Chiacchieriamo > Generale

Gamberi Fantasy [split da "Consigli per una letteratura fantasy"]

<< < (26/40) > >>

Leonardo:

--- Citazione ---[cite]Autore: Blerpa[/cite]Un mio amico E' l'editor della Troisi.
Sorvolando sulle *qualità* della Troisi... una volta gli ho chiesto di Gamberetta, all'inizio lui era "chi? che?" poi gli ho spiegato del blog ed eccetera e lui "Angelo, sinceramente, io sto dietro alla Mondadori [credo fosse quella la casa editrice], dietro ai manoscritti della Troisi, preparo i miei romanzi/libri, viaggio fra Roma e Bologna fra produttori e riunioni per le serie televisive per cui lavoro, senza contare la casa nuova da sistemare... sai cazzo che tempo c'ho di preoccuparmi di uno (!) che si lamenta su internet? Io lavoro e c'ho altre cose a cui pensare."
Il che è ineccepibile.
--- Termina citazione ---


E' ineccepibile che se ne freghi di quello che pensa una blogger, ma tutti i suoi impegni non sono una garanzia della qualità dei lavori di cui si occupa (non sto dicendo che lui lavora male, nota la differenza). Capisco la risposta pragmatica ma d'altronde di risposte così se ne sentono a bizzeffe, e ormai non ne posso più. :-)  Quando Rete4 doveva essere spedita sul satellite chi lo voleva evitare tirava in ballo la presunta perdita di posti di lavoro che sarebbe seguita. Quando un'attività industriale danneggia l'ambiente spesso si sentono anteporre questioni di natura economica alle critiche di chi fa notare i problemi. E così via. C'è sempre questa tendenza ad arrendersi ad uno stato delle cose che viene fatto passare come ineluttabile quando invece è solo frutto di precise scelte di carattere culturale. Ovviamente non è che la gente debba mettersi a fare la paladina del cambiamento, ma almeno mi piacerebbe vedere un po' di sana consapevolezza del proprio ruolo all'interno del marchingegno.

edit: mi sono reso conto che è venuto fuori un minirent solo in parte originato dalla lettura delle parole di Blerpa che hanno fatto da spunto di riflessione. Quindi lo segnalo come tale.
edit2: marchingegno: in questo caso mi riferivo alla estrema aggressività dell' "industria culturale" che tende a trasformare in prodotto e in tendenza qualsiasi espressione artistica che prometta la possibilità di realizzare guadagni ingenti

Simone Micucci:

--- Citazione ---[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite][p]Tanto lo sanno tutti che Gamberetta è trex :P[/p]
--- Termina citazione ---


chi è?
Fail Mail!

Emanuele Borio:
Bravo bravo, editami i post per fingere che ho sbagliato, bravo! :PPPPPPP

Rafu:
@ Blerpa:

"Gamberetta" è sicuramente preda di idealismi estremamente adolescenziali. Ma la risposta del tuo amico non "giustifica" un bel niente... Chi svolge un lavoro ha la responsabilità di svolgerlo bene, e che la ragione della sua trascuratezza sia l'eccesso di impegni non rappresenta una scusa, bensì un'aggravante. I casi sono due:

a) è una persona avida, che preferisce fare dieci lavori male invece che uno bene, in modo da guadagnarci di più. Nel qual caso, non meriterebbe nemmeno un grammo di compassione.

b) i lavori che fa sono ingiustamente sottopagati, tanto da costringerlo a farne più di quanto realmente può, ché altrimenti non arriverebbe a fine mese. Nel qual caso, sono i suoi datori di lavoro/committenti a meritare un palo in culo che gli esca dalla bocca.

In ogni caso, un editore che pubblica merda perché "tanto vende lo stesso", visto che "il pubblico non capisce niente" (e, incidentalmente, scommetto che una ragazzina alle prime armi incapace di scrivere ma tanto entusiasta costa all'editore molto meno denaro di uno scrittore esperto e competente) commette un crimine contro l'umanità: quello di ostacolarne la crescita. Non credo di conoscere nemmeno una casa editrice che non sia colpevole di tale crimine. Possano tutti sprofondare presto nella miseria abbracciando i loro alberi morti!  ^__^

Claudia Cangini:
@ Rafu: una Fan Mail col rifrullo è il minimo che ti meriti

Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

[*] Pagina precedente

Vai alla versione completa