusa la Grande Guerra, combattuta contro l'Esercito Bianco, terminata in una campagna semi-suicida sull'altopiano del Rhuflien dove una forza di difesa internazionale, capitanata da Delameth e dall'Ammiraglio von Olbreight (uno dei tanti von Olbreight della storia...), ha annientato i nemici più o meno in quella zona che sta all'estrema sinistra nella mappa.
L'impero è dimezzato in Regno del Nord (in mano ai Beltenir) e Regno del Sud (Sonfaleanar); non vanno propriamente d'accordo. Ghelfion si è ritirato coi suoi draghi e i suoi cavalieri ad ovest, nel Bosco Dorato alle pendici del Rhuflien. Zelian manca all'appello già da un paio di millenni e la sua Famiglia si è ritirata nelle White Dales e si è imbarbarita. Vornam ha appena abbandonato al Contea Meridionale e si è infilato nelle grotte di Tatmos.
In questo periodo della storia di Elar, Vornam è chiamato "il traditore". I Vornam sono maledetti e chi muore per mano loro diventa zombie.
I draghi sono dormienti. Tutti. Tra la Corte degli Inverni (gli elfi...) e la Corte Danzante (i draghi...) esiste un patto di non belligeranza e reciproca protezione che al momento si manifesta in un incantesimo di Animazione che gli elfi hanno lanciato sul Rhuflien; sostanzialmente la rotta per l'Ovest attraversa il cimitero dei Draghi... "cose" scheletriche da venti metri e passa, molto morte, ma molto ri-animate e molto incazzate.
Esistono ancora gli Ashmelioth, ossia i mezzi elfi, nati da mezzi elfi, con nonni mezzi elfi... insomma, una razza a parte; abitano il Lireton, che è la regione a ovest della zona di Astradel (è una Repubblica).
Ancora più a occidente ci sono tre città stato, ma è territorio di nessuno.
Svenoblia è una potenza commerciale e mercantile che domina economicamente il continente e finanzia spedizioni esplorative più o meno ovunque.
Il Protettorato è già potenza militare e ha una guarnigione di Marines in tutte le capitali del continente. Nominalmente sono una forza di pace che osserva la Ricostruzione.
Lomegar è attualmente divisa nei tre Regni sovrani, mossa imposta dal Protettorato per poter mettere tre guarnigioni tra Svenoblia e Astradel ed evitare faide.
Gli Chishenir non sono ancora arrivati nel Malnel e, in questo momento, si sostiene che Sabion e i suoi abitanti siano solo un mito e non siano mai esistiti.
La zona centrale della Grande Valle è abitata da bande nomadi di Murgok e da tribu zingare di Dernée.
Tra il Protettorato e Svenoblia esiste uno stato chiamato Wastendales, abitato da Bosmiel sedentari. I Bosmiel sono una specie di via di mezzo tra un goblin e un orchetto. Un orchetto idiota, o un goblin incazzato; vedi tu. Lo sport preferito di questi individui è creare macchinari magici a caso e vederli esplodere. Di norma per farlo, attraversano il continente e "simulano" battaglie nei Teatri di Guerra (sinistra, in basso nella cartina). Lungo il passaggio di queste carovane, ovviamente, succede di tutto.
La magia è potentissima, ma rara. Serve studiare decenni per poter combinare qualche cosa, ma appresa l'Arte della Mutazione, si può fare più o meno tutto.
Esiste una specie di Alchimia, che si chiama Fragmentatio Verbi, con la quale un praticante può infilare i reagenti materiali (liquidi o meno) di un incantesimo in una boccetta e sigillarla con apposita cera mentre recita le rune necessarie, eccetto l'ultima. L'effetto rimane in sospeso fino a che la boccetta non venga aperta, rotta, scagliata, e contemporaneamente pronunciata l'ultima runa.
Non ci sono demoni svegli, il mondo è senza fede.
Il mondo è anche avvolto da un immenso scudo prismatico che (all'insaputa dei più) ha causato e mantiene una stasi temporale, motivo per cui il pianeta non "evolve", neanche culturalmente.
Se vuoi ho una campagna/Actual Play che parte da qui e si snoda fino al Risveglio dei demoni.
E' formata da soli incipit di scena, masterizzavo a braccio.