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[Agon] - Tipologia di gioco

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Moreno Roncucci:
Ci sono gdr che potrebbero essere giocati come giochi da tavolo, con "giocare" nel senso di "seguire l regole", ma non sono in genere molto divertenti giocati così...  la lunga serie di post di Baker sul suo blog che ho già segnalato diverse volte tratta proprio di questo argomento, non riuscirei a riassumerla in breve, ma comunque è una caratteristica (un problema, secondo Baker) trasversale, che non dipende dal fatto che un gioco sia gamista. narrativista o simulazionista (se vogliamo andare sul tecnico, dipende dalla particolare gestione dell'IIEE...). Non ha proprio nulla a che vedere con il gamismo.

(e sì, D&D è uno di questi, almeno nelle vecchie versioni che conoscevo, ora non so. Molti che giocano a D&D lo giocano gamista. Questo per anni e anni ha fatto prendere una cantonata cosmica a chi parlava di queste cose riunendo i due concetti, facendo uscire fuori invereconde boiate come la dicotomia roll-players/role-players. Un po' come dire che se rubi e hai la maglia verde, non è perchè sei un ladro, è perché hai la maglia verde...)

Non so se Agon fa parte di questa categoria, però. Ad essere sinceri non l'ho mai giocato...

[crosspost con Alessandro, che deve ancora mettere il nome in firma, e Matteo  ;-) ]

Marco Costantini:
La mia esperienza è davvero piccola: ho portato Agon ad InterNosCon.
Ma già in quella piccola esperienza devo dire che il problema che evidenzi non mi pare si sia presentato, anzi. Le persone con cui ho giocato fin dalle prime battute erano più che appassionati al proprio personaggio e lo interpretavano alla grande, cioè caratterizzandolo e non muovendolo semplicemente come se fosse una pedina.
Ma d'altra parte è il gioco stesso che ti suggerisce questo, innanzitutto nel colore (stai vestendo i panni di un eroe dell'epica greca che è praticamente una rock star) e poi con le meccaniche stesse (alcuni esempi possono essere: l'uso di abilità di supporto, l'uso degli oath, la fantastica regolina che chi ha più punti ha un bonus nelle prove per convincere gli altri eroi a fare quel che dice lui ecc ecc).

Quindi, vai tranquillo e giocatela. Sono praticamente sicuro che avrai giocatori che saranno estremamente attaccati ai loro Eroi superfighi :)

Paolo "Ermy" Davolio:
Sì esatto, Marco qui sopra mi ha tolto il post di bocca.

Anche perchè tutta quella strategia, competitività, continuo scontro per l'aumento di potere personale... E' tutto parte della fiction. ;)
Sei un eroe greco, perciò combatti per la Gloria, per essere il migliore a qualsiasi costo, e più vincerai più lo sarai.

E tra parentesi, come diceva Moreno, la debolezza del legame con la fiction è un problema trasversale che non è legato direttamente ai gdr che spingono al gamismo. Per esempio, ogni due mesi circa vedo accanto a me gente giocare un LARP di VtM (quindi teoricamente il regno dell'interpretazione!) come se fosse rubabandiera genovese: 7! 7! Facciamo a chi corre più forte!

adam:
assolutamente, l'umiliazione continua tra personaggi crea dei rapporti all'interno del gruppo nella fiction FANTASTICI :D

edit:
xpost

Luca:
Ok, vi spiego la domanda: in pratica negli ultimi tempi ho giocato come master ad Exalted e la mia idea era lasciare totale campo libero ai giocatori sul cosa fare (cosa per altro mica riuscita per bene) nel corso degli anni. Quello che facevo era porgli situazioni e poi decidevano loro se e quale situatzione affrontare.
Con AGON tale approccio non mi pare essere possibile, o meglio lo è all'interno di un Isola e di una Quest. In pratica il personaggio esiste solo nelle QUEST. Corretto ?
E' un approccio molto diverso e mi sentivo un po' spaesato :-)

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