@Lord Zero
Ti giuro che faccio fatica a seguirti.
Stai confondendo l'oggetto dello studio con l'attendibilità delle fonti.
L'oggetto dello studio può essere anche uno scontrino, la nostra discussione, il disegno di un bambino.
L'oggetto dello studio non ha necessità di essere attendibile: deve essere concreto e analizzabile da chiunque.
Quello di cui sto parlando io è la credibilità e i metodi delle le teorie che si citano e a cui si fa riferimento durante l'analisi dell'oggetto.
Se invece, come credo tu ti stia riferendo invece al fare dell'oggetto di analisi il Big Model, questo è un altro discorso, visto che la raccolta di dati a supporto la dovrebbe fare lo studioso di turno.
dall'altra però abbiamo un insieme di osservazioni e descrizioni sull'attività del gdr molto ben accurate, scientifiche, e degne di considerazione, con tutti i "dati" disponibli e consultabili facilmente... e quindi anche suscettibili di analisi e critica.
Ecco un'altro punto, i dati raccolti nella formulazione della teoria non sarebbero ammissibili sia perché non c'è stato un lavoro di raccolta ed elaborazione precisa degli stessi attraverso un metodo riconoscibile o attraverso una metodologia ragionata - non ho visto riferimenti a studi, o a raccolte di dati fatte in questo modo, l'uso degli actual play quando si fa teoria è una buona cosa, ma non è un metodo di raccolta unitario e preciso -, il che rende i dati disponibili, facendo delle ricerche mirate, ma non facilmente consultabili, ne organizzati secondo un ordine e una metodologia di ricerca precisa.
Il che non signfica che l'analisi non possa essere corretta, significa solo che per essere corretta e attendibile ha bisogno di essere lavorata secondo un metodo precisato.
Si potrebbe affermare che la teoria forgita, pur non rappresentando un riferimento accademico formale, in quanto non pubblicazione accademica, debba essere però considerata nell'analisi del fenomeno gdr
Il problema che sollevo non è il riconoscimento dell'analisi, ma la sua attendibilità che ne limita la diffusione in campo accademico.
o delle attività ludiche che riguardano il "giocare con la fiction e nella finzione".
Questo è assolutamente dare caratteristiche al BM che non ha; il rapporto ludico con la fiction si crea anche con media differenti, ed è un processo che ha radici più profonde e in processi decisamente più ampli rispetto al gdr, la portata di questi interconnessioni fra il giocare con uno spazio immaginato condiviso e la declinazione che questo aspetto prende nel rapporto coi media è oggetto di analisi del BM limitatamente al giocare di ruolo e basta.
Ignorarla, significa semplicemente fare un pessimo lavoro... ovviamente se l'articolo venisse scritto oggi.
No! Ignorarla significa che non è passata per ambito accademico, il che significa che è una teoria che si è diffusa ed è stata discussa in una ambito limitato al fandom e la sua diffusione e conoscenza è comunque limitata a questo ambito.
Se qualcuno si mettesse a studiare il fandom relativo al gioco di ruolo da tavolo, avrebbe delle probabilità di venire a contatto con TheForge o il Big Model; per il resto sarebbe difficile avere dei riferimenti: come fai a raggiungerla se non è citata in altre ricerche? In altri studi?
Questo è il punto.
Aloa!