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Personaggi ricorrenti e "altre versioni".

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Hoghemaru:

--- Citazione ---[cite]Autore: Domon[/cite][p]ora, sarebbe interessante capire come mai tieni quei punti fissi...[/p][p]una delle possibilità "evidenziate" in alcuni thread che ho letto è un personaggio che nasce per affrontare certe tematiche, ma non le risolve mai, non "soddisfa" mai il suo scopo col giocatore. ma non è detto che sia questo. idee? anche solo un "sono ossessivamente affezionato all'idea di un biker cyberpunk perchè nel mio romanzo cyberpunk preferito..." ecc ecc[/p]
--- Termina citazione ---


leggendo l'intervento di Fang avevo pensato alla stessa cosa: spesso parpuzio e la sua inconcludenza tende a lasciare un senso di incompiuto, di "vorrei, ma non posso" nell'esplorazione del personaggio, e questa tendenza a reiterare secondo me ne è un'espressione evidente... e ci sono passato anch'io più volte! ^_^"

Davide Losito - ( Khana ):
Sono della stessa opinione di Hoghemaru.
Spesso ci si attacca al Personaggio in quel modo esagerato perché è l'unico "aggancio" con una qualsiasi forma di divertimento.
Divertimento che è però in forma di "aspettativa", quindi il Personaggio diventa l'oggetto stesso dell'aspettativa; una sorta di "totem".
Quindi "sacro".

Francesco Berni:
bè un mio amico arrivò a sbragauteri 16° o 18° non ricordo....
ed era lo stesso personaggio con le solite caratteristiche e qualche differenza di colore....

Marco Amicone:
Si anche io ho un certo campionario di pg che a volte tornano...

In genere tornano perché non ho ancora "esaurito" i lati che vorrei esplorare (magari addirittura perché la storia precedente è terminata prima del dovuto per motivi di forza maggiore) o semplicemente perché il personaggio mi è particolarmente piaciuto e trovo interessante giocarmelo come fosse un "What if...", insomma, mettere un personaggio in un contesto diverso e vedere come questo contesto diverso può cambiare il futuro del personaggio...

Insomma, dipende sempre dai casi, non credo sia una cosa sempre negativa... Di sicuro è negativo se porta a personaggi Mary Sue (anche se questo l'ho visto più spesso da parte dei Master con i loro png, o peggio i pg precedenti del Master ascesi a "png spaccaculi") o a persone che non riescono proprio ad andare oltre a quell'unico personaggio che ripropinano di continuo, anche all'interno della stessa storyline ò_ò

C'è poi anche il sottile confine tra "personaggi ricorrenti" e "archetipi", spesso i personaggi ricorrenti a furia di modifiche e cambiamenti da campagna e campagna diventano dei semplici archetipi preferiti, che di norma è una cosa ok...

Massimo Baldan:
La motivazione è più semplice, è un idea di pg che mi piace, non necessariamente è la mia scelta assoluta, ma in certi giochi è la mia preferita.

Ci sono molti PG da me fatti che prendono direzioni completamente diverse.

Faberstiff, ladro sfigato su Martelli da Guerra, non gli è andato dritto un compito manco per errore, la prima sessione s'è fatto fregare gli stivali, e per inseguire il ladro s'è spezzato le gambe...

Vortar, Paladino del dio della Morte, o meglio, nel suo caso, la sua classe reale era vendicatore implacabile (variante del paladino)

Falstagg Ironmud nano contrabbandiere, che perdeva un sacco di affari per colpa dei suoi compagni.

Lord Bastion, Cavaliere Jedy caduto, personaggio cupo e collerico, che non era caduto nel lato oscuro, ma non apparteneva più a quello chiaro.

e molti altri ancora, sinceramente ci sono stati pg diverteti, tipo il mio nano barbaro stile slayer di Warhammer, che per accoppare un elfo ha abbattuto 10 alberi, pg meno divertenti, tipo il mio corsaro, che in tutte le sessioni non ha mai solcato il mare (maledetto DM) ed altri ancora.

Il concetto che volevo chiarire, è che certe volte si tende ad un tipo di pg perchè ha qualcosa che piace, non necessariamente perchè ti lascia senso di incompiutezza, ma solo perchè è un po' ciò che vorresti essere e la vita non ti permette di divenire.

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