[PbF][Anima Exalted] Character Scenes

[Francesco Berni]

Con un movimento rapido quasi mi stessi spostando senza muovere le gambe(con la spia alla speedster di heroes) Ombra scarlatta si mette in mezzo tra il Drago e Vento.
"Attento Ragazzino! Loro sono sotto la mia protezione! Non sai con chi hai a che fare!"

Cambio un tratto tolgo quello con suna e prendo un: Ho servito l'impero.

[Emanuele Borio]

I soldati, sbalorditi, rimangono di stucco. Il Drago, invece, impugna saldamente l'arma "Che diavolo siete!? Io sono qui in missione, e voi non mi ostacolerete!".

@Tozzie
Boh facciamo finta che hai preso il Reward di guarigione a inizio scena invece che alla fine, però ricordati di non prenderne un altro alla fine della scena ^^

[Fabio Succi Cimentini]

Questo le serviva per agire, per avere un che di rabbioso. "Voi non mi ostacolerete."
"E chi sei per dirlo, Drago?" E' una risata quasi cristallina, o suadente, o beffarda - così è l'enigmatica stranezza dell'Orsa - quella che l'accompagna mentre esce dal rifugio di piante per porsi dietro ai soldati. La veste ha ancora le lacerazioni del colpo di spada dell'Infuocata, mettendo un fianco e l'addome in mostra, ma le fasce sono forti e le ferite di un Eccelso rimarginano in fretta. Incrocia le braccia allargando il sorriso, mentre fissa gli armati uno per uno. Rivolge un sorriso quasi rassicurante al ragazzo; ora è in uno scontro a squilibrio, quindi lei lo proteggerà.
"Noi siamo quelli che predano i Draghi, come avrai intuito. Lasciate il ragazzo e andate indisturbati."


Sissignore! Una ferita allora, giusto?

[Emanuele Borio]

Il Nobile Drago quasi sbuffa fumo dal naso, come un toro infuriato "Anathema..." sussurra, quasi vibrando. Il suo sguardo è tremante di rabbia, anche se sembra provarne di più contro la situazione che non contro di voi. Dopo di che dà un rapido sguardo ai suoi uomini, e se ne vanno.

Sì ora hai ujna ferita, a scena finita ^^

[Fabio Succi Cimentini]

"Che dolci, a volte non c'è neanche bisogno di affilare gli artigli." Nila si lascia scappare uno sbuffo: in realtà, con quelle ferite, è anche meglio che non si sia passati alle maniere forti. Cammina piano fino a raggiungere il ragazzo, poi senza dire niente si china sulle ginocchia, accanto a lui. Lo guarda negli occhi per un po', cercando di infondergli calma, prima di parlargli.
"Dimmi, ti stavano dando la caccia?" Intuisce bene il perchè, ma aspetta che sia lui a dirglielo. E a chiederle una casa, se servirà.

[Emanuele Borio]

Il ragazzo è ancora a terra, come paralizzato. È mortalmente pallido, ed è così fermo da sembrare un sasso. È sporco di sangue dalla testa ai piedi, e emana un odore terribile.
Vi guarda come un imputato in attesa della sentenza "S-sì... Io, credo di sì".

[Mr. Mario]

Quando se ne vanno, Vento sospira. Senza voltarsi verso il ragazzo, gli dice "Tu sai perché, vero?"

[Emanuele Borio]

Alla domanda di Vento il ragazzino si rattristisce immediatamente, quasi cade in depressione. Il suo sguardo è perso nel vuoto.

[Fabio Succi Cimentini]

Nel mentre Nila continuava a fissare il giovane, sempre accovacciata. Quando lo vede ritroso e intristito, l'istinto e la curiosità hanno la meglio. Da una parte si sente protettiva - lei, che chiede la guerra eterna per la sopravvivenza, si sente materna verso chi ancora non è cresciuto abbastanza perchè spuntino gli artigli - e dall'altra vuole sapere con chi hanno a che fare.
Allora di scatto gli pone le mani artigliate sulle spalle, quasi con forza ma senza premere troppo. Raddolcisce subito la presa. "Fuggire dai tuoi guai non ti darà la forza di metterli in fuga." Lo dice piano, senza traccia di minaccia; non vuole estorcergli la verità, piuttosto renderlo consapevole e forte. Un predatore della Creazione deve diventare autosufficiente.
"Quindi, se non credi di potere cacciare il tuo demone da solo, grida il suo nome a chi può proteggerti. Se invece ti ritieni un cacciatore cresciuto, vai e balzagli addosso." Che risposta darai?, dicono i suoi occhi. Abbozza un sorriso, per farlo sentire al sicuro.

[Mr. Mario]

"Nila..." Vento comincia, ma deve interrompersi, non sapendo bene come continuare.

"Osserva bene la natura del ragazzo. Tra i tuoi molti libri, c'è il segreto di qualcosa che possa aiutarlo?"

[Emanuele Borio]

Si sentono come dei suoni soffsi e sommessi, poco meno di qualche sussurro, e poi venite investiti da qualcosa di stranissimo. La foresta sembra come ammutolita. Ogni rumore cessato. Silenzio totale. Si sente la temperatura calare. Il ragazzo si guarda intorno spaventato "Mi stanno inseguendo".

[Fabio Succi Cimentini]

Gli occhi d'orsa sono mezzi annebbiati dalle ferite non ancora del tutto intatte; per questo sono incerti nello squadrare il ragazzo. Il pallore, l'odore di morte. Si gira verso Vento Inquieto, incerta.
"Stai dicendo... che è uno degli Eccelsi della Morte?" Gli Abissali. Se fossi così sarebbe il secondo che vede davvero. "O qualcosa di legato alla non-vita. A Mahalanka sicuramente posso qualcosa..." Ancora peggio quando tutto cade nel silenzio, e invece di acuirsi tutti gli altri sensi sono come avvolti da una cappa di polvere. Digrigna i denti.

"E questa volta non verranno." Nila stacca le mani dalle spalle del loro protetto, poi balza in avanti e artiglia il terreno. Poi vi imprime a fondo le mani, immargendo unghie cariche di Wyld nella terra come se fosse argilla, e traccia un cerchio attorno a loro. Un circolo protettivo dalla forma di disco lunare, stregoneria di madre Luna, perchè non abbiano potere su di loro.
"E' giusto perchè non ho voglia di ferirmi ancora, altrimenti mi sarei già lanciati con gli artigli." Si concede quasi di scherzare.

[Mr. Mario]

Sempre senza voltarsi verso di lui, Vento rassicura il ragazzo. "Non ti avranno. Se è possibile, sarai tu a decidere del tuo destino. Questo posso darti."

Vento non è uno stregone, ma è uno sciamano. Mentre Nila mette in atto la sua stregoneria, lui prega. Prega gli dei della foresta, perché non fuggano. Come il sole splende e dona vita alla creazione così la creazione fiorisce e prospera rendendo onore al sole. Se restano, possono rendersi più forti a vicenda, e respingere la morte che avanza. Mentre prega la sua voce calda si spande nel silenzio, e lui avanza, per allontanarsi dal ragazzo. Quando la preghiera finisce, porta una mano al petto, e la sua figura comincia ad emanare un aura di luce, una luce tanto calda, serena e pura da non accettare alcuna ombra intorno a sé. Nessuna creatura delle tenebre può sopportare quella luce.

[Emanuele Borio]

Una oscura figura corre nella notte. Salta di albero in albero, appollaiata come un corvo. È vestito di fasce bianche sporche di sangue. Una maschera fatta di stringhe di cuoio gli nasconde il viso. Una urlante catena giace attaccata al suo braccio. Sta respirando incessantemente, come per assaporare l'aria, ma come se al contempo gli costasse grande fatica. È a una decina di metri da voi, dove ha arrestato la sua corsa. Vi squadra uno per uno, come per saggiarvi. Da un buco della maschera spunta una lingua meno che umana, che saggia l'atmosfera vibrando, poi, dopo 5 secondi di attesa, vibra uno sguardo di fuoco al ragazzo, che caccia un urlo. Poi, si dilegua a una velocità impensabile nella notte.

[Fabio Succi Cimentini]

L'orsa fissa la figura, cerca i suoi occhi sotto la maschera per un confronto, prima che quella si dilegui.
"Un altro dei Morti?" Scuote piano la testa. "Pare che abbia rimandato la caccia - un buon lasso di tempo per dileguarci. Però, ricordiamoci che prima del ragazzo la nostra priorità è un altro salvataggio. Se mi date tempo per un altro rituale, chiamerò qualcuno dlla mia corte per portarlo a Mahalanka." Annusa l'aria.
"Poi partiremo di nuovo."