Autore Topic: Personaggi ricorrenti e "altre versioni".  (Letto 5163 volte)

Mattia Bulgarelli

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Personaggi ricorrenti e "altre versioni".
« il: 2010-02-22 17:48:32 »
Riprendo da QUI.
Metto in categoria "generale" perché non vorrei una discussione troppo tecnica, ok?

In questo thread si parla di personaggi "ripresi" da altre partite per nuove partite e si raccolgono esperienze in tal senso.

Ezio ha una posizione molto critica, o almeno così sembra, da cui mi permetto di dissentire:
Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite]Di contro il "PG ricorrente" l'ho spesso visto in persone che sono TROPPO attaccate al personaggio e invece di difendersi passivamente adottano questa metempsicosi tra campagne, regolamenti e morti varie per salvaguardare la propria creazione, per impedire che chiunque possa mettere la parola "fine" alla sua storia, arrivando pienamente al marysueismo.


Dissento nel senso che metto un distinguo forte.

Io ho una "collezione" di personaggi a cui posso attingere in maniera ricorrente, accumulata in anni di Buon MasteraggioTM.
La mia stessa PG dell'AiPS che ho in corso da un annetto col mio gruppo nacque come PnG anni fa.
Una rispolverata, un po' di adattamento alla nuova situazione, e , fatta la PG.

Nel mio gruppo è una cosa abbastanza normale, riprendere PG e farne "nuove versioni" se possibile.
Avete presente le Time Bokan (Yattaman, Calendar Man? No? Sono vecchio)? Stessi personaggi, con nomi, ruoli, personalità diverse.

Però ci sono dei però: per cominciare, nessuno ha "il" suo PG, ma ne ha un tot che ruota, alterna, modifica, rimoderna. Poi, nessuno incastra nella partita "a viva forza" un PG che proprio "non ci sta d'ambientazione" (prendere con tutto il Char.Reading del mondo la frase precedente!).

Punti di forza e problemi che ho riscontrato in Actual Play:
- possibilità di "giocare" sulle aspettative degli altri giocatori che già conoscono la "base" del PG.
- non ho visto un gioco più "safe" per questo, anzi: giocando con PG "conosciuti" si aumenta l'attaccamento (nel senso di advocacy) al personaggio.
- è successo di "sbagliare" il PG e di riprenderne uno che per mentalità si adattava poco al gioco... Qui non so dire se, facendo un PG "nuovo", il problema si sarebbe presentato lo stesso oppure no.
- a volte, per distrazione, alcuni giocatori (e ne ho in mente una in particolare) danno per sottintesi dettagli che non sono stati esplicitati.
- non ho visto episodi di Marysueismo, se non in un passato in cui avevamo altri problemi di Parpuziamento Estremo... Acqua passata, comunque.
- PG e PnG "ricorrenti" tendono ad essere meglio introdotti, più richiesti in scena e meglio ricordati di altri PG e PnG nuovi (dite voi se è un problema o un vantaggio, io non lo so ^_^; )
- alcuni possibili problemi di "PG clone del precedente" non si sono presentati, credo, per via del fatto che abbiamo, come detto, più di un "PG/PnG ricorrente" a testa ed un certo ricambio di ambientazioni (prima) e giochi (ora).

Concordo con Ezio, invece, sul definire patologico (ma forse anche normale per giocatori molto giovani) l'attaccamento ad un singolo personaggio che reitera la stessa ambientazione e situazioni ("e non è GdR se non è fantasy-minestrone con i mostri da picchiare", per esempio).

A voi: esperienze? Esempi? Considerazioni?
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

Mauro

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Personaggi ricorrenti e "altre versioni".
« Risposta #1 il: 2010-02-22 17:53:11 »
L'unico caso in cui ricordo di aver rifatto un personaggio, pur con delle differenze, è quando una campagna è stata interrotta causa moria di giocatori e ripresa da capo subito dopo con altri; a memoria, lí il concetto è rimasto analogo, ma al momento non ricordo altri casi.

Personaggi ricorrenti e "altre versioni".
« Risposta #2 il: 2010-02-22 17:56:12 »
Io ho costruito un sistema che identifica i Personaggi tramite Archetipi, proprio per favorire l'approccio che suggerisci tu.
La personalità del PG poi si svilupperà in gioco, ma la partenza deve essere evocativa-facilitativa e serve proprio ad andare a smuovere certe leve della creatività, consentendo al giocatore di selezionare un "topos" da inserire in questo determinato contenitore creativo (la sessione corrente).
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Personaggi ricorrenti e "altre versioni".
« Risposta #3 il: 2010-02-22 18:09:21 »
Personalmente ho un idea di personaggio che torna spesso se gioco ad ambientazioni moderne o futuriste/cyberpunk
Persino il nome è sempre quello.
Ovviamente serve a me per avere un idea di base del personaggio, non che ogni volta clono lo stesso PG, ma tengo fisse alcune sue caratteristiche.
Per esempio è sempre un Biker, ovvero guida moto custom.
Parte sempre con un aspetto più minaccioso possibile.
Si chiama sempre Maximilian Morrison, con varianti (Max Morr, Max Morrison, Maximilian Morr, ecc ecc)
Poi in base all'ambentazione cambia, in "Cacciatori cacciati" (Variante del MdT) era una guardia del corpo per poi divenire direttore di un agenzia investigativa.
In "the Agency" gioco creato dal mio gruppo, era il boss della squadra, non era più un biker, ma possedeva un harley.
in una variante cyberpunk di D&D era lo specialista in armi.
e così via, fondamentalmente sempre molto simile, ma ogni volta differente.

Avere un PG "Base" non è peccato, semplicemente rende chiare le idee agli inizi, è poi come evolve che fa la differenza.

Niccolò

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Personaggi ricorrenti e "altre versioni".
« Risposta #4 il: 2010-02-22 18:13:08 »
ora, sarebbe interessante capire come mai tieni quei punti fissi...

una delle possibilità "evidenziate" in alcuni thread che ho letto è un personaggio che nasce per affrontare certe tematiche, ma non le risolve mai, non "soddisfa" mai il suo scopo col giocatore. ma non è detto che sia questo. idee? anche solo un "sono ossessivamente affezionato all'idea di un biker cyberpunk perchè nel mio romanzo cyberpunk preferito..." ecc ecc

Hoghemaru

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Personaggi ricorrenti e "altre versioni".
« Risposta #5 il: 2010-02-22 18:23:00 »
Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite][p]ora, sarebbe interessante capire come mai tieni quei punti fissi...[/p][p]una delle possibilità "evidenziate" in alcuni thread che ho letto è un personaggio che nasce per affrontare certe tematiche, ma non le risolve mai, non "soddisfa" mai il suo scopo col giocatore. ma non è detto che sia questo. idee? anche solo un "sono ossessivamente affezionato all'idea di un biker cyberpunk perchè nel mio romanzo cyberpunk preferito..." ecc ecc[/p]


leggendo l'intervento di Fang avevo pensato alla stessa cosa: spesso parpuzio e la sua inconcludenza tende a lasciare un senso di incompiuto, di "vorrei, ma non posso" nell'esplorazione del personaggio, e questa tendenza a reiterare secondo me ne è un'espressione evidente... e ci sono passato anch'io più volte! ^_^"
sono un Suino Mannaro - "ci sono solo due persone di cui mi fido: una sono io, l'altra non sei tu!"

Personaggi ricorrenti e "altre versioni".
« Risposta #6 il: 2010-02-22 18:27:06 »
Sono della stessa opinione di Hoghemaru.
Spesso ci si attacca al Personaggio in quel modo esagerato perché è l'unico "aggancio" con una qualsiasi forma di divertimento.
Divertimento che è però in forma di "aspettativa", quindi il Personaggio diventa l'oggetto stesso dell'aspettativa; una sorta di "totem".
Quindi "sacro".
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Francesco Berni

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Personaggi ricorrenti e "altre versioni".
« Risposta #7 il: 2010-02-22 18:35:08 »
bè un mio amico arrivò a sbragauteri 16° o 18° non ricordo....
ed era lo stesso personaggio con le solite caratteristiche e qualche differenza di colore....
« Ultima modifica: 2010-02-22 18:38:45 da Fra »
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Personaggi ricorrenti e "altre versioni".
« Risposta #8 il: 2010-02-22 18:42:43 »
Si anche io ho un certo campionario di pg che a volte tornano...

In genere tornano perché non ho ancora "esaurito" i lati che vorrei esplorare (magari addirittura perché la storia precedente è terminata prima del dovuto per motivi di forza maggiore) o semplicemente perché il personaggio mi è particolarmente piaciuto e trovo interessante giocarmelo come fosse un "What if...", insomma, mettere un personaggio in un contesto diverso e vedere come questo contesto diverso può cambiare il futuro del personaggio...

Insomma, dipende sempre dai casi, non credo sia una cosa sempre negativa... Di sicuro è negativo se porta a personaggi Mary Sue (anche se questo l'ho visto più spesso da parte dei Master con i loro png, o peggio i pg precedenti del Master ascesi a "png spaccaculi") o a persone che non riescono proprio ad andare oltre a quell'unico personaggio che ripropinano di continuo, anche all'interno della stessa storyline ò_ò

C'è poi anche il sottile confine tra "personaggi ricorrenti" e "archetipi", spesso i personaggi ricorrenti a furia di modifiche e cambiamenti da campagna e campagna diventano dei semplici archetipi preferiti, che di norma è una cosa ok...

Personaggi ricorrenti e "altre versioni".
« Risposta #9 il: 2010-02-22 18:43:36 »
La motivazione è più semplice, è un idea di pg che mi piace, non necessariamente è la mia scelta assoluta, ma in certi giochi è la mia preferita.

Ci sono molti PG da me fatti che prendono direzioni completamente diverse.

Faberstiff, ladro sfigato su Martelli da Guerra, non gli è andato dritto un compito manco per errore, la prima sessione s'è fatto fregare gli stivali, e per inseguire il ladro s'è spezzato le gambe...

Vortar, Paladino del dio della Morte, o meglio, nel suo caso, la sua classe reale era vendicatore implacabile (variante del paladino)

Falstagg Ironmud nano contrabbandiere, che perdeva un sacco di affari per colpa dei suoi compagni.

Lord Bastion, Cavaliere Jedy caduto, personaggio cupo e collerico, che non era caduto nel lato oscuro, ma non apparteneva più a quello chiaro.

e molti altri ancora, sinceramente ci sono stati pg diverteti, tipo il mio nano barbaro stile slayer di Warhammer, che per accoppare un elfo ha abbattuto 10 alberi, pg meno divertenti, tipo il mio corsaro, che in tutte le sessioni non ha mai solcato il mare (maledetto DM) ed altri ancora.

Il concetto che volevo chiarire, è che certe volte si tende ad un tipo di pg perchè ha qualcosa che piace, non necessariamente perchè ti lascia senso di incompiutezza, ma solo perchè è un po' ciò che vorresti essere e la vita non ti permette di divenire.

Mattia Bulgarelli

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Personaggi ricorrenti e "altre versioni".
« Risposta #10 il: 2010-02-22 18:45:13 »
Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite]una delle possibilità "evidenziate" in alcuni thread che ho letto è un personaggio che nasce per affrontare certe tematiche, ma non le risolve mai,

Citazione
[cite]Autore: Hoghemaru[/cite]spesso parpuzio e la sua inconcludenza tende a lasciare un senso di incompiuto

Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]Spesso ci si attacca al Personaggio in quel modo esagerato perché è l'unico "aggancio" con una qualsiasi forma di divertimento.

Però non è così automatico. La mia PG di cui sopra ha fatto le sue belle 3 Stagioni di AiPS, cambiando 4 Problemi (3 IMO ben riusciti, uno un po' moscio, ma tant'è), progredendo nelle trame e nella sua situazione personale e relazionale con gli altri PG e PnG.

Altri miei personaggi "ricorrenti" li ho accompagnati, li ho adattati, hanno cambiato carattere... li ho "evoluti" (e la Crusca mi perdonerà se uso Evolvere come transitivo!)... A suon di versioni, un "mistico cavaliere fantasy" è diventato un "generale steampunk" e un "addestratore SWAT cyberpunk".

Uno dei giocatori del mio "gruppo storico" ha fatto a breve distanza due versioni dello stesso PG-archetipo, una per CnV ed una per A.Prime. Il primo PG ne è uscito molto bene, attivo, propositivo, direi fondamentale. La versione A.Prime è mooolto più... come dire... "sentita"?

E sto parlando sia dei tempi parpuziani sia di giochi più moderni senza differenze rilevanti (strano, ma vero).

CROSSPOST con tutti, inclusa mia nonna buonanima. >_<
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

Ezio

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Personaggi ricorrenti e "altre versioni".
« Risposta #11 il: 2010-02-22 18:47:09 »
Allora, un personaggio non è altro che un tema o un insieme di temi che si vorrebbe analizzare.
Riproporre più volte gli stessi temi non è necessariamente negativo. Anch'io mi accorgo di avere un "portfolio" di archetipi che ripropongo spesso. Sono quelli che riescono a cogliere i temi che più mi stanno a cuore, in fondo. Sono comunque personaggi diversi, tra di loro. Partecipano di determinate caratteristiche che li accomunano nella loro comune origine archetipica, ma sono diversi.
In questo senso credo di avere un approccio abbastanza simile a quello di cui parla Khana.
Il mio gioco preferito, ragazzi, è Montsegur 1244, che ha addirittura i personaggi fissi. Estremamente "personalizzabili", ma la base rimane quella ;-)

Mi rendo conto e ho sperimentato anche come un gioco incoerente possa portare ad una frustrazione tale da indurre a riproporre proprio lo stesso insieme di temi gioco dopo gioco, nella speranza che (stavolta) si possa analizzarli e "chiudere" il personaggio.
Non succede quasi mai.

Nella frase che quota Korin, però, non parlo di questi archetipi.
Parlo proprio al personaggio ricreato e riproposto a rotazione e, spesso, rappresentate l'unico personaggio giocato da quel giocatore. Sapete di chi parlo. Di quello che viene adattato ad ogni nuova edizione del gioco, che ha 5 diverse schede perché con una si gioca, due sono nel raccoglitore, una in una cassetta di sicurezza e una in una capsula del tempo. Quello che se muore è una tragedia (e risorgerà come il figlio/fratello/cugino acquisito, ma lo sappiamo tutti che è sempre LUI). Parlo di quello che ricompare come PNG quando il giocatore masterizza. Parlo di quello che, pur non essendo nato come tale, diventa il Mary Sue/Marty Stu del giocatore.

Ovviamente questi personaggi non danno _nulla_ al tavolo, non aggiungono _nulla_ al gioco. Sono troppo compresi nella testa di chi li ha creati che non può certo accettare compromessi sul _suo_ tesssoro.
Non sono il risultato di un desiderio legittimo di concludere una storia, bensì del desiderio di evasione del giocatore, della sua tendenza a rifugiarsi in un mondo non condiviso in cui il suo contributo creativo sia salvo.
Ho visto arrivare a questo punto per semplice egotismo, ma anche perché era un modo per _salvare_ la propria creatività dai meccanismi infami del Sistema 0, opposto a quello di cui parlo qui
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Personaggi ricorrenti e "altre versioni".
« Risposta #12 il: 2010-02-22 18:48:47 »
Citazione
[cite]Autore: Fra[/cite]bè un mio amico arrivò a sbragauteri 16° o 18° non ricordo....


Penso sia arrivato "solo" a Sbragauteri 12°, dopo abbiamo dovuto obbligarlo a cambiarlo.
Il migliore però è stato un nostro amico che ha praticamente lo stesso personaggio e ogni volta aggiungeva un nome in fondo.
La cosa bella era che pretendeva una conoscenza minima del nome del suo personaggio (sapere almeno il suo diminutivo, che era "Rafael Soleil Bravissimo Lothlorien-kun")

Ezio

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Personaggi ricorrenti e "altre versioni".
« Risposta #13 il: 2010-02-22 18:52:12 »
Citazione
[cite]Autore: Mattia Germini[/cite]Penso sia arrivato "solo" a Sbragauteri 12°, dopo abbiamo dovuto obbligarlo a cambiarlo.
Il migliore però è stato un nostro amico che ha praticamente lo stesso personaggio e ogni volta aggiungeva un nome in fondo.


Non potevate darmi esempio migliore.

Ecco, ragazzi, parlo di QUESTO genere di atteggiamento alla "Tanto non è morto, gne gn gnegnegne! Neanche se cambiamo il gioco, gnegnenegne!" :-)

Citazione
Rafael Soleil Bravissimo Lothlorien-kun


Il "kun" finale è quasi un tocco di genio, nel suo genere O.o
« Ultima modifica: 2010-02-22 18:53:23 da Aetius »
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Personaggi ricorrenti e "altre versioni".
« Risposta #14 il: 2010-02-22 18:53:17 »
Personalmente da Master non ho mai amato riciclare i miei PG, in qualche caso è avvenuto, ma sono stati più che altro dei camei, tipo il locandiere ex avventuriero che era un mio vecchissimo pg, rispolverato perchè il gruppo con cui si giocava era composto da 4/6 dei giocatori di allora riuniti nuovamente, oppure un avventore di una locanda che colpisce i giocatori, usato più per far colore che altro, ma mai come parti del gioco solo come note di colore, o per autocelebrarli.

Se devo usare un png per determinati scopi preferisco crearlo ex novo, od usare la mia raccolta, rinnovando alcuni creati già tempo addietro, ma solo per risparmiare tempo.

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