Ok, sull'overshoot avevo in mente un'idea davvero banale. Può andare?
Tuffarsi dall'alto non è così difficile, nella notte in cui stava portando l'amata a cavallo dei venti. Soprattutto quando l'ansia è forte, il corpo di Celeste attraversa la notte con rapidità e, non appena precipita accanto a Diana, spiega le ali per tenerla tra le braccia. Subito sbatte le piume con forza per allontanarsi tenendola incosciente stretta al suo corpo, guardando con astio dove stava Beatrice.
"Tu non giocherai con la sua vita. Non giocherai con le vite della mia città!" Lo grida con forza, con il panico di pochi secondi in cui ha visto Diana raggiungere la morte. Quella donna sarebbe davvero messaggera di Dio... o forse il diavolo tentatore delle Scritture? "Non finchè sarò l'angelo delle sue mura. Mi hai capito, Beatrice?" Ha i piedi a terra, e solo dopo qualche secondo realizza cosa possa voler dire.
Varie finestre si aprono, luci si accendono dalle case attorno alla piazza. Celeste può sentire il flash delle macchine fotografiche puntate su di lui, le voci in panico che cercano al telefono la polizia.
Capisce che qualcosa è cambiato di nuovo.