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Alternative a "New Wave" (era: "nuova definizione di New Wave")

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Ezio:
Comunque mi sembra di capire che, a parte altre cose di cui ho perplessita e che, magari, affronto dopo, con ordine, la divisione in Generazioni non avrebbe una ratio cronologica.
Un gioco scritto dalla OSR oggi sarebbe un gioco di 1a Generazione. In questo senso, ora, ti contesto la parola "Generazione". Non è per essere puntiglioso, ma perché a questo punto è proprio errata. Vampiri non "genera" Spione, quindi sarebbe inappropriato usare un termine che indica proprio questo.
Mi risulta poi difficile catalogare giochi come, per esempio, Agon, che rientra nella prima parte dei canoni della 1a generazione ma poi si perde per strada, e non riesce a rientrare in alcuna altra definizione.

Davide Losito - ( Khana ):
Il discorso che fa Moreno è precisissimo.
Call of Cthulhu è un punto di domanda in senso generale, perché comunque lo si potrebbe anche ritenere un prototipo di SIM coerente.
La differenza, secondo me, sta nella consapevolezza del designer.
Dalla descrizione che fa Moreno, sicuramente c'è qualcosa che lega Rune Quest a Call of Cthulhu, ad esempio. Meno con D&D e meno con GURPS e RoleMaster, ma poi questi ultimi sono una ulteriore evoluzione di D&D.
Probabilmente queste divisioni di giochi che (ora come ora, non succede niente se la si cambia) appartengono alla 1a generazione sono da considerare allo stesso modo in cui si considerano ora le tre CA della 3a generazione. Sono GAM/SIM/NAR primordiali di un periodo in cui il game design non aveva un approccio consapevole e lasciava ai giocatori la possibilità/facoltà/dovere di risolvere eventuali problemi o "bachi" di sistema attraverso la R-0.
La quale poi ha degenerato nella 2a generazione, livellando tutto verso il Master.

Concordo che esistano dei giochi "generazione zero" (di cui io non conosco altri esponenti oltre a Barunstein) ma essendo di fatto "prototipi", sfuggono a qualsiasi classificazione.

Davide Losito - ( Khana ):

--- Citazione ---[cite]Autore: Aetius[/cite]la divisione in Generazioni non avrebbe una ratio cronologica.
--- Termina citazione ---

I fondamenti che le identificano hanno una ratio cronologica, ma come per i telefonini, definiscono "protocolli" (di design).


--- Citazione ---[cite]Autore: Aetius[/cite]In questo senso, ora, ti contesto la parola "Generazione"
--- Termina citazione ---

Generazione identifica individui che sono sullo stesso piano dell'albero genealogico. Tu e tuo cugino siete della stessa generazione. Anche io e te, siamo della stessa generazione.
Poi per estensione... se io produco una cosa con il fermo intento di andare contro a ciò che mi ha preceduto, posso tranquillamente affermare che Vampiri genera Spione.
Sulla base dell'esperienza fatta prima, produco qualcosa di meglio. Dato che le esperienze possono anche essere completamente negative, non vedo dove sia il problema. :)

Niccolò:
identifichiamo dei punti di svolta "storici"?

uno lo identifico io: il principio di lumpley. un'altro è probabilmente l'idea moderna di narrativismo. si può dire che è stata rivelata e formalizzata inizialmente da sorcerer?

Kagura:
Io avrei una curiosità: esistono giochi che presentino elementi che potremmo attribuire - con un po' di astrazione - a due generazioni e che dunque possano configurarsi come delle specie di "giochi di passaggio", un po' come il classico discorso dell'anello mancante in ambito evoluzionistico?

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