Gente Che Gioca > Sotto il cofano
Ma D&D4 è coerente gamista?
Suna:
--- Citazione ---[cite]Autore: mirkolino[/cite][p]Ok grazie Moreno la cosa risulta più chiara anche a me. Effettivamente in questi termini D&D4a e il più gamista che io abbia giocato, forse escludendo D&D 1a edizione.[/p]
--- Termina citazione ---
Ah quindi Agon non l'hai mai provato? Veh, te lo posso solo consigliare :D
Moreno Roncucci:
Riguardo al fatto che D&D4 necessiti o meno della regola zero, è interessante questo thread di Jenskot su story-games...
Suna:
Grazie per l'apporto, Moreno, a proposito.
giancarlo:
Ciao, questo è il mio primo commento sul vostro forum e spero di poter partecipare insieme a voi a discussioni interessanti.
Riguardo alla 4ed sono d accordo che non è al 100% coerente però a mio giudizio è un ottimo ibrido. Il fatto che stiano nascendo degli ibridi è IMHO una cosa molto positiva perchè dimostra innanzitutto la vitalità della teoria forgita, che sta uscendo dal guscio di the Forge e si sta "sporcando le mani", Come ricordava un critico il rock and roll non nasce con Elvis ma se ascoltiamo rock and roll è grazie a lui. Inoltre possono essere un passaggio tra il parpuzio e i giochi New wave. Nel mio caso ho prima ricominciato a giocare di ruolo con la 4ed smettendo di usare la regola zero e al contempo le polemiche sulla 4ed mi hanno fatto valutare i new wave
Ho notato molti paragoni con Agon che non giudicherò perchè non lo conosco e non l'ho provato però devo ricordare una cosa. Un conto è creare un gioco dal nulla come ha fatto l'autore di Agon, un conto è dover prendere un gioco come D&D con più di trenta anni di storia e renderlo coerente, rispettando le aspettative dei giocatori e non. Faccio un esempio: se io come architetto devo costruire una citta dal nulla (come fu Brasilia), io sarò libero di fare quello che mi pare. Se ritengo che costruire un grattacielo al centro della citta sia la cosa migliore, lo potrò fare...
Se lo stesso architetto deve fare un intervento architettonico a Siena, dovrò rispettare la storia della città e in questo caso dovrò lavorare con molti più vincoli. Tenendo presente i vincoli che avevano gli autori secondo me hanno fatto un ottimo lavoro.
P.S per quanto riguarda il fatto che nel DMG ci siano dei consigli errati, non preuccopiamoci. Tanto non li legge nessuno :)
Moreno Roncucci:
Ciao, vodacce, benvenuto nel forum! Come ti chiami? (il regolamento del forum impone l'uso del nome vero o come nick o come firma)
Non sono molto d'accordo con alcune delle tue considerazioni. Prima di tutto, la teoria forgita è uscita da The Forge da parecchio tempo. My Life With Master è studiato nei corsi universitari (e viene citato fra le fonti, per esempio, della più recente versione di Paranoia), e giochi come Sorcerer, il già citato My Fide With Master, PTA e Cani nella Vigna hanno avuto una fortissima influenza sui designer (molto più che non sul pubblico: fa ridere pensare che alla WotC c'erano i designers che giocavano ad Agon - e i segni si vedono poi nelle regole della 4a...). Il fatto "innovativo" di D&D per me è tutto interno a D&D: cioè, invece di seguire il resto del settore con 10 anni di ritardo, come aveva fatto in precedenza (la 2a edizione era una roba anni 70 anche se pubblicata quasi nei 90, e le grandi "innovazioni" della 3a erano cose comuni già negli anni 80..), stavolta D&D prova ad aprirsi al nuovo. Con non so però quanta coerenza. Dopo una prima fase di grande entusiasmo, anche su story-games vedo sempre più thread di gente delusa che si scambia vari hack o house rules per "sistemarlo"...
Secondo: ormai per la teoria Forgita il concetto di Ibrido è morto e sepolto. Un gioco ha una sola CA, o è incoerente. OK, puoi pensarla diversamente, ma sappi che in questo caso sei andato su una teoria tua... :-)
Riguardo al fatto che è molto più facile creare un gioco nuovo che non "sistemare" D&D, sono perfettamente d'accordo. Infatti, io preferisco comprarmi giochi nuovi... ;-)
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