Gente Che Gioca > Sotto il cofano

Commenti alle "storie dell'orrore".

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Simone Micucci:
Si, vorrei anch'io le discussioni sul "brain damage da giochi narrativisti".
E francamente non mi piace quando non si fanno nomi, ma ci si limita a discussioni astruse in cui si può provare tutto e ottut e velate accuse che puntano il dito verso qualcuno che potrebbere essere tanto il vicino quanto l'extraterrestre.

Simone Micucci:
Si, vorrei anch'io le discussioni sul "brain damage da giochi narrativisti".
E francamente non mi piace quando non si fanno nomi, ma ci si limita a discussioni astruse in cui si può provare tutto e ottut e velate accuse che puntano il dito verso qualcuno che potrebbere essere tanto il vicino quanto l'extraterrestre.

Mauro:

--- Citazione ---[cite]Autore: Grifone[/cite]Se non esiste un gioco per "quello che voglio fare io" vado di regola zero e con l'esperienza qualcosa imparo
--- Termina citazione ---

Però questo non dipende da un regolamento che permette di essere flessibile: qualunque regolamento può essere cambiato, quindi se la flessibilità si valuta in funzione del poterlo modificare tutti sono flessibili.
La differenza è che certi sistemi hanno necessità - o comunque molta piú necessità - di altri per funzionare; per esempio, non conosco una sola persona che abbia giocato D&D come scritto sul manuale.

Renato Ramonda:
Un consiglio: se non volete che questo thread affondi prestissimo smetterei di usare termini come "brain damage" quando e' evidente che non sapete cosa significhino.

Questa non e' (ancora) moderazione. Preferirei che le persone su questo forum tentassero almeno di auto-moderarsi invece di aspettare sempre che arrivi il Moderatore-Mamma-GM.

Dr. Zero:
uffa io volevo commentare il decalogo del master bastardo, ma pur essendo in topic mi sento off topic.

Lo volevo commentare perchè c'è un ragionamento lì sotto che feci pure, ma non capisco come venga fuori.
All'improvviso il master crede che i giocatori debbano giocare in un certo modo, quel modo per capirci.
Automaticamente pure in dnd il combattimento diventa "non desiderato", i pg non devono risolvere combattendo ma devono "interpretare".
Allora li devi educare. Puoi farlo in tanti modi, io ad esempio ne parlavo con chi ne aveva voglia. Ma li devi educare al gioco fatto bene, a quello che è giusto, perchè cosa è giusto lo sai tu master e quel giusto è quello che vorresti i giocatori facessero. Perchè io ad esempio dopo giocavo come facevano tutti quando non masteravo, ovvero nel modo che mi dava fastidio da master. In pratica mi autocastravo in base a un modo giusto non scritto da nessuna parte che però aveva l aprecedenza sul modo divertente.

E potrei anche andare a cercare altir tread dove altri master si lamentavano di exmaster che da giocatori facevano quello che da master osteggiavano.
Secondo voi da dove viene fuori l'idea del modo gisuto di giocare?
Dal system zero?
Dagli altri che giocano da più tempo?

bOh

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