Riscrivo il mio, don't worry.
Lan
"M-mi hai guardato il corpo svariate volte quando avevi sei anni e ti immergevo n-nella vasca a forza, non vedo cosa..." Certo, a quei tempi Lan giocava davvero a fare il bambino; ora che non può nascondere quello che è è più difficile. Quando gli ultimi vestiti di Crystal le impattano in faccia li prende con mani tremanti - cercando di non fare confronti tra il giropetto della tecnoguerriera e il suo - e li posa piano dietro le spalle. Poi sospira.
Pensa alla missione, si dice; la tensione pregiudicherà soltanto le possibilità di trovare il contatto. Un po' di naturalezza. Prima di tutto guarda l'acqua, accertandosi che sia abbastanza opaca. Si è alzata per saggiare la situazione, e pensa che in fondo non ci sarà nulla di male a rilassarsi un po'. Allora fa per chinarsi...
E a quel punto succede la catastrofe; un breve spostamento d'aria dietro di lei, la sensazione di qualcosa che scivola sulla pelle, e le ci vuole un secondo netto di vuoto - e uno sguardo parecchio eloquente di Dara davanti a lei - per capire cos'è accaduto. Per un altro secondo netto resta di ghiaccio, mentre le braccia si serrano a coprire il seno e le ginocchia tremanti si afflosciano al suolo. Poi gli occhi si fanno di ghiaccio loro stessi.
"Io... ti.... condanno a morte, Pritt Hauser." Scandisce tutto con voce estremamente roca. "Aspetta di rivedermi vestita e armata, e avrai finito di percorrere questo mondo." Non riesce neanche ad essere così minacciosa, mentre si rannicchia in posizione fetale. Chiederebbe anche a Crystal di ucciderlo in nome della solidarietà femminile, lei che non ha problemi a girare biotta in acqua.
Ma ora proprio non ce la fa. Aspetta soltanto che arrivi il messaggero, dannazione. E' l'unica cosa che darebbe senso a questa tonnellata di imbarazzo.