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Associazionismo in Italia (splittato da Richiesta di aiuto! come spiegare certi argomenti)

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Daniele "fenna" Fenaroli:
Faccio parte e in passato sono stato anche nel consiglio dell'associazione culturale Antro del Drago, che gestisce l'omonima Ludoteca di Brescia.
Ad ora gli iscritti tesserati sono una settantina.

Le attività ludiche principali sono: live fantasy, Warhammer.
I live stanno avendo un grosso buon incremento di iscrizioni di gente "fresca"; chiedendo - a volte aiuto nella preparazione - la gente è attirata da vari fattori: il fatto dei costumi e della costruzione di armi e vestiario; le location, che negli ultimi anni sono state molto suggestive: in una tre giorni i ragazzi hanno dormito nel Castello di Breno, ma anche in vari luoghi storici e suggestivi della provincia di Brescia; ultimamente ho spinto l'organizzazione a cambiare un po' le cose, spingendo verso un "gamismo" più spinto e una riorganizzazione dell'ambientazione e pare che la cosa sia stata gradita.

Invece, per quanto rigurarda Warhammer, la maggior parte degli iscritti e frequentatori assidui è li per quello, ci sono giocatori di ottimo livello e la disponibilità di spazi, tavoli e scenari è decisamente buona.

Per il gdr invece la situazione è di corpo morto, nel senso che attivamente ci sono solo un paio di gruppi che giocano, uno a D&D3.5 e l'altro a CP, ogni tanto - riesco ad andare in ludoteca non molto spesso nell'ultimo anno - io e Ernesto (klaus) proponiamo un gdr indie che solitamente viene accolto molto bene e senza alcun pregiudizio, anche perché spessissimo c'è gente che di domenica, passa a salutare e/o gironzola a zonzo e ogni proposta è buona.

Aloa!

Francesco Berni:
Confermo la testimoniaza di ezio, siamo tanti, ma siamo "disorganizzati" l'unico punto di riferimento reale i è il doposcuola in suddetto liceo(che ha sfornato almeno 4 utenti reggiani attivi di gente che gioca) che ci permette di sfornare molti giocatori, per il resto al massimo c'è il Gramsci che viene usato per lo più come locazione d'emergenza.
in conpenso ci sono 4 fumetterie che vendono giochi di ruolo(4 o 5 o 3 il numero varia di anno in anno) che alle volte organizzano qualcosa(per esempio i game day di D&D)

Ernesto Pavan:

--- Citazione ---[cite]Autore: fenna[/cite][p]Per il gdr invece la situazione è di corpo morto, nel senso che attivamente ci sono solo un paio di gruppi che giocano, uno a D&D3.5 e l'altro a CP, ogni tanto - riesco ad andare in ludoteca non molto spesso nell'ultimo anno - io e Ernesto (klaus) proponiamo un gdr indie che solitamente viene accolto molto bene e senza alcun pregiudizio, anche perché spessissimo c'è gente che di domenica, passa a salutare e/o gironzola a zonzo e ogni proposta è buona.[/p][p]Aloa![/p]
--- Termina citazione ---


Eh, magari.
Purtroppo (e lo dico con il rimpianto di uno che, dopo aver frequentato la ludoteca per più di un decennio ogni santa domenica, ha deciso di non rinnovare la tessera) i membri della nostra associazione hanno paura di giocare di ruolo. Sì, paura. Paura di annoiarsi, di perdere tempo, di non essere "bravi a interpretare", di vedere la più timida obiezione zittita dal Master e dai compagni di turno (zittisci il rompic****oni, guadagna 1 punto da spendere con il Master in una scena successiva)... Parpuzio, almeno dalle nostre parti, ha di fatto creato un clima di terrore. Così la gente non gioca più: dice di non avere tempo, di essersi stufata... oppure gioca occasionalmente con il "bravo master", che garantisce un po' di intrattenimento e che ha anche provato (e apprezzato) i giochi indie, ma non può certo rinunciare all'entourage che si è creato negli anni. Si propone un gioco nuovo e la gente si tira indietro, temendo sia come quelli vecchi (e hai voglia a dire che non è così a gente cui VtR, Werewolf e CoC sono stati spacciati come giochi "innovativi e diversi").
In poche parole, l'unica associazione ludica sopravvissuta a Brescia (200.000 abitanti) è morta dal punto di vista ruolistico. Ma proprio morta.

Niccolò:

--- Citazione ---[cite]Autore: Klaus[/cite]Eh,magari.
Purtroppo (e lo dico con il rimpianto di uno che, dopo aver frequentato la ludoteca per più di un decennio ogni santa domenica, ha deciso di non rinnovare la tessera) i membri della nostra associazione hannopauradi giocare di ruolo. Sì,paura. Paura di annoiarsi, di perdere tempo, di non essere "bravi a interpretare", di vedere la più timida obiezione zittita dal Masteredai compagni di turno (zittisci il rompic****oni, guadagna 1 punto da spendere con il Master in una scena successiva)... Parpuzio, almeno dalle nostre parti, ha di fatto creato un clima di terrore.
--- Termina citazione ---



QUESTO è interessante: l'osservazione nasce "alla luce dei nuovi concetti" o è precedente? hai esempi da fornire?

Ernesto Pavan:

--- Citazione ---[cite]Autore: Domon[/cite][p]QUESTO è interessante: l'osservazione nasce "alla luce dei nuovi concetti" o è precedente? hai esempi da fornire?[/p]
--- Termina citazione ---


Ho notato questa apatia già da un anno o due, ma ho potuto analizzarla nel dettaglio solo grazie a quanto ho appreso su questo forum e ricercando per la tesi. Gli esempi sono tutti casi umani: "Il gdr è bello, ma mi ha stancato" è la risposta più o meno letterale di un amico, che mi ha colpito particolarmente proprio perché lui ha proseguito insistendo su quanto il gioco di ruolo fosse bello e buono ma a lui non interessasse più; alla mia domanda "ma hai provato qualche gioco di nuova concezione" lui ha risposto "sì, ma anche Werewolf mi ha lasciato così così". Per il resto, proponendo giochi ho visto un sacco di gente glissare, dire di sì e non venire, venire ma fare altro dicendo di non essere in vena, come se non avessero il coraggio di rifiutare.

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