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[Apocalypse World] Che gioco è e perché i PbtA non sono un sistema

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Daniele Di Rubbo:
Stamattina ho iniziato a discutere su “La Tana dei Goblin” con un altro utente che chiedeva che tipo di gioco fosse Il Mondo dell’Apocalisse. Poi la discussione è virata anche sul parlare di altri giochi Powered by the Apocalypse e mi sono anche soffermato, in particolare, sul perché i giochi Powered by the Apocalypse non condividano o costituiscano un sistema di gioco.

Mi sembra una conversazione utile e condotta con toni ottimi, per cui vorrei segnalarla a possibili interessati:

http://www.goblins.net/phpBB3/apocalypse-word-t89924.html

Simone Micucci:
Fai riferimento alla nostra discussione con Enrico?
Ps, sto pesando se in futuro non sia il caso di fare una serie di Giù lo Schermo anche per AW.

Daniele Di Rubbo:
Già segnalata anche se, secondo me, è troppo avanzata per uno che non ha ancora letto il manuale. Gliel’ho detto. ;)

FabWolf:
Su questo argomento si è espresso anche Vincent Baker

"PbtA" isn't a system, I propose, it's an approach to systems, at the same conceptual level as "class and level games," "skill-based games," and "games with freeform traits and a unified conflict resolution system." I think you might have better luck if you think of different PbtA games as sharing a jumping off point, not as sharing systems or best practices or anything like that.

Take moves (the going topic). When you compare different PbtA games' approaches to moves, what you should expect to see is an ever-broadening diversity, not a developing common core. When you discover that two games approach their moves in similar ways, but a third approaches them differently, you haven't discovered a PbtA standard and a game that diverges from it, you've only discovered commonalities and differences between those three individual games. You've learned about those games in particular, in other words, not about PbtA games in general.

In important technical ways, there's really no such thing as "PbtA games in general." My guess is that approaching PbtA theory as though there were will always be frustrating.

Or maybe it's just not my thing. Still, if there's anything I can do to help, please ask! I think it's honestly wicked cool that you're trying to figure this stuff out.

Thanks as always, your pal,
Vincent

Riprendendo il motivo della discussione, se ho capito bene, ho letto che ritieni Apocalypse World un gioco non adatto a nuovi giocatori o a giocatori che non hanno mai giocato indie.

Su questo argomento, non so se sono offtopic o troppo in ritardo come mi ricorda il riquadro rosso qui sopra, in caso per favore abbiate pazienza, perdonatami e cancellate

Perchè ritieni/ritenete questo?
Sui nuovi giocatori sono abbastanza d'accordo, nel senso che pensavo di introdurre nuovi giocatori con giochi più leggeri, diretti e di breve durata.
Io ho avuto esperienze fallimentari con il mio vecchio gruppo a Dogs in the Vineyard (anche per colpa mia come master, ma non solo, certe cose non gli entravano proprio in testa), nelle poche sessioni di AW mi sembrava stesse andando meglio, quantomeno da parte dei giocatori.
Mi sembra che il gioco abbia una struttura sufficientemente tradizionale per non spiazzarli, tutto sommato si presta ad essere giocato male anche per questo, concordo. A differenza di Dogs, per esempio, il gioco cammina (o meglio forse zoppica) lo stesso e si rischia di trascinarlo male senza individuare gli errori.
Però mi è sembrato più facile coinvolgerli e introdurli a concetti progressivamente nuovi senza troppi traumi. E' compatibile con il fatto che non si leggano un tubo, cosa che credo sia un punto per loro irrinunciabile, e si appassionano facilmente ai loro personaggi.
Leggo di molte persone che lo hanno usato in maniera non corretta, fregandosene dei principi e di tutte le regole di gestione della partita, ma tutto sommato, dal punto di vista dei giocatori, mi sembra un gioco in cui facilmente possono fare quello che fanno di solito, e a partire da questo è possibile spingerli ad andare più in profondità in maniera abbastanza naturale.

Non ho moltissima esperienza di gioco (appena 3 sessioni), quindi probabilmente mi sto sbagliando, in cosa nella vostra esperienza non funziona di quello che penso?

Simone Micucci:
Rispondo per me:

personalmente una delle cose che mi piace nei gdr è vedere in cosa differiscono dagli altri, cosa di diverso hanno, se insegnano (o hanno bisogno di) tecniche nuove e cose simili.
Anche anni fa, quando mi approcciavo a giochi nuovi, vedevo che più un gioco era diverso dal classico più era semplice per me (e non solo per me) capire (e spiegare) come giocarlo. Mentre più assomigliava al classico più era difficile vederne e apprezzarne le sfumature. =)

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