Diciamo che dipende per cosa uno chiede i soldi, secondo me.
per dire, se uno ci mette la casa e il cibo chiedere una sorta di "compenso" per dividersi le spese ha senso (uno con cui gioco una volta lo faceva, poi ci ha mollato).
idem per i manuali: io non mi faccio pagare per giocare o masterare, ma ci metto circa oltre 300 euro di manuali quando gioco a D&D, e quasi il doppio quando mastero, mentre gli altri è già tanto che abbiano un manuale del giocatore (non a testa, dico in tutto il gruppo). Qualcun altro al mio posto potrebbe chiedere una sorta di compenso, dato che lui paga e gli altri no: non lo troverei aberrante, è una scelta sua che io non faccio. So comunque che tirerei fuori il discorso se ci fosse da pagare le cibarie come era prima che mi ritrovasse ad essere il portamanuali del gruppo.
Pagarsi per masterare, invece, significa avere un atteggiamento del tipo "io perdo tempo a costruire le avventure, dunque mi dovete pagare per questo".
Non lo trovo giusto per due ragioni.
La prima è puramente soggettiva: io costruire avventure lo trovo divertente, ed è anche per questo che mi piace masterare. Se mi faccio pure pagare... mah, figata, però sarebbe solamente un prendere per il culo gli altri.
La seconda è che io conosco giocatori (in parte lo sono anche io) che passano più tempo a preparare i loro PG che il master a preparare avventure. Dove gioco io a D&D il sabato seguiamo uno stile puramente sandbox: noi facciamo le nostre cose, il DM ci butta contro dei problemi da cui venirne a galla. Il DM dunque non sa cosa aspettarsi, e gli scontri li prepara al volo. Alcuni giocatori, al contrario, ovvero me e qualcun altro, fanno cose come prepararsi le idee per il sabato successivo, costuire l'albero di sviluppo del personaggio, pensare agli sviluppi futuri, o prepararsi musiche da mettere come colonna sonora se la storia prende lo sviluppo sperato. E qui chi è che dovrebbe pagare, allora?

Poi vabbè, io sotto questo punto di vista sono dell'idea che uno è comunque libero di chiedere. Se qualcuno lo assolda, tanto meglio per lui: la cosa potrebbe anche funzionare.