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[PbF] Cani nella Vigna 4 - post organizzativo
Moreno Roncucci:
Di solito sono più "largo", specie con persone che abbiano già giocato, ma visto che questa partita è a scopo "didattico", vorrei fare le cose che dovrebbe fare un "giovane GM che gioca a cani per la prima volta", e quindi direi di limitare le relazioni iniziali a quelle con le persone e l'istituzione dei Cani.
(oltretutto, mi sta venendo il dubbio di avere sempre equivocato la cosa: l'avevo intesa come "il primo Cane che farai in vita tua", ma più ci penso più credo che l'autore intendesse "ogni singolo cane appena creato", magari una di ste' volte glielo chiedo...)
Alessandro Piroddi (Hasimir):
Fratello Simon viene da una famiglia relativamente benestante ed altolocata, ed estremamente devota alla Parole del Re della Vita.
Fin da bambino è stato cresciuto come se fosse già deciso che da grande avrebbe fatto il Cane, ovviamente senza interpellarlo prima.
Per tante ragioni Simon non è mai stato un ribelle e così la sua vita è scivolata sulle comode rotaie postegli davanti dalla famiglia e soprattutto dalla figura di Marvin Crop: padre, maestro, addestratore ed alla fine depositario del giuramento di Simon per diventare Cane.
Felicity era l'unica nota stonata in una vita altrimenti perfettamente uniforme a quanto desiderato dagli altri ... l'unica cosa capace di far deragliare Simon da sui scintillanti binari ... ma il destino ed il dovere gli hanno negato persino questa unica gioa autentica, e lui per reazione si è gettato ancora più a capofitto lungo la strada dorata preparata per lui.
Ma il suo animo non è più placidamente sereno come prima, il suo spirito è turbato e la via che percorre si addensa di ombre e dubbi.
Qualcosa bolle nonostante (o forse a causa) degli anni passati in fedele obbedienza e sarebbe forse deragliato dalla Via del Re della Vita se non fosse stato profondamente influenzato da uno dei Maestri durante il periodo di addestramento formale ... un Cane di nome Jerold, molto anziano e nato originariamente fra i barnari del Popolo delle Montagne (non gli aveva mai rivelato quale fosse il suo antico nome tribale, abbandonato assieme a molte altre cose per poter abbracciare la Fede).
Fratello Simon è un ragazzo sulla ventina, abbastanza anonimo a vedersi se non fosse per i lunghissimi capelli neri lisci e per il vistoso cappotto da Cane.
In teoria la sua famiglia gli aveva confezionato un cappotto a tinte chiare, bianco e azzurro e giallo chiaro con ricamati degli uccelli dalle ali spiegate ... ma Simon lo ha abbandonato a Bridal Falls nel mucchio di cappotti disponibili a chi non ne ha uno proprio, ed ha vestito invece il cappotto regalatogli da Jerold ... era stato il suo cappotto da giovane e lo aveva conservato con cura nel tempo ... era a tonalità di marrone, verde scuro e rosso amaranto, decorato con motivi che ricordano radici, rovi, bacche e foglie; le frange più estreme appaiono evidentemente logore per l'usura, ma a parte questo è un cappotto ben tenuto, rappezzato con abilità e buona pelle ... unico elemento fuori luogo è una pezza a forma di candido uccello ricamato all'altezza del cuore, una modifica apportata da Simon stesso come memento del suo passato e delle promesse fatte.
- Passato Significativo -
13d6 Caratteristiche
Acutezza 3d6
Corpo 4d6
Cuore 2d6
Volontà 4d6
3d6 4d8 3d10 Tratti
1d6 mi vergogno della mia parte rabbiosa
1d6 respira e calmati, Simon, respira e calmati
1d6 amo il cielo notturno
1d8 Jerold mi ha insegnato tante cose sulla natura
2d8 odio che si decidano cose per me
1d10 "una promessa è una promessa"
1d10 occhi feroci
1d10 occhi tristi
1d4 3d6 2d8 Relazioni
1d4 La Chiesa del Re della Vita (Cani)
2d8 Felicity
Disponibili: 3d6
Proprietà
2d6 il cappotto lasciatomi da Jerold con aggiunta l'effige dell'uccello candido; resistente, vissuto, tenuto in condizioni ottime.
1d4 Il mio consunto e sfilacciato Libro della Vita, tenuto insieme con l'ausilio di un nastro, logoro per averlo troppe volte sfogliato con poca grazia alla ricerca di risposte che non trovavo altrove, e per l'incuria nel tenerlo dopo che anche lui non riusciva a darmi il sollievo sperato.
1d6 Leaf, il buon cavallo che mi accompagna da quando sono diventato Cane
2d8 la lunga lancia da caccia tradizionale del Popolo delle Montagne che mi sono costruito da solo seguendo le indicazioni di Jerold; legno robusto e sano, decorato con attenzione durante le lunghe notti da apprendista Cane, una lama ben affilata, di metallo buono, ed un fazzoletto porpora legato dove i due si incontrano, con intrecciati in mezzo piccoli ninnoli come piume, pietre di fiume e piccoli pendenti raffiguranti simboli della Fede.
La porto sempre con me sia per il suo valore affettivo, sia per la sua utilità come strumento, sia (colpevolmente) per l'espressione che si dipinge sul volto della gente di città quando la vede.
2d4 un vecchio pezzo di ferraglia a sei colpi ... troppo rumoroso, troppo pesante, ma se non ne hai uno alla cintola non ti prende sul serio nessuno ... lo detesto.
1d6 una piccola medaglietta di metallo poco prezioso, con nascosta dentro una vecchia foto di me e Felicity da bambini.
Moreno Roncucci:
Ciao,. Hasimir!
--- Citazione ---[cite]Autore: Hasimir[/cite]In teoria la sua famiglia gli aveva confezionato un cappotto a tinte chiare, bianco e azzurro e giallo chiaro con ricamati degli uccelli dalle ali spiegate
--- Termina citazione ---
In teoria i cappotti dovrebbero avere SOLO temi geometrici ripetuti, non figurativi e non grandi figure appariscenti, ma questa è una battaglia persa, non li fa mai nessuno come da manuale e allora mi concentro su "violazioni" più importanti... :-(
--- Citazione ---[cite]Autore: Hasimir[/cite]ma Simon lo ha abbandonato a Bridal Falls nel mucchio di cappotti disponibili a chi non ne ha uno proprio, ed ha vestito invece il cappotto regalatogli da Jerold ...
--- Termina citazione ---
Questa è una FORTISSIMA presa di distanza dalla famiglia. Roba che quando torna, se si viene a sapere, la madre piange per mesi, il padre non lo vuole più in casa e i parenti non lo salutano più. E' un vero schiaffo in faccia alla sua comunità: è il segno di una presa di coscienza del personaggio, che abbandona (anche simbolicamente) la sua famiglia per scegliersi un nuovo "padre", o è talmente in hero worship con questo Cane da non rendersi conto di quello che fa?
Claudia Cangini:
Mentre Alessandro ci pensa sopra, ecco qua anche il mio personaggio.
Si presenterà ai fedeli come Prudence Miller. Curiosamente, visti i suoi trascorsi, Prudence è il suo vero nome. Il cognome vero, invece, è Woods.
Pru nasce 18 anni fa da Laura Woods che, come direbbe Pratchett, era una “lady of negotiable affection” nonchè un’assidua frequentatrice della bottiglia. Cresce fra il saloon di infima categoria dove sua madre esercita e la strada (qualcuno ha visto Deadwood? Una cittadina così).
Decide abbastanza presto che ci sono carriere più piacevoli e remunerative di quella di mamma e la sua spregiudicatezza e velocità con le mani le consentono di praticarle. Ne conseguono anni di borseggi, raggiri, vendita di olio di serpente e altri rimedi miracolosi, truffe, carte segnate e piccoli furti, all’occasione anche la pratica della professione materna.
Pru, per ovvi motivi, non resta mai a lungo in una città. Recentemente ha subito il fascino di Smokey Ben, un seducente malandrino alla cui banda si è unita. Per un po’ hanno condiviso lucrose rapine e un’ardente passione, ma poi hanno avuto alcune spiacevoli divergenze d’opinione e Pru ha deciso che era più salubre cambiare aria.
Ben la sta cercando. La legge la sta cercando. Prudence ha una vaga conoscenza di questa bizzarra setta dei Fedeli del Re del Qualcosa (ne ha incrociato qualcuno, di tanto in tanto). Quando ha visto uno di quelli che chiamano Cani abbrutirsi ogni sera al saloon della città in cui era di passaggio, ha colto la palla al balzo e lo ha derubato del cappotto mentre era privo di sensi per via dell’alcool. Ha pensato che nessuno andrà a cercarla fra quei tipi bizzarri.
Molto compiaciuta di se stessa ha legato i capelli biondi in due caste trecce, ha atteggiato il suo bel faccino a un’aria d’innocenza e ha cominciato a ripassare mentalmente gli sproloqui dello pseudo-predicatore a cui si è accompagnata per un po’.
Prudence è convinta che le basterà passare qualche mese tra i Fedeli perchè Ben venga catturato dalla legge (in fondo anche lui è ricercatissimo) o sia costretto a cambiare aria per non farsi prendere. E non è detto che, con un po’ di fortuna, non si trovi il modo di tirar su qualche dollaro anche fra queste cornacchie...
- Comunità Problematica -
15d6 Caratteristiche
- Acutezza 6d6
- Corpo 2d6
- Cuore 4d6
- Volontà 3d6
6d6 2d8 Tratti
- Posso darla a bere a chiunque 2d8
- La mano è più veloce dell’occhio 2d6
- Sparo bene. E in fretta, all’occorrenza. 1d6
- Ho l'occhio lungo 1d6
- Se non sto attenta di continuo ho atteggiamenti davvero poco “da fedele” 2d6
4d4 2d6 2d8 2d10 Relazioni
1d8 I Cani: cerco di farmi passare per una di loro
Disponibili: 4d4 1d6 1d8 2d10
Proprietà:
- 1d6 il cappotto che ho rubato. Qualcuno lo ha cucito con molta cura, ma è un po’ troppo grande per me.
- 1d6 + 1d4 la mia pistola
- 1d6 l’ultimo cavallo che ho rubato
- 2d6 + 1d4 la minuscola pistola che mi tengo nascosta addosso. Per trovarla bisognerebbe spogliarmi o farmi perquisire da qualcuno davvero capace. Perché, come diceva sempre una collega di mia mamma, una ragazza deve proteggersi...
- 1d6 la fiaschetta che nascondo in fondo al bagaglio. Sto centellinando le ultime gocce di whisky, perchè, cazzarola, qua non se ne trova una goccia! Ma come fanno questi??!
Sento volentieri qualsiasi commento. Apprezzerei moltissimo anche dei consigli sul mio Conflitto di iniziazione.
Moreno Roncucci:
Il personaggio di Claudia mi pare OK. Giusto per capire... hai rubato SOLO il cappotto? Non hai con te il libro e l'argilla?
Visto che non hai fatto il corso, direi che l'achievement lo possiamo pure saltare, a meno che non ti venga in mente qualcosa che hai fatto mentre rubavi il cappotto o dopo che non comporti il rischio di farti beccare (e quindi, di non poterti poi spacciare per Cane)
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