Gente Che Gioca > Sotto il cofano
R-0 Vs "GM stabilisce difficoltà a piacere"
Mauro:
--- Citazione ---[cite]Autore: Lord Zero[/cite]Se uso la regola zero non solo posso tirare dietro lo schermo e "inventarmi i risultati" ma posso anche decidere una penalità da aggiungere al task o anche un secondo task subito dopo:
Master: scalare la parete.. CD 15.
Giocatore: successo.
Master: ok, riesci a scalare 10 metri di parete, poi si fa difficile, CD 20 Tira!!! (sempre che la CD ti sia comunicata :-) )
--- Termina citazione ---
Se le regole permettono di fare prove a oltranza, perché fare prove a oltranza sarebbe applicare la Regola Zero? Personalmente concordo che la regola con arbitrarietà possa portare a risultati analoghi alla Regola Zero, ma non è la Regola Zero stessa. Piuttosto, quella possibilità è un ulteriore baco del sistema.
--- Citazione ---[cite]Autore: Lord Zero[/cite]Considerate che in un gioco come NCaS il dolore di Madre Quando è 12 (il massimo previsto per un Capo Incubo)
--- Termina citazione ---
Il massimo nel manuale, ma da nessuna parte è detto che non posso mettere Dolore 20.
--- Citazione ---[cite]Autore: Lord Zero[/cite]ricordiamo inoltre che il manuale riporta il significato dei dadi dolore: più di 3 è impegnativo, più di 6 diventa rischioso. E' tutto chiarissimo.
Infine il paragrafo "La misura del Dolore" (pag. 23) chiarisce anche che non necessariamente il dolore indica la difficoltà... insomma è tutta un'altra direzione
--- Termina citazione ---
Ma "La misura del Dolore" è materiale scritto per l'edizione italiana, quindi in Non Cedere al Sonno "non esiste" (nel senso che il gioco è previsto senza; se quel paragrafo fa sí che il gioco non abbia la Regola Zero, allora in originale ce l'ha); e il significato dei dadi Dolore, anche fosse nell'edizione originale (c'è? o lo dice solo in "La misura del Dolore"?), è analogo alla spiegazione di D&D: facile 6, normale 10, ecc. E, anche se fosse detto che a sei dadi diventa rischioso, non c'è nulla che mi limiti il numero di dadi.
Anche la questione del morire: se la regola dice che decide il master se muori, perché il master che decide che muori è applicazione della Regola Zero? Questo senza contare che in D&D per una caduta c'è il calcolo delle ferite; e non vedo perché il fatto che in NCaS non puoi morire per una caduta (salvo mettere la vita in gioco), mentre in D&D sí, farebbe differenze in merito alla Regola Zero.
--- Citazione ---[cite]Autore: Lord Zero[/cite]Si, ma per essere proprio precisi, la decisione sulla narrazione DEVE essere discussa dal gruppo prima di iniziare a giocare (non è scontato che narri il master.. è definita solo come la "modalità classica") e non è una decisione del Master chi deve narrare (cosa non da poco)
--- Termina citazione ---
È detto sul manuale? Tra quanto ho letto e quanto ho sentito in giro sto facendo un po' di confusione...
--- Citazione ---[cite]Autore: Hasimir[/cite]la facoltà di settare difficoltà senza limiti o paletti, magari di nascosto, etc, è semplicemente un elemento del regolamento che INCENTIVA il fattuale uso del S0 ... tu puoi anche non ignorare nessuna regola mai (quindi non usi la R0) ma hai comunque un potere tale da DI FATTO essere in grado di decidere tu l'esito delle azioni (quindi usi il S0)
--- Termina citazione ---
Se una regola ti dice che puoi modificare le regole, anche non modificandole di fatto la stai usando; la formulazione stessa della Regola Zero mi pare si possa ridurre a "L'unica regola è il master".
Renato Ramonda:
Mauro non convogliare particolare significato in "cosa non c'e' nel manuale di NCAS originale": La Misura del Dolore l'ho scritto io, ma e' di fatto una pagina di manuale che Fred si e' "dimenticato" di scrivere, probabilmente per inesperienza, visto che da sempre ha dato esattamente quei consigli (sono anche nelle FAQ IIRC). Semplicemente NCAS e' un "piccolo gioco", un progettino che Fred non si aspettava avesse questa risonanza, e se mai ne facesse una seconda edizione quella pagina ci sarebbe.
E' come le linee guida di Czege nell'edizione italiana di LMVcP, o i consigli "fuori manuale" di Matt Wilson su PTA/AiPS che si sono consolidati negli anni (e infatti sta per uscire PTA 2.0).
Semplicemente, il manuale come oggetto fisico, come libretto di istruzioni, non e' perfetto. Questo non cambia il senso del gioco.
Su chi ha la narrazione: si' e' scritto nel manuale. C'e' scritto: potete fare alla maniera classica o potete sperimentare, vedete un po' voi come vi trovate meglio come gruppo. I manuali moderni raramente si rivolgono "al master" e non "ai giocatori tutti".
Mattia Bulgarelli:
--- Citazione ---[cite]Autore: renatoram[/cite](e infatti sta per uscire PTA 2.0)
--- Termina citazione ---
WHA--?
Me volere sapere.
Mauro:
--- Citazione ---[cite]Autore: renatoram[/cite]on convogliare particolare significato in "cosa non c'e' nel manuale di NCAS originale":La Misura del Dolorel'ho scritto io, ma e' di fatto una pagina di manuale che Fred si e' "dimenticato" di scrivere, probabilmente per inesperienza, visto che da sempre ha dato esattamente quei consigli
--- Termina citazione ---
Certo, forse dal mio messaggio traspare piú importanza di quella che volevo dargli; il mio punto voleva semplicemente essere che tra non avere limiti, e non avere limiti ma avere linee guida, la Regola Zero non viene toccata: o c'è in entrambi i casi, o non c'è, perché il master comunque non ha limiti.
Personalmente, concordo con chi dice che dare una difficoltà e far fare un tiro non è Regola Zero; sí, può cadere nell'Illusionismo (soprattutto in coppia con la possibilità di far tirare a oltranza), ma non è Regola Zero, al massimo è un altro difetto.
Renato Ramonda:
--- Citazione ---[cite]Autore: Korin Duval[/cite]
Me volere sapere.
--- Termina citazione ---
So quello che ho detto: che Wilson sta lavorando a PTA 2.0 (che sarebbe poi la terza edizione del gioco visto che l'edizione italiana e' la traduzione della seconda). Sinceramente non ricordo a che punto e' ma ogni tanto ne twittera.
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