Ho testato oggi la cosa col mio giocatore solitario tanto per vedere cosa succedeva, e ammetto che forse accantonare Rneod (serie di AiPS) per un secondo può avere avuto il suo significato.
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Mi chiamo: Mario Rossi
E sono: -lasciato vuoto per fiacca-
Cosa ti tiene al lavoro?
L'obbiettivo: diventare miglior capocantiere dell'anno.
Cosa ti è appena successo?
Ero lì. Ero tutto tranquillo. I lavori procedevano con dedizione, quando all'improvviso... decine e decine arrivarono... Ne avevo già affrontati tanti, ma MAI così tanti.
Cosa c'è in superficie?
Camicia a quadri blu e bianchi, braghe da lavoro, canottiera bianca, casco giallo.
Cosa giace in profondità?
Vorrei che i superiori apprezzassero il mio lavoro, e una spranga. Può sempre tornare utile.
Qual'è la tua strada?
Finire questo dannato edificio.
Talento di Fretta: compaiono un sacco di nuovi operai.
Talento di Malavita: sostituire il cemento con il cartongesso.
SCENA 1:
Mario stava girando per il suo cantiere che procedeva celermente, dopo solo un giorno di lavoro, quando qualcosa finì per prenderlo alla sprovvista. Davanti a lui, sull'orlo di un buco al cui interno un operaio sta scavando, un vecchietto osserva il lavoro di quest'ultimo, scuotendo la testa. Mario si avvicina per dirgli di allontanarsi, ma ottiene solo che il vecchio scenda dalle scale, per strappare la pala di mano all'operaio, e mettersi lui a scavare al posto suo, mostrando come la pala andava tenuta in mano. Rapido, Mario scende rapido giù per il buco, e fà per bloccare il vecchio, e allontanarlo.
Immediatamente strippa (follia/malavita domina... mi sono reso conto ora che ci siamo dimenticato di cambiare fuggi e lotta, dunque la hack evidentemente non è stata usata al 100%.. ma ci va vicino): disperandosi per il modo in cui il vecchio pare ignorarlo, gli strappa di mano la pala, e spinge di lato il vecchio verso la scaletta. Tuttavia il vecchio prende contro alla parete della buca, e cade a terra, rompendosi una gamba osteoporotica.
Gli operai accorsi nelle vicinanze osservano perplessi il capocantiere, che esce dalla buca e ordina di chiamare un'ambulanza.
Attirati dai lamenti del loro compagno, nel frattempo giungono altri vecchietti nelle vicinanze, che si lamentano per come trattano i vecchi i giovani di oggi. Arriva l'ambulanza, e i vecchi, che aumentano continuamente ogni volta che Mario si gira, visto come i due dottori portano la barella, decidono di farli da parte e far vedere come si fà. Bloccati i due sfigatelli, e Mario che assiste impotente alla cosa, i vecchi caricano il loro compagno sul barella, o almeno ci provano: lo sollevano male, e il poveretto riprende a urlare di dolore. I due lo lasciano dunque cadere, e il vecchio si rompe pure l'altra gamba.
Di nuovo Mario perde il controllo: spinge e tira qualche scappellotto un po' a tutti, e riesce a far si che i dottori possano fare il loro lavoro, portandosi via l'infortunato (follia domina, di nuovo).
A sto punto provvede a contattare l'assistenza per gli anziani, per chiarire la cosa. Attendendoli, riesce ad allontanare tutti i vecchi, e per un momento respira un po' di tranquillità. Si imbatte tuttavia in un vecchio col giornale, seduto su una panca appena piantata in mezzo al cantiere. Si avvicina a lui ma si lascia abbindolare dalle sue farneticazioni sulla pensione dimezzata da un nuovo decreto legge.
Arriva subito dopo un nuovo vecchio col giornale, che si siede sulla stessa panchina, e che apre la pagina del suo giornale sulla pagina che parla della stessa questione delle pensioni. Il problema è che i giornali sono di partiti differenti, dunque mentre uno dà la colpa alla crisi, l'altro dà la colpa al partito che avrebbe ordito tutto questo. Cominciano a insultarsi e a darsi delle giornalate in testa, e, per quanto sia difficile, Mario riesce ad allontanarli. Il problema è che (Senilità domina) per una sfortunata coincidenza di eventi, qualcosa và storto. I due si dirigono dritti verso la strada, e non accorgendosi, presi dalle loro farneticazioni, del furgoncino in arrivo, vengono investiti in pieno.
Mentre Mario cade in ginocchio con le mani trai capelli, il furgoncino si ferma e i suoi occupanti scendono, e si scopre che questi qui sono proprio quelli dell'assistenza anziani, che colgono la presenza di Mario per accusare LUI del fatto che loro abbiano investito i vecchi, dicendo che contatteranno degli avvocati se lui si oppone alla denuncia, dato che è stato proprio lui che ha fatto leva sulla cataratta e senilità dei due anziani per ucciderli, con chissà quali loschi motivi. Invano Mario tenta di farli demordere, e a quel punto chiama suo fratello, Salvatore, il suo avvocato di fiducia, rendendosi conto che la situazione stà cominciando a precipitare.
SCENA 2:
Mezz'ora dopo, la situazione continua a peggiorare. La via è stata chiusa a causa dei due cadaveri spiattellati in mezzo alla strada, e intanto, oltre ad un nugolio di vecchi, è arrivata la stampa.
In mezzo a tutto questo marasma, una limousine nera si ferma davanti a Mario, e dal fumo al suo interno fuoriesce un individuo giovane e magrino, vestito tutto di nero, con un cappello a tesa larga in testa, un sigaro in bocca, e una valigetta in mano. Salvatore è arrivato.
Assieme a lui Mario si dirige nel prefabbricato al centro del cantiere, e i due cominciano ad organizzarsi per venire a galla del problema.
Sarà difficile uscirne per vie legali, perchè Mario si è messo contro un'intera associazione, e in pochi lo difenderanno. Le possibilità sono tre: ungere qualche CarMine (colui che stà al vertice dell'assistenza per gli anziani), fare qualche offerta non rifiutabile in giro (all'interno della valigetta ci sono una garrotta, una magnun 44, un seghetto in miniatura, e qualche altro gingillo), oppure chiamare u'Caloggero, anche se quest'ultima ipotesi dovrebbe essere tenuta solo marginalmente in considerazione, considerata la violenza di questo individuo.
Rabbrividendo all'idea di dover chiamare u'Caloggero, Mario decide di prendersi qualche minuto per pensare, ma il tempo stringe: la porta si spalanca ed entra un drappello di giornalisti di una tv locale, che vuole intervistare l'incriminato, il quale strippa subito, e li riempie di botte, spaccando il naso al cameraman (follia domina).
Esce dunque per riacciuffare il fratello Salvatore, dicendo che lo verrà a trovare alle 8 di sera, a cantiere chiuso, per discutere della proposta, dato che ora la situazione si è complicata ancora di più (i giornalisti picchiati spesso portano male).
SCENA 3:
Alle 8 Mario è davanti al cancello dell'enorme villa di Salvatore, e dopo alcuni minuti è finalmente al suo cospetto. Salvatore stava parlando con due amici, a cui presenta il fratello: Don Pizzu, e Pizzu Jr (che si dice Pizzu Geiar), il figlio.
Presa coscienza del fatto che, con i giornalisti picchiati, la situazione è peggiorata ulteriormente, Salvatore consiglia di andare ad ungere Carmine, tanto per cominciare, ed andarlo a trovare sulle sua isola. I quattro chiamano dunque la scorta (l'asscorta) e prendono la barca privata di Salvatore, per andare verso l'isola di Carmine.
Alla mattina sono arrivati, e Mario chiama il guardiano del cantiere, per informarlo che a causa della sua malattia per un po' sarà assente dal suo posto di lavoro, ergo è tutto nelle sue mani.
Il guardiano accetta, per poi spiegare che la situazione nel frattempo è precipitata: non vedendolo arrivare al cantiere di prima mattina quasi tutti gli operai hanno lasciato il loro posto e sono tornati a casa, e ora rimangono solamente in tre. Mario usa dunque il suo talento di Fretta, facendo notare al guardiano che alle sue spalle ci sono almeno altri cinque operai capaci di fare da soli il lavoro di tutti gli altri, dunque la cosa potrà procedere con un ritmo più o meno normale. A sto punto il Guardiano lo informa che i lavori sono proceduti COMUNQUE, dato che i vecchi hanno pensato a tutto.
A quel punto il guardiano viene richiamato da una voce che lo informa che la tombolata stà per cominciare, e riattacca il telefono.
-TO BE CONTINUED-