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Pareri sul gioco di ruolo tradizionale
Renato Ramonda:
--- Citazione ---[cite]Autore: TartaRosso[/cite]
2. Il primo punto porterebbe alcuni di loro, non tutti, ad arroccarsi sulle solite posizioni che spesso si vedono.
--- Termina citazione ---
Beh certo: ammettere la possibilta' di avere torto e' durissimo, soprattutto in pubblico. Molto meglio giocare e far giocare e poi quel che piace, piace, e bon. :)
Suna:
Mah, la mia opinione è molto semplice. Ho avuto il mio incontro-scontro con i giochi new wave, ho letto oltre le provocazioni di domon e quella che percepivo come la saccenza di Moreno. E banalmente, un po' alla volta sono arrivato al punto di non riuscire più a giocare giochi vecchio stampo perché non riesco più a fare a meno di avere almeno l'autorità narrativa di descrivere il risultato dei conflitti. Almeno quella. Poi se ho più autorità io sono solo felice. Blood Red Sands è manna dal cielo per un gamista convinto come me che in più ama molto la parte narrativa (almeno per sboronare).
Questo non vuol dire che una volta Werewolf era il mio gioco preferito, nè rinnego il mio passato come giocatore. Anzi, paradossalmente la mia nuova posizione mi fa riscoprire la piacevolezza di giochi che avevo ormai cancellato (la scatola rossa, per dire). Però neanche con un master bravissimo giocherei più Vampiri o altro. Perché non mi dà quel che mi darebbe un Agon o un Non Cedere Al Sonno. Ovvero emozioni forti.
PS: Sign In Stranger mi ispira parecchia curiosità... ma la Boss deve imparare a inventare titoli decenti per i suoi giochi, cavolo... :P
Eishiro:
Moreno ma in altri topic non avevi detto che in CoC non esiste la regola 0 (e funziona senza di essa)
ora Crane ti nega....
me la spieghi sta cosa? (non è una provocazione, voglio solo sapere)
Moreno Roncucci:
Semplicemente, come tanti altri giochi "classici", CoC non è molto coerente... :-(
Le primissime formulazioni del fatto che "il master se serve ci deve mettere una toppa" risalgono ai primi D&D, quindi sono con noi sin quasi dall'inizio, ma all'epoca era una accettazione dei problemi dei sistemi. Con il tempo, e specialmente con l'arrivo di AD&D2 e poi ancor di più con Vampire è diventata un motivo di vanto e "la vera maniera di giocare ai gdr".
Un esame approfondito di una sola edizione di CoC richiederebbe un thread apposito e qualcuno che si mette a lavorarci su, io mi baso sulla mia idea che CoC non sia nato per l'illusionismo sul fatto che ogni singola edizione, ancora oggi, raccomanda di tirare i dadi davanti a tutti allo scoperto...
Inoltre, confronta:
--- Citazione ---[cite]Autore: Luke Crane[/cite]Call of Cthulhu, 5th Ed. page 72: "...the keeper can determine the matter according to personal taste and local custom, without other ramification. To be fair, CoC's advice is generally pretty reasonable (it's also unsupported by actual game mechanics, but that's a discussion for another thread!).
--- Termina citazione ---
Con
--- Citazione ---[cite]Autore: Luke Crane[/cite][p]Fading Suns, 1st ed. page 209, How to Gamemaster: "Feel free to change both the rules and the setting." The text then instructs GMs to kill players with a shovel if they try to get them to follow the rules: "...those players who are going to want to follow every rule to the letter. The easiest way to deal with them is with a shovel..." Page 210 has more gems like "At least try to look like you're being fair.[/p][p]Right. Completely functional rules set that requires someone to hack it on the fly according to their whim. That never causes problems. No![/p]
--- Termina citazione ---
Eishiro:
ok ora ho capito, grazie mille :D
in effetti le due scritte son decisamente diverse
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