[cite]Autore: vertigo[/cite][cite]Autore: Hasimir[/cite][p]il punto di questa operazione strategica di PR sta nel salvare la faccia con gli "altr" ...[/p]
[p]non basta una cosa del genere: "è un altro tipo di gdr, le regole sono tutte qui su questo bordo della scheda, come vedi non ci sono millemila manuali da studiare e si toccano temi piu' profondi del prendere a mazzate un orco" ?[/p][p]credi che a un eventuale babbano medio interessi veramente l'etichetta?[/p]
Il "babbano medio" (Dio mio quanto aborro questa etichetta...) appena arrivi a "gdr" ha già un altro impegno... :-)
Scusate, ma fate un paragone con i giochi da tavolo, o con i giochi di società: quando mi propongono di giocare ad uno di questi, a me (che non ne so un tubo) non mi vengono a dire "è un eurogame scuola ungherese con pedine trasformabili". Non mi dicono NEMMENO "e' un boardgame"!!!
Ma pensate che per convincere la gente a giocare a Risiko o a Trivial Pursuit o a Scacchi BISOGNA DIRE LA CATEGORIA?

??
E allora perchè di Agon bisognerebbe dire "è un gioco di ruolo?"???
Credo sia un rimasuglio Parpuziesco. Ecco la stessa comunicazione in originale e tradotta dal linguaggio parpuziese:
"ti va di giocare a Vampire'"
"Cos'è?"
"un gdr"
Traduzione:
"ti va di giocare un vampiro in un mondo di tenebra?"
"vabbè, ma a che gioco?"
"a Parpuzio, dai, lo sai che è sempre lo stesso gioco"
Siamo abituati a dire che sono gdr perchè E' IL NOME DEL GIOCO (sempre lo stesso), non la categoria!
Nel momento in cui diventa la categoria, e non più il nome del gioco, non ha più senso usarlo (se non in discorsi "tecnici" fra noi "fissati"). Anche senza sostituirlo con altri.