[cite]Autore: Aetius[/cite][p]Sono d'accordo con il discorso generale, ma nel particolare mi piacciono solo gli esempi di Sons e del Solar System (oltre che di Sporchi Segreti, ovviamente).[/p][p]Il grado di familiarità che si può avere con un "Impero Romano Fantastico" o con un cyberpunk qualunque è praticamente quello che puoi avere con Minas Tirith.
Anche se, devo dire,Nirvanafa un lavoro molto migliore diMatrix;-)[/p]
Si beh, con Lex Arcana, più per il fatto che è ambientato più di 1500 anni fa che per la natura fantastica, credo, non hai un effetto di familiarità amplificata apprezzabile rispetto al D&D medio... Si cammini sull'Appia come tutti i giorni per andare a lavoro e ammiri il Colosseo come ogni bravo Romano, ma alla fin fine non hai particolare empatia, anche se magari veder crollare il Colosseo ti colpisce di più che veder crollare la "Torre Sacra" di qualche popolo fantastico!
Credo che a tal proposito il tempo giochi un fattore determinante, eventi accaduti 100 anni hanno un effetto meno estraniante di eventi accaduti 2000 anni fa (insomma, una guerra di qualche anno fa è un evento drammatico mentre quella di 1000 anni fa è un numero).
Diciamo che possiamo dividere i fattori che possono aumentare/diminuire la familiarità (sempre considerando i gdr ovvio) in: Tempo, Luogo, Verosimiglianza.
Un gioco tipo Sporchi Segreti ambientato sotto casa tua, oggi, senza elementi fantastici e magari rappresentando gente che conosci davvero (tipo il proprietario del bar che conosci, gli amici di scuola... E magari uno di loro è anche morto!) è... Un'esperienza da fare sicuramente XD
Naturalmente è possibile lasciarsi trasportare anche quando tutto questo è quasi all'opposto (vedi Polaris), la situazione è tutto e posso empatizzare più con un alieno Blorg e meno con qualcuno di reale per chissà quale motivo, ma penso si possa arrivare ad un livello tale dove abbatti così tante "barriere" che giocare Safe è impossibile, l'unico modo è non giocare o sabotare il gioco (come l'esempio di Sporchi Segreti).