Nota: Ho mosso un po' Folker e Russel, presupponendo che facciano quanto Aengus gli ha chiesto prima.
Gli tremano le mani mentre inreccia fasce e rami, e gli tremano le mani quando corre affannato da Rudolf e gli pone le zampe sul petto per aiutare la sua respirazione. Zampetta di nuovo da Finn quando il capo pattuglia torna con rami migliori, e trattenendo il moccio al naso e mordendosi un labbro per non ansimare troppo completa una fasciatura rudimentale per il topo.
"S-se solo ci fossero le condizioni migliori", mormora a voce rotta; poi fà di nuovo la spola verso Rudolf. Questa volta rimane accanto a lui, sentendo i suoi rantolii strozzati e facendo pressione sul petto, mentre Folker gli passa l'erba liberarespiro sotto le narici. E' stanco e sente freddo, cono le ossa che quasi gli tremano in corpo, e sa che non riuscirà a dormire per un po'.
Tutto il corpo, piccolo e sporcato dalla pioggia e dalla corsa - è quasi grigio - freme e pesa, e quando sente Rudolf tossire, e subito dopo rilassarsi, quasi non si sente sollevato. E' solo altra stanchezza che pesa.
Finn si piega lentamente sui fianchi, non riuscendo a muovere la gamba. "Grazie...", mormora, e anche i suoi parenti - e tutti gli altri attorno - sono rasserenati e stanchi in volto. Aengus, mentre si alza, fissa il terreno.
"Irresponsabili", sbotta di scatto.
"La prossima volta che andate a farvi uccidere... e a preoccupare le vostre famiglie a morte... e spezzare la schiena a noi... pensateci. P-prima di fare gli eroi che sfidano la natura. Vedete... cosa finite per fare." Ha gli occhi lucidi, perchè per primo sa di avere fatto poco lui - aveva promesso a se stesso, Gwendolyn, Conrad e Ivy di proteggerli, e stavano per morire tutti assieme. E forse quella gamba non si riprenderà mai del tutto.
Zampetta bruscamente verso gli alberi, per coprirsi senza entrare nelle mura.