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Personaggi ricorrenti e "altre versioni".
Mattia Bulgarelli:
Riprendo da QUI.
Metto in categoria "generale" perché non vorrei una discussione troppo tecnica, ok?
In questo thread si parla di personaggi "ripresi" da altre partite per nuove partite e si raccolgono esperienze in tal senso.
Ezio ha una posizione molto critica, o almeno così sembra, da cui mi permetto di dissentire:
--- Citazione ---[cite]Autore: Aetius[/cite]Di contro il "PG ricorrente" l'ho spesso visto in persone che sono TROPPO attaccate al personaggio e invece di difendersi passivamente adottano questa metempsicosi tra campagne, regolamenti e morti varie per salvaguardare la propria creazione, per impedire che chiunque possa mettere la parola "fine" alla sua storia, arrivando pienamente al marysueismo.
--- Termina citazione ---
Dissento nel senso che metto un distinguo forte.
Io ho una "collezione" di personaggi a cui posso attingere in maniera ricorrente, accumulata in anni di Buon MasteraggioTM.
La mia stessa PG dell'AiPS che ho in corso da un annetto col mio gruppo nacque come PnG anni fa.
Una rispolverata, un po' di adattamento alla nuova situazione, e , fatta la PG.
Nel mio gruppo è una cosa abbastanza normale, riprendere PG e farne "nuove versioni" se possibile.
Avete presente le Time Bokan (Yattaman, Calendar Man? No? Sono vecchio)? Stessi personaggi, con nomi, ruoli, personalità diverse.
Però ci sono dei però: per cominciare, nessuno ha "il" suo PG, ma ne ha un tot che ruota, alterna, modifica, rimoderna. Poi, nessuno incastra nella partita "a viva forza" un PG che proprio "non ci sta d'ambientazione" (prendere con tutto il Char.Reading del mondo la frase precedente!).
Punti di forza e problemi che ho riscontrato in Actual Play:
- possibilità di "giocare" sulle aspettative degli altri giocatori che già conoscono la "base" del PG.
- non ho visto un gioco più "safe" per questo, anzi: giocando con PG "conosciuti" si aumenta l'attaccamento (nel senso di advocacy) al personaggio.
- è successo di "sbagliare" il PG e di riprenderne uno che per mentalità si adattava poco al gioco... Qui non so dire se, facendo un PG "nuovo", il problema si sarebbe presentato lo stesso oppure no.
- a volte, per distrazione, alcuni giocatori (e ne ho in mente una in particolare) danno per sottintesi dettagli che non sono stati esplicitati.
- non ho visto episodi di Marysueismo, se non in un passato in cui avevamo altri problemi di Parpuziamento Estremo... Acqua passata, comunque.
- PG e PnG "ricorrenti" tendono ad essere meglio introdotti, più richiesti in scena e meglio ricordati di altri PG e PnG nuovi (dite voi se è un problema o un vantaggio, io non lo so ^_^; )
- alcuni possibili problemi di "PG clone del precedente" non si sono presentati, credo, per via del fatto che abbiamo, come detto, più di un "PG/PnG ricorrente" a testa ed un certo ricambio di ambientazioni (prima) e giochi (ora).
Concordo con Ezio, invece, sul definire patologico (ma forse anche normale per giocatori molto giovani) l'attaccamento ad un singolo personaggio che reitera la stessa ambientazione e situazioni ("e non è GdR se non è fantasy-minestrone con i mostri da picchiare", per esempio).
A voi: esperienze? Esempi? Considerazioni?
Mauro:
L'unico caso in cui ricordo di aver rifatto un personaggio, pur con delle differenze, è quando una campagna è stata interrotta causa moria di giocatori e ripresa da capo subito dopo con altri; a memoria, lí il concetto è rimasto analogo, ma al momento non ricordo altri casi.
Davide Losito - ( Khana ):
Io ho costruito un sistema che identifica i Personaggi tramite Archetipi, proprio per favorire l'approccio che suggerisci tu.
La personalità del PG poi si svilupperà in gioco, ma la partenza deve essere evocativa-facilitativa e serve proprio ad andare a smuovere certe leve della creatività, consentendo al giocatore di selezionare un "topos" da inserire in questo determinato contenitore creativo (la sessione corrente).
Massimo Baldan:
Personalmente ho un idea di personaggio che torna spesso se gioco ad ambientazioni moderne o futuriste/cyberpunk
Persino il nome è sempre quello.
Ovviamente serve a me per avere un idea di base del personaggio, non che ogni volta clono lo stesso PG, ma tengo fisse alcune sue caratteristiche.
Per esempio è sempre un Biker, ovvero guida moto custom.
Parte sempre con un aspetto più minaccioso possibile.
Si chiama sempre Maximilian Morrison, con varianti (Max Morr, Max Morrison, Maximilian Morr, ecc ecc)
Poi in base all'ambentazione cambia, in "Cacciatori cacciati" (Variante del MdT) era una guardia del corpo per poi divenire direttore di un agenzia investigativa.
In "the Agency" gioco creato dal mio gruppo, era il boss della squadra, non era più un biker, ma possedeva un harley.
in una variante cyberpunk di D&D era lo specialista in armi.
e così via, fondamentalmente sempre molto simile, ma ogni volta differente.
Avere un PG "Base" non è peccato, semplicemente rende chiare le idee agli inizi, è poi come evolve che fa la differenza.
Niccolò:
ora, sarebbe interessante capire come mai tieni quei punti fissi...
una delle possibilità "evidenziate" in alcuni thread che ho letto è un personaggio che nasce per affrontare certe tematiche, ma non le risolve mai, non "soddisfa" mai il suo scopo col giocatore. ma non è detto che sia questo. idee? anche solo un "sono ossessivamente affezionato all'idea di un biker cyberpunk perchè nel mio romanzo cyberpunk preferito..." ecc ecc
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