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colloquio con colui che sta sopra Dio

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Niccolò:
io posso siceramente dire che non sarei mai così aggressivo con uno che ha subito così tanto dalla vita. provocatorio, si, aggressivo, no.

adam:
e poi dicono che vampiri non sia un gioco di ORRORE e TERRORE. Tsè.

Moreno Roncucci:
Ah, sempre il solito dubbio... "dico quello che penso veramente, o penso che anch'io una volta ero messo così e sono più diplomatico?"  ;-)

Per natura, disposizione e carattere sono molto più portato verso la prima scelta (e immagino si noti...  ;-)  però magari si ottengono più risultati agendo in maniera più subdola. "posso farti provare un gioco?" (anzi, meglio ancora, FARLO PROVARE AI SUOI GIOCATORI), e poi godersi da lontano i fuochi d'artificio...  :-)

Luca:
A me pare che tu l'abbia imboccato un po' sai :-)...lo stavi provocando ?

mattia somenzi:
credo che tutti siamo stati cosi piu' o meno, io lo ammetto anche nella discussione :)
l'ho riportata perchè in un momento in cui si sta parlando della figura del master tradizionale in piu' di un thread possa essere una testimonianza (quasi un actual play) che ricordi effettivamente di cosa stiamo parlando.
ammetto di essere stato aggressivo.. ma fino alla storia di Dio ero assolutamente in buona fede. la cosa che mi lascia piu' perplesso è la scollatura tra la percezione del master e la realtà. tre giocatori l'hanno lasciato perchè stufi di essere criticati continuamente sulle scelte che fanno con i propri personaggi, ammetto di colpire sotto la cintura ma la risposta che mi da va esattamente al cuore del problema
"penso che se leggessero ghignerebbero... no...non penso che mi lascerebbero mai... c'è qualcosa che ci lega che va ben oltre il gioco di ruolo... in ogni caso ogni tanto fornisco loro sane bastonate..."
penso sia chiaro che non si sta parlando piu' solo di gioco.

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