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L'investimento emotivo

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Moreno Roncucci:
Cani nella Vigna presenta la possibilità di giocare veramente CHIUNQUE come Cane: tenete presente che "l'ho sognato mentre una colomba gli si posava su una spalla" potrebbe essere un buon motivo per scegliere la persona più improbabile come Cane per un sovrintendente che crede agli auspici...  :-)

Detto questo, e ricollegandomi a quello che ho scritto prima sul fatto di fare personaggi che CAMBIANO IN SCENA, e non personaggi che abbiano già fatto le scelte più importanti nel loro passato ed ora tirino a campare...  credo che quelle possibilità siano in primo luogo una "cintura di sicurezza" appunto per calmare i timori di chi pensa di dover giocare un personaggio immutabile.

Io sono ateo assolutista, anticlericale mangiapreti, eppure quando gioco a cani gioco SEMPRE personaggi molto religiosi,  a tutto tondo, senza farne caricature... volete mettere la soddisfazione del fargli scoprire IN GIOCO che il signore della vita non esiste, o non si cura della vita degli uomini, o non risponde alle preghiere, o che il libro della vita contiene cose non applicabili alla vita reale?

Secondo voi è paragonabile al giocare un ateo pieno di certezze che trotterella qua e là senza la minima crisi morale?  ;-)

Vittorio Del Bianco - [Lord Zero]:

--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]
Se noti, di solito quei lunghi background descrivono almeno un cambiamento epocale. Il personaggio era un assassino, ma ha trovato la fede e deve redirmersi. Era un santo, ma è caduto nel peccato. Era sposato, ma gli hanno ucciso la moglie e ha giurato vendetta. Era un perdigiorno, ma poi ha trovato l'amore, etc etc.

Questo perchè, anche senza averne una cognizione conscia, tutti quanti abbiamo imparato, da film, romanzi, etc, che niente definisce un personaggio meglio della sua reazione ad un cambiamento drastico che comporti una scelta.

Ora, perchè relegare questo cambiamento nel PASSATO, quando si può GIOCARE IN DIRETTA? ;-)

--- Termina citazione ---

Come non condividere :)

Come ormai sappiamo (e forse è pure inutile dircelo ormai :) ), i tradizionali non permetto (non offrono strumenti in tal senso) di giocare veramente la storia. I tradizionalisti quindi sono relegati a viversi la storia in solitario... giocando di fatto personaggi che non esistono nell'immaginario condiviso ma solo nel proprio. Ricordo ancora, come nei tempi che furono, l'allineamento morale era l'unico elemento narrativo in gioco di un personaggio. Tutto il resto non esisteva. :(
Il massimo era fare un monologo in character (che spesso non interessava a nessuno) in taverna... tanto che la parola gdr oggi (in molti ambienti tradizionalisti) è diventato sinonimo di Taverna!! lol
 


--- Citazione ---[cite]Autore: Paolo Davolio[/cite]
--- Citazione ---[p]Non credo sia la norma (poi chiaramente dipende anche da come il gruppo decide di impostare/sfumare/immaginare l'ambientazione), vedere Cani atei. :)[/p]
--- Termina citazione ---
[p]Secondo il manuale base di Cani, i personaggi "strani" e atipici sono il 40% delle opzioni disponibili in creazione... Ovvero, quelli con il background "passato problematico" e "comunità problematica". ^_^
Nel mio gruppo di CnV, invece, più della metà dei personaggi in creazione era in queste due categorie ;)[/p]
--- Termina citazione ---

Ah ok :)



--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]Cani nella Vigna presenta la possibilità di giocare veramente CHIUNQUE come Cane: tenete presente che "l'ho sognato mentre una colomba gli si posava su una spalla" potrebbe essere un buon motivo per scegliere la persona più improbabile come Cane per un sovrintendente che crede agli auspici...  :-)[/p][p]Detto questo, e ricollegandomi a quello che ho scritto prima sul fatto di fare personaggi che CAMBIANO IN SCENA, e non personaggi che abbiano già fatto le scelte più importanti nel loro passato ed ora tirino a campare...  credo che quelle possibilità siano in primo luogo una "cintura di sicurezza" appunto per calmare i timori di chi pensa di dover giocare un personaggio immutabile.[/p][p]Io sono ateo assolutista, anticlericale mangiapreti, eppure quando gioco a cani gioco SEMPRE personaggi molto religiosi,  a tutto tondo, senza farne caricature... volete mettere la soddisfazione del fargli scoprire IN GIOCO che il signore della vita non esiste, o non si cura della vita degli uomini, o non risponde alle preghiere, o che il libro della vita contiene cose non applicabili alla vita reale?[/p][p]Secondo voi è paragonabile al giocare un ateo pieno di certezze che trotterella qua e là senza la minima crisi morale?  ;-)[/p]
--- Termina citazione ---

Bellissimo :)
E questo dimostra ancora una volta quanto il nostro giudizio "etico" esista sempre e faccia parte dei personaggi che creiamo anche se (e frose anche più) rappresentano convinzioni morali antitetiche alle nostre. :)

Glenda:

--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]Cani nella Vigna presenta la possibilità di giocare veramente CHIUNQUE come Cane: tenete presente che "l'ho sognato mentre una colomba gli si posava su una spalla" potrebbe essere un buon motivo per scegliere la persona più improbabile come Cane per un sovrintendente che crede agli auspici...  :-)[/p][p]Detto questo, e ricollegandomi a quello che ho scritto prima sul fatto di fare personaggi che CAMBIANO IN SCENA, e non personaggi che abbiano già fatto le scelte più importanti nel loro passato ed ora tirino a campare...  credo che quelle possibilità siano in primo luogo una "cintura di sicurezza" appunto per calmare i timori di chi pensa di dover giocare un personaggio immutabile.[/p][p]Io sono ateo assolutista, anticlericale mangiapreti, eppure quando gioco a cani gioco SEMPRE personaggi molto religiosi,  a tutto tondo, senza farne caricature... volete mettere la soddisfazione del fargli scoprire IN GIOCO che il signore della vita non esiste, o non si cura della vita degli uomini, o non risponde alle preghiere, o che il libro della vita contiene cose non applicabili alla vita reale?[/p][p]Secondo voi è paragonabile al giocare un ateo pieno di certezze che trotterella qua e là senza la minima crisi morale?  ;-)[/p]
--- Termina citazione ---


ecco...a me questo proprio non riesce. Sarà per questa nostra differenza che non riesco a seguirti quando parli di personaggi creati completamente in gioco. A me un personaggio deve piacere un po' fin dall'inizio, anche se fosse un pazzo psicopatico...e siccome per il mio modo di essere un credente convinto non mi piacerebbe, non riuscirei a giocarlo...ovvero, non è che non ci riuscirei: ci riuscirei benissimo, ma senza - appunto - nessun investimento emotivo e divertendomi un po' di meno. Poi magari il divertimento verrebbe lo stesso, ma comunque partirei meno entusiasta...e siccome io gioco fondamentalmente per divertirmi è ovvio che io tenda a scegliere il personaggio problematico e con poche convinzioni...(devo inoltre ammettere che mi sono trovata in difficoltà lo stesso, con Cani: non riuscivo proprio a presupporre l'esistenza del signore della vita, nel giudicare...quindi le cose erano due: o giudicavo in modo incoerente al gioco oppure incoerente al mio pensiero. Alla fine ho giudicato in modo incoerente al mio pensiero per coerenza all'ambientazione)

Moreno Roncucci:

--- Citazione ---[cite]Autore: Glenda[/cite]ecco...a me questo proprio non riesce. Sarà per questa nostra differenza che non riesco a seguirti quando parli di personaggi creaticompletamentein gioco. A me un personaggio deve piacere un po' fin dall'inizio
--- Termina citazione ---


Ah, forse qui sono io che non mi sono spiegato bene...

Anche se riesco perfettamente, quando ce n'è bisogno, a fare personaggi che considero odiosi (soprattutto quando servono solo come opposizione temporanea per un altro giocatore e saranno probabilmente fatti fuori subito), non è di questo che parlavo quando facevo l'esempio di Cani nella Vigna.

Immagina di essere nata e cresciuta in una comunità fortemente religiosa e di essere stata allevata in mezzo alle certezze (per me non è difficile, sono andato a catechismo fino a 14 anni circa, basta ritrovare quel me stesso fra i ricordi e giocarlo sinceramente). Non fare una macchietta, non fare un fanatico imbecille, non fare un "tipico avatar da gdr", fai una brava persona.  Di 18 anni. Che sta scoprendo la vita adesso.

Al limite, se non ti viene in mente altro, gioca te stessa un mese prima di diventare atea.

E poi, scopri la vita e fatti cambiare da essa. In character.

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In generale, c'è tutta una categoria di giochi narrativisti (di cui fanno parte tutti sia CnV che AiPS he Spione che LMVcP) basati su un concetto chiamato "character advocacy". Cioè sull'idea che, anche se il personaggio non ti rappresenta, anche se pensi che stia sbagliando, tu comunque "tieni per lui". Giochi come il suo "avvocato" nel piano "reale" cercando di usare il sistema di gioco in suo favore. Non ti fa piacere vederlo perdere, e speri che le cose gli vadano comunque bene, anche se magari non come lui desidererebbe.

La spiegazione migliore di cosa serve ad un personaggio per essere giocato così probabilmente è in "Sorcerer", e in soldoni spiega che comunque, eroe, antieroe, "villain", coraggioso, codardo, non importa... il personaggio deve essere una persona con cui provi empatia. Non deve essere uguale a te, ma devi capire cosa lo muove, e provare una certa vicinanza a livello umano. Devi poterti immaginare, nella sua situazione, a fare le stesse scelte.

Non è l'unica maniera di giocare narrativista, ma è l'unica maniera di giocare a Cani nella Vigna. Chi gioca i fanatici religiosi monodimensionali NON ha capito il gioco e NON riuscirà a farlo funzionare bene.

Ezio:

--- Citazione ---[cite]Autore: Glenda[/cite][p]Io tovo splendidi in quel senso i gialli della Vargas...e ovviamente Criminal Minds![/p]
--- Termina citazione ---


Non conosco né l'uno né l'altro... ma del resto il giallo non è lontanamente il mio genere preferito XD

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