Actual play: una mia amica ha sempre giocato a vampiri ambientato in america. Poi avendo visitato la magica Torino, le è venuta l'idea di ambientare la cronaca successiva proprio a Torino. Ed è partita la crisi.
Lei: E dov'è questo posto in relazione a quest'altro, non ricordo.
Io: Boh, ci arrivi in pullman.
Lei: E se decidono di prendere la metro?
Io: Prenderanno la metro
Lei: Sì, ma la metro ci arriva fino lì?
Io: Ma che te ne frega, scusa?
Lei: Eh no, devo fare le cose per bene!
Io: Perché quando giocavi a Los angeles ti studiavi la mappa dei trasporti?
Commento: quando una cosa ti sembra più reale, hai paura di contraddirne la realtà.
Actual Play: Io ho giocato Mondo di Tenebra a Torino, e un paio di puntate di una serie di Aips ambientata a torino. Nel primo caso ero più ggiovane e dato che ho sempre adorato Torino, andavo in giro, facevo foto e studiavo i set per la giocata, anche perché le altre persone che giocavano non erano di torino. E così c'era piazza castello, l'interno del teatro regio, la via delle case fighe vicina al politecnico, l'università degli studi etc etc. Nel secondo caso non c'era bisogno, perché anche gli altri conoscevano Torino.
I risultati erano che nella cronaca di Mondo di Tenebra, per gli altri torino non era tangibile, nonostante i miei sforzi, mentre per me sì. Nella seconda il focus non era tanto su torino, quanto sui personaggi, quindi i set erano generici, ma non c'erano neanche problemi a immaginarli. Piazza statuto quella è, non hai nemmeno bisogno di descrivere il traffico, gli spacciatori e il cantiere per la ferrovia. La metropolitana tutti la conoscono.
Actual Play: Volevo scrivere un libro ambientato in Italia. Avete una minima idea di quanto sia difficile trovare dei nomi che non sembrino ridicoli o privi di significato? Alberto ti sembra forse il nome di un tamarro col coltellino sempre pronto? Anche lì, andando a vedere vicino a casa, scopri che vengono chiamati per cognome, e solo se è un cognome decente, mica Panariello. Il temibile Panariello. Fa ridere. >>