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[rant] un discorso sulle regole

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Franco:
Nel lontano… non mi ricordo neanche quando, scoprì D&D, credo fosse la seconda edizione.
D&D è il primo gioco di ruolo al quale ho giocato, ancora adesso mi diverto giocando a D&D e simili.
Per lo più ho sempre interpretato il ruolo del Master, ma ho anche fatto il PG, e proprio facendo il PG notai una cosa che inizialmente mi era sfuggita.
Un giorno insieme al gruppo con il quale solitamente giocavo,  partecipammo alla partita di una altro Master e i suoi abituali PG.
I miei amici rimasero delusi dalla partita, non era il loro modo di giocare: il Master obbligava continuamente lanci di dadi per le azioni e l’ambientazione dell’avventura era stile “EUMATE”; decisero si trattasse di un cattivo Master e non partecipammo più alle sue partite.
Io invece lo considerai un modo diverso di intendere il gioco tanto che adottai alcuni suoi metodi, non era un cattivo Master i suoi PG si divertivano, lo stile dell’avventura e i vari lanci non contravvenivano a nessuna regola, anzi lui utilizzava di più le tabelle del manuale di quanto lo facessi io.
Era come se tutti e due giocassimo a scacchi seguendo non solo due regole diverse per muovere i pezzi, ma come se il suo scopo fosse fare scacco matto al re, e il mio creare una torre disponendo una sopra l’altra tutte le mie pedine.
Perché avveniva questo?
Il manuale lo diceva chiaramente: Il Master poteva piegare le regole a sua discrezione.
Assunta questa regola tutto il resto è “ambientazione”, regole opzionali, contorno.  
Qualsiasi cosa vogliano fare i PG in una partita di questo tipo, avendo il Master la possibilità di barare(non nascondiamoci dietro un dito questo è barare) per portare avanti la sua storia, non potranno mai avere la possibilità di modificare il corso degli eventi se non in apparenza, in quanto il potere del Master sul gioco è assoluto.
Certo il Master può rimanere aperto a qualunque consiglio o cambiamento di stile di gioco,  potrà adattarsi ai gusti dei PG o potrà capitare il contrario, in fondo la regola principale è divertirsi in compagnia se no facciamo altro.
L’assunzione della R0 nei GDR e di cosa comporti nel gioco è innegabile e non ha bisogno di nessuna teoria che lo sostenga, è sempre stata accettata da tutti come un dato di fatto.
La maggior parte dei GDR funziona così, non c’è nulla di sbagliato in ciò, la regola è validissima.
Ma ad alcuni potrebbe non piacere la regola Master=Dio, vorrebbero avere le stesse potenzialità del Master nella partita o vorrebbero regole più definite.
Si possono creare GDR che non abbiano la R0?
Certo, come?
Analizzando i vari manuali, smontando i meccanismi di gioco fino ad arrivare a quali sono le vere regole, discutendo su come funzionano e cosa comportano nella partita, quindi a fronte di questo si inventano RPG ben definiti che spieghino regole di gioco non “ambientazione” portando a partite più lineari e soddisfacenti per tutti.
Questo fanno i GDR “indie”.
Sia con i giochi “indie” che con i “tradizionali” ci si può divertire, si può preferire gli uni o gli altri, innegabilmente i primi sono più risultato di studio e ragionamento e i secondi di ambientazione e colore.

Trovo incomprensibile come tutte le volte si inizi una discussione su “RPG Theory”, “Big Model”, “GNS”, insomma ragionamenti sul gioco di ruolo, si finisca sempre sul disquisire del sesso degli angeli, dei termini, delle intenzioni dietro le parole.
Qual è il problema nel cercare di capire come funzionano i GDR?
Dov’è il problema nel creare teorie, categorie, termini per spiegarlo?
Pensate che non siano giusti alcuni di questi punti, i GDR sono altro, bene dite la vostra, date un’altra spiegazione; non escludete in blocco la discussione.
Non credo che i GDR siano qualcosa di ineffabile e indiscutibile, si ragiona e filosofeggia su tutto:  l’amore, la morte, Dio…; un gioco non mi sembra un argomento più grave o delicato.

Tantalas:
Scrivo questo post per chiarire meglio il mio pensiero, perchè pare che vengano imputate a me cose mai dette

- Questo non è un thread di discussione sulla teoria dei giochi. E' un thread in cui qualcuno si lamenta di qualcosa che con la teroria dei giochi ha solo alcuni piccoli punti di contatto
- Se il titolo di un thread è "RANT" solitamente nasce un flame, cosa che fortunatamente non è successa, ma è qui che è strano perchè dal lato "parpuzio" ci sono solo io.
- Il tono è importante. Se dico "guarda la luna" sto dando un messaggio, ovvero ti invito a guardare la luna. Se dico "guarda la luna, idiota", ti sto dando un altro messaggio, ovvero ti sto invitando a guardare la luna e ti sto dicendo che sei un idiota, non puoi pretendere che io risponda solo alla prima parte del messaggio. Questo messaggio non da esplicitamente dell'idiota a nessuno, ma è colmo di allusioni e giudizi, non è un'analisi
- Non reputo tutti i giochi tradizionali "lo stesso gioco". Hanno meccaniche simili, ma non li reputo "lo stesso gioco". Non cambia utilizzare "allegorie" diverse: quella della chitarra e del DJ per me è totalmente non rappresentativa della situazione e totalmente insignificante, se non per chi la sperimenta in tal modo, quindi è solo la soggettività di alcuni
- Non ho mai detto che non si possano creare giochi che possano fare a meno della RO. Ci sono, ma ciò non li rende migliori
- I giochi indie sono risultato di ragionamento mentre gli altri il risultato di ambientazione e colore? Non condivido neanche questo, ma proprio per niente. Suona molto da presuntuoso che vuole fregiarsi di giocare ai giochi fatti meglio, anche se non detto (suona a me, non vuol dire sia così)
- In questo thread non ho mai e poi mai parlato di BM, non ho criticato il BM, non ho espresso giudizi sul BM e non voglio parlare di BM
- Non ho mai escluso in blocco alcuna discussione, ho discusso ampiamente tutto, dando articolatamente il mio punto di vista
- Giusto per ribadire: se si vuole fare una discussione tecnica, si è un po' più tecnici e si evitano giudizi sia generali (sui giochi) che su categorie (sui tipi di persone). I giudizi in mezzo al testo del messaggio ne alterano il senso, non fanno che confondere e rendere un messaggio tutto fuorchè un'analisi tecnica
- Gioco regolarmente a Dogs, che trovo un gioco stupendo, ma non è superiore a molte versioni di parpuzio, è qualcosa di diverso. Se si imparasse a parlare di indie come qualcosa di diverso invece che di superiore, le cose andrebbero meglio. E non importa che si dica "non lo ritengo superiore" se poi ogni frase è pregna di tale senso di superiorità
- Ritengo, e potrei sbagliare, che "analisi" come queste non fanno che aumentare la distanza di tanti potenziali giocatori che  potrebbero provare l'indie

Moreno Roncucci:
Tantalas, ho riproposto con ulteriori dettagli, esempi e spiegazioni (e variando il tono) l'argomento del thread, e tu ogni volta hai continuato a criticare il tono iniziale (facendo sempre l'esempio di post pieni di insulti, anche se poi specifici che non ho insultato nessuno. E allora potrei essere io ritenere un po' esagerato il "tono" degli esempi...) e a dire "non è vero, per me non è così" senza entrare nel merito, o deviando il discorso sulla "superiorità" o meno dei giochi indie (che, avevo già spiegato diversi post fa, non c'entrava un tubo, visto che l'argomento rimane identico anche se a Parpuzio paragoni il peggior gioco dell'universo)

Non vedo ragioni per costringerti a ripetere sempre le stesse cose. riprovando a spiegarmi. Accettiamo che la vediamo in maniera diversa sull'argomento, e amen.

Niccolò:

--- Citazione ---- Non ho mai detto che non si possano creare giochi che possano fare a meno della RO. Ci sono, ma ciò non li rende migliori
--- Termina citazione ---


per me, è la definizione stessa di migliore.

nello specifino, non sono migliori perchè non necessitano della regola d'oro.
che non necessitino della regola d'oro è una conseguenza del fatto che siano meglio fatti

Tantalas:
Le opinioni personali sono sacre e indiscutibili!
Io ho la mia, volevo solo fosse chiara, non volevo convincere nessuno. Tu hai la tua e non c'è bisogno che io la condivida perchè sia degna del massimo rispetto. Chi non la rispetta e aggredisce per l'idea sbaglia; posso capire, ma non giustificare, chi si arrabbia quando tale idea viene mostrata con senso di superiorità e come forma di degradazione, ma ciò non toglie che non mi sono mai permesso di dire che "non dovete avere quell'idea", ho solo detto che non la condivido e ho spiegato il perchè... e magari ho anche spiegato il punto di vista sulla scelta dei termini e perchè li ritengo poco adatti e dannosi, sottolineando però in un confronto con Moreno che mi ha lasciato molto soddisfatto, potrebbe avere ragione lui e ne sarei anche contento

Dico questo perchè mi preme particolarmente che sia senza ombra di dubbio. Mai, dall'inizio del thread, ho detto a chicchessia che "non si può dialogare" o altre cose del genere. E' stato uno scambio di punti di vista, non una battaglia per convincere alcunchi

P.S.
Scusa Moreno, ma quel "riepilogo" è stato fatto su RICHIESTA. Non si trattava di "ripetere a te", ma di riepilogare per un utente che me l'ha chiesto esplicitamente, Fabio due o tre post fa
E come faccio a spiegarti che "non sono daccordo"? Tu non porti prove di alcun tipo, fai degli esempi che a te sembrano calzanti, ma che per me non c'entrano un tubo. Io capisco che la tua logica ti sembra inflessibile, è normale, ma non dimostra nulla, è solo un modo di ragionare che è diverso dal mio

Io ritengo che la presenza della regola d'oro o meno renda semplicemente più "modulare" un gdr; attenzione, ciò non lo rende migliore, anzi in alcuni casi ovviamente è meno efficace, poichè non mirando ad un singolo obiettivo non lo raggiungerà meglio, ma nemmeno peggiore, perchè tale gdr potrà essere usato in maniera diversa da diversi giocatori. Io, creatore di GdR, ti fornisco un regolamento che tu potresti usare "as is"; alcuni (PER ME) son proprio buoni e funzionali (GUS ad esempio) altri lo sono meno, ma sempre "PER ME". Aggiungo però una postilla (visto che devo vendere) che ti "libera" da qualsiasi peso, nel senso che se qualcosa non ti piace la cambi senza sentirti "a rischio" o magari "troppo avventuroso". Per me questo è un pregio e non un difetto.
Essendo io un Game Designer di un certo tipo (di quelli che devono fare soldi e non "amatoriali", perchè se no mi licenziano) è mio compito fare un gioco che acchiappi più pubblico possibile, quindi faccio un gioco "aperto", il che ovviamente lo espone a certe lacune, alcune volte marginali altre molto più pesanti (dipende dalla variante di parpuzio), ma è una scelta che io assolutamente reputo "buona", per me e per i GdR in genere.
Non posso convincerti di questo, ma chiribizzolo, almeno accetta con serenità che non tutto ciò che dici è chiaro come il sole per tutti... qualcuno in ciò che scrivi potrebbe non ritrovarci alcuna verità

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