@Moreno
Roberto, dai per scontato che ci siano informazioni che il giocatore NON DEVE sapere
E' fuori di dubbio che ci possono essere alcune informazioni che, da regole, il giocatore non ha, IN BASE AL GIOCO. Il gioco degli scacchi è ad informazione perfetta e completa per entrambi i giocatori. Alcuni gdr, prevedono, DA REGOLE, asimmetria di informazioni (che non significa necessariamente che uno deve sapere più cose di un altro, ma che possono sapere cose diverse). Queste informazioni sono, però SEMPRE ENTRAMBE In-Game Information, sebbene le information (meglio, la quantità e la qualità delle information) siano diverse per i giocatori. La Out-of-Game information, sarebbero informazioni che il giocatore 'non dovrebbe sapere' "da regole". Come, ad esempio, un giocatore che viene a conoscenza del background della città di CnV all'inizio del gioco (cosa che invece mi sembra essere una informazione di piena ownership di un altro giocatore, all'inizio del gioco).
Ma siamo ancora indietro fino a questo punto?
Hai mai letto Cani nella Vigna? Specificatamente dove dice che il gioco E' PIU' DIVERTENTE se i giocatori utilizzano le conoscenze che i personaggi non hanno, e che evitare di farlo e' stupido? E poi il gioco lo dimostra ampiamente?
Moreno, lo so perfettamente. Da prima che Ron Edwards lo scrivesse (e che tu ne rimanessi folgorato). TUTTE le mie partite sono pervase dalla conoscenza che i giocatori hanno e che i personaggi non hanno. QUESTA COSA NON C'ENTRA NIENTE COL METAGAME (togliti dalla testa l'esempio di Vampiri, perchè NON C'ENTRA NIENTE COL METAGAME). Casualmente, trovi un mio articolo su questo argomento proprio sulla ultima newsletter di Levity.
Se il gioco, da regole, dice che questa cosa è regolare (cioè che i giocatori sappiano più di quello che i personaggi sanno), non stai facendo nessun metagame. Stai facendo Game (e le informazioni che tu hai sono In-Game Information). Se invece il gioco ti dice, da regole, che per giocare 'fair' questo gioco, il giocatore deve e può conoscere solo quelle che il personaggio sa, vede, sente nella fiction e tu invece decidi di usare informazioni 'non fair' stai facendo metagame. In sostanza, data la definizione di metagame, bisogna capire quali sono le game-information che quel singolo gioco consente come 'legali', spero di essermi spiegato.
@Domon
dove ho evidenziato, volevi dire personaggi?
Ma certo che no. In questo discorso un personaggio di un gdr è come un alfiere degli scacchi, cui certamente non possiamo pensare di ascrivere una coscienza tale per cui sa che sta per dare scacco matto. Le information di cui si parla NON SONO "information dei giocatori" <-> "information dei personaggi", ma "in-game information" legali dei giocatori e "out-of-game information" non legali sempre dei giocatori. NON ESISTE una information a livello dei personaggi. Perlomeno per come si intende la information di cui si parla quando si parla di teoria dei giochi.
per il resto, credo sia importante che nel discorso tu chiarisca meglio quando stai parlando di "diritto del giocatore di conoscere informazioni legali" vs "diritto del giocatore di agire in base a informazioni che sa ma il personaggio no"
Spero che sia chiaro in base a quello che ho detto sopra, ma è un falso problema. I due diritti NON SONO in contrasto e sono In-Game SE le regole dicono quali informazioni legali ha diritto di conoscere il giocatore e che queste informazioni possono essere usate per determinare un determinato outcome. Stai giocando 'fair'. Stai usando In-Game information per determinare gli Outcome. Proprio quello che dovresti fare.
Per essere ancora più chiaro. Potresti avere, ad esempio i seguenti tre tipi di regole (e ricordate che in questo discorso i personaggi NON C'ENTRANO NULLA (e dimenticateli se volete capire il metagame)):
"Il giocatore può sapere ed usare."
"Il giocatore può sapere ma NON può usare."
"Il giocatore NON può sapere.
Inoltre, ricordate sempre che indipendentemente dalla quantità di informazione che hai, il meta-game è applicabile quando un giocatore può effettivamente influenzare un outcome. Se un outcome è determinato in modo puramente casuale, non ha importanza quanta sia l'informazione di cui uno dispone. Non potrà influenzare l'outcome.
Rob