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Personaggi ricorrenti e "altre versioni".

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Mattia Bulgarelli:

--- Citazione ---[cite]Autore: Domon[/cite]una delle possibilità "evidenziate" in alcuni thread che ho letto è un personaggio che nasce per affrontare certe tematiche, ma non le risolve mai,
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--- Citazione ---[cite]Autore: Hoghemaru[/cite]spesso parpuzio e la sua inconcludenza tende a lasciare un senso di incompiuto
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--- Citazione ---[cite]Autore: khana[/cite]Spesso ci si attacca al Personaggio in quel modo esagerato perché è l'unico "aggancio" con una qualsiasi forma di divertimento.
--- Termina citazione ---

Però non è così automatico. La mia PG di cui sopra ha fatto le sue belle 3 Stagioni di AiPS, cambiando 4 Problemi (3 IMO ben riusciti, uno un po' moscio, ma tant'è), progredendo nelle trame e nella sua situazione personale e relazionale con gli altri PG e PnG.

Altri miei personaggi "ricorrenti" li ho accompagnati, li ho adattati, hanno cambiato carattere... li ho "evoluti" (e la Crusca mi perdonerà se uso Evolvere come transitivo!)... A suon di versioni, un "mistico cavaliere fantasy" è diventato un "generale steampunk" e un "addestratore SWAT cyberpunk".

Uno dei giocatori del mio "gruppo storico" ha fatto a breve distanza due versioni dello stesso PG-archetipo, una per CnV ed una per A.Prime. Il primo PG ne è uscito molto bene, attivo, propositivo, direi fondamentale. La versione A.Prime è mooolto più... come dire... "sentita"?

E sto parlando sia dei tempi parpuziani sia di giochi più moderni senza differenze rilevanti (strano, ma vero).

CROSSPOST con tutti, inclusa mia nonna buonanima. >_

Ezio:
Allora, un personaggio non è altro che un tema o un insieme di temi che si vorrebbe analizzare.
Riproporre più volte gli stessi temi non è necessariamente negativo. Anch'io mi accorgo di avere un "portfolio" di archetipi che ripropongo spesso. Sono quelli che riescono a cogliere i temi che più mi stanno a cuore, in fondo. Sono comunque personaggi diversi, tra di loro. Partecipano di determinate caratteristiche che li accomunano nella loro comune origine archetipica, ma sono diversi.
In questo senso credo di avere un approccio abbastanza simile a quello di cui parla Khana.
Il mio gioco preferito, ragazzi, è Montsegur 1244, che ha addirittura i personaggi fissi. Estremamente "personalizzabili", ma la base rimane quella ;-)

Mi rendo conto e ho sperimentato anche come un gioco incoerente possa portare ad una frustrazione tale da indurre a riproporre proprio lo stesso insieme di temi gioco dopo gioco, nella speranza che (stavolta) si possa analizzarli e "chiudere" il personaggio.
Non succede quasi mai.

Nella frase che quota Korin, però, non parlo di questi archetipi.
Parlo proprio al personaggio ricreato e riproposto a rotazione e, spesso, rappresentate l'unico personaggio giocato da quel giocatore. Sapete di chi parlo. Di quello che viene adattato ad ogni nuova edizione del gioco, che ha 5 diverse schede perché con una si gioca, due sono nel raccoglitore, una in una cassetta di sicurezza e una in una capsula del tempo. Quello che se muore è una tragedia (e risorgerà come il figlio/fratello/cugino acquisito, ma lo sappiamo tutti che è sempre LUI). Parlo di quello che ricompare come PNG quando il giocatore masterizza. Parlo di quello che, pur non essendo nato come tale, diventa il Mary Sue/Marty Stu del giocatore.

Ovviamente questi personaggi non danno _nulla_ al tavolo, non aggiungono _nulla_ al gioco. Sono troppo compresi nella testa di chi li ha creati che non può certo accettare compromessi sul _suo_ tesssoro.
Non sono il risultato di un desiderio legittimo di concludere una storia, bensì del desiderio di evasione del giocatore, della sua tendenza a rifugiarsi in un mondo non condiviso in cui il suo contributo creativo sia salvo.
Ho visto arrivare a questo punto per semplice egotismo, ma anche perché era un modo per _salvare_ la propria creatività dai meccanismi infami del Sistema 0, opposto a quello di cui parlo qui

Mattia Germini:

--- Citazione ---[cite]Autore: Fra[/cite]bè un mio amico arrivò a sbragauteri 16° o 18° non ricordo....
--- Termina citazione ---


Penso sia arrivato "solo" a Sbragauteri 12°, dopo abbiamo dovuto obbligarlo a cambiarlo.
Il migliore però è stato un nostro amico che ha praticamente lo stesso personaggio e ogni volta aggiungeva un nome in fondo.
La cosa bella era che pretendeva una conoscenza minima del nome del suo personaggio (sapere almeno il suo diminutivo, che era "Rafael Soleil Bravissimo Lothlorien-kun")

Ezio:

--- Citazione ---[cite]Autore: Mattia Germini[/cite]Penso sia arrivato "solo" a Sbragauteri 12°, dopo abbiamo dovuto obbligarlo a cambiarlo.
Il migliore però è stato un nostro amico che ha praticamente lo stesso personaggio e ogni volta aggiungeva un nome in fondo.
--- Termina citazione ---


Non potevate darmi esempio migliore.

Ecco, ragazzi, parlo di QUESTO genere di atteggiamento alla "Tanto non è morto, gne gn gnegnegne! Neanche se cambiamo il gioco, gnegnenegne!" :-)


--- Citazione ---Rafael Soleil Bravissimo Lothlorien-kun
--- Termina citazione ---


Il "kun" finale è quasi un tocco di genio, nel suo genere O.o

Massimo Baldan:
Personalmente da Master non ho mai amato riciclare i miei PG, in qualche caso è avvenuto, ma sono stati più che altro dei camei, tipo il locandiere ex avventuriero che era un mio vecchissimo pg, rispolverato perchè il gruppo con cui si giocava era composto da 4/6 dei giocatori di allora riuniti nuovamente, oppure un avventore di una locanda che colpisce i giocatori, usato più per far colore che altro, ma mai come parti del gioco solo come note di colore, o per autocelebrarli.

Se devo usare un png per determinati scopi preferisco crearlo ex novo, od usare la mia raccolta, rinnovando alcuni creati già tempo addietro, ma solo per risparmiare tempo.

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