Gente Che Gioca > Sotto il cofano
[rant] la regola zero
Mirko Pellicioni:
Bè i gusti sono gusti, l'aspetto narrativo (nel senso di narrare) di un DM tradizionale lo trovo perosonalmente molto divertente ancora adesso.
Per mè il gioco è più di un gioco è uno spettacolo condiviso un intrattenimento (parola che preferisco).
Anzi, prima di iniziare a giocare ai GDR io non giocavo affatto, detesto monopoli risiko o molti giochi da tavolo, e ammetto che molti elementi GIOCO dei giochi narrativisti non mi entusiasmano affatto.
Ma questa è una questione di gusti, io amo farmi raccontare delle belle storie e se necessario ridurre la mia partecipazione attiva alla sola introspezione psiocologica del mio personaggio.
come mi diverto molto a creare storie insieme ad altri in AiPS.
Sempre gusti comunque che poco hanno a che fare con la porgettazione dei giochi.
Mauro:
--- Citazione ---[cite] mirkolino:[/cite]l'aspetto narrativo (nel senso di narrare) di un DM tradizionale lo trovo perosonalmente molto divertente ancora adesso
--- Termina citazione ---
Però questo non è legato alla Regola Zero, il master può narrare a livello dei giochi classici anche senza; per esempio, Non Cedere al Sonno è possibilissimo da usare con la narrazione classica, nelle mani del master.
Moreno Roncucci:
--- Citazione ---[cite] Mauro:[/cite]per esempio, Non Cedere al Sonno è possibilissimo da usare con la narrazione classica, nelle mani del master.
--- Termina citazione ---
Più in apparenza che in sostanza. Con partenza e arrivo indicati dalle cinque domande iniziali + le poste in gioco scelte dal giocatore, se il GM gioca secondo le regole non può certo "imporre la sua storia". ncas sembra molto più "tradizionale" di quanto sia in realtà... 8)
Mauro:
--- Citazione ---[cite] Moreno Roncucci:[/cite]Più in apparenza che in sostanza. Con partenza e arrivo indicati dalle cinque domande iniziali + le poste in gioco scelte dal giocatore, se il GM gioca secondo le regole non può certo "imporre la sua storia". ncas sembra molto più "tradizionale" di quanto sia in realtà
--- Termina citazione ---
Forse ho capito male cosa intendeva nel parlare di "aspetto narrativo (nel senso di narrare)": io l'ho inteso come narrare cosa capita, descrivere le conseguenze di azioni, ecc., non come imporre la propria storia; se invece intendeva quello, allora sicuramente Non Cedere al Sonno non è che ci rientri chissà quanto :)
Mirko Pellicioni:
No no intendevo proprio imporre, anche se il termine imporre non è corretto se al tavolo, come me, altri glielo consentono.
È come interpetare una sceneggiatura dove puoi intervenire su uno o due dialoghi, ma non sulla trama.
Certo può farvi storcere il naso, certo può non piacervi, ma perosnalmente non ho porblemi a giocare così. È semplicemente un altro modo di giocare punto e basta.
Ripeto quì si parla di gusti alla fine :wink:
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