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[Nuovo Gioco?] avvocati creativi cercasi ...

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Arioch:
Di Sea Dracula era interessante appunto la parte sulla raccolta di indizi etc...
Altrimenti per la discussione vera e propria puoi anche vedere il Duel of Wits di burning wheel!

Matteo:
uhm... Questo SEA DRACULA è già saltato fuori più volte. Vedrò di procurarmelo.


--- Citazione ---[cite]Autore: Mauro[/cite]Confermo: si definiscono crimini e personaggi via via che il gioco procede, e il colpevole non è definito finché il sistema non lo definisce
--- Termina citazione ---


In effetti l'idea era quella; perlomeno perchè, secondo me, è un'impostazione "nuova". Se devo cercare indizi o risolvere conflitti etici vado su GUMSHOE o CnV.

Avevo scelto POLARIS e A PENNY FOR MY THOUGHTS come linee guida l'uno per le frasi rituali che secondo me sono efficaci per "scandire" lo scorrere del tempo e il batti-e-ribatti di Accusa e Difesa; l'altro per le monetine come elemento tangibile della "spesa" per l'ottenimento/annullamento di prove.


--- Citazione ---[cite]Autore: El Rethic[/cite]Poi è interessante capire quale diritto, romano? Anglosassone? Internazionale? Non sembra ma influenzerebbe tantissimo il sistema...
--- Termina citazione ---


Hai ragione. Peccato che personalmente ne so molto poco ...


--- Citazione ---[cite]Autore: vertigo[/cite]che tipo di esperienze vuoi stimolare.
--- Termina citazione ---


come idea di base volevo stimolare la tematica ripresa anche nel film L'Avvocato del Diavolo:

però ripeto: si tratta di un'idea ancora allo stato embrionale.

saluti e ringraziamenti

Iacopo Frigerio:

--- Citazione ---[cite]Autore: Matteo[/cite]
--- Termina citazione ---


A livello prettamente personale da qui si dipanano due strade, se da una parte vuoi affrontare i dubbi morali, le scelte e i costi che tali avvocati devono sopportare per "vincere ad ogni costo" allora la strada da intraprendere è quella del narrativismo.
Se invece vuoi stimolare il gusto per vincere, senza (o con poco) sfondo psicologico con tutte le tensioni etiche che genera, allora la strada migliore mi pare il gamismo, non alla Agon, ma alla 1001 Notte.
Sempre a livello personale credo che le storie non debbano essere preparate prima, ma potrebbe essere utile uno "strumento" che permetta di creare la situazione e l'indiziato. Potrebbe essere uno strumento ad esclusivo utilizzo del master (se c'è) o condiviso. Comunque qualcosa di semplice, veloce e schematico. Magari anche a metà tra casuale e  coprodotto come in spochi segreti, tipo una tabella che racchiude i "crimini" tiri un dato e sappiamo di cosa è accusato l'indiziato. Un qualcosa per decidere quanti sono gli indiziati. Delle caratteristiche dell'indiziato come sesso, età, nazionalità, chi è (studente, mafioso, casalinga, poliziotto, politico, religioso etc). E un qualcosa che serva a definire grossolanamente la situazione (quasi una "ricostruzione secondo i giornali") che identifica e focalizza la cosa ma lasciando aperte tutte le ipotesi.
Che dici?

Matteo:
Sinceramente ancora non so che aspetto prediligere. Se quello "narrativista" o quello "competitivo".
Devo però ancora leggere (e giocare) SEA DRACULA e SPORCHI SEGRETI.


--- Citazione ---[cite]Autore: El Rethic[/cite]Sempre a livello personale credo che le storie non debbano essere preparate prima, ma potrebbe essere utile uno "strumento" che permetta di creare la situazione e l'indiziato.
--- Termina citazione ---


Nemmeno io vorrei una preparazione preliminare delle storie. Però uno strumento "casuale" non mi convince molto.
Comunque adesso cercherò di fare qualche partita ai giochi suddetti e poi riprenderò in mano il discorso.

Grazie ancora per i suggerimenti

Gabriele Pellegrini:
Aggiungerei (se non è già stato detto) che considererei anche il livello di conoscenze richiesto dal gioco.
Ovviamente almeno che non si voglia creare un gioco estremamente dedicato ad un gruppo di utenti (una simulazione di processo per studenti di giurisprudenza), mi astrarrei dalla conoscenza della materia o quantomeno non la lascerei alla pura interpretazione dei giocatori.
C'è da dire che nei telefilm di JAG o di Perry Mason gli autori hanno un supporto fornito da conoscitori del settore giurisprudenziale... ma questo non si può pretendere in una normale partita di gioco di ruolo; si rischia quindi che la giocata divenga una caricatura o uno stereotipo di quei film sugli avvocati che si vedono al cinema.
Si potrebbe però "cablare" nelle regole (sinceramente non saprei dire come) tutte le frasi "ritualistiche" tipiche di un processo (e qui come esempio citerei Polaris).... come "Mi oppongo vostro onore!"... "[Colpo di scena] Chiamo a deporre il testimone X"... ecc.
Da questo punto di vista serve un attento esame di queste chiavi di narrazione, tuttavia mi sembra una cosa complessa da fare e che richiede una buona conoscenza della materia per il game designer. Questo approccio imho va bene sia per un'agenda gamista che narrativista, poi naturalmente lo sviluppo cambierà a seconda del tipo scelto.
Infine si può lasciare tutto alla pura narrazione tra giocatori gestendo solo chi vince i conflitti senza supportare col regolamento la materia di gioco, ma ho paura si vada verso la farsa.

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