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Cosa vogliono dire "chesting" e "workshopping"?

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Mattia Bulgarelli:
Riprendo da qui:
http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,10595.msg185597.html#msg185597


--- Citazione ---Una qualunque storia del design si trova di fronte quindi ad una svolta: parlare delle gemme, sempre più rare, che mostrano le possibilità che un game design consapevole può dare [...] o parlare della degenerazione progressiva dell'ambiente e delle pessime abitudini parpuzie che si diffondono (chesting, prenarrazione, workshopping, etc.)?

--- Termina citazione ---

Cosa vogliono dire "chesting" e "workshopping"?
Sono termini che non avevo mai sentito prima.

Mauro:
Chesting: "l'escalare continuamente con poste sempre maggiori, usando in pratica le regole del gioco per agire di prepotenza sul piano sociale" (http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,3792.msg106639.html#msg106639).

Mattia Bulgarelli:
...e in quel thread avevo pure risposto, ma a quanto pare non sentire un termine per quasi 6 anni è sufficiente perché io me ne dimentichi.  ::)

Moreno Roncucci:
Il thread che definisce "chesting"  è su story-games (una delle ultime volte in cui Ron ha postato in quel forum:
http://www.story-games.com/forums/discussion/1199/big-gencon-stakes-discussion

Onestamente il termine non mi piace, è molto specifico di uno specifico problema del conflitto "a poste" (e altri, come quello di Polaris) che è un caso particolare di problemi più diffusi tipo prenarrazione e confusione sulle autorità, e preferisco parlare di questi ultimi.

"Workshopping" invece deriva semplicemente deriva da qui (non è teoria, è un copia-incolla dal dizionario di inglese):
tr.v. work·shopped, work·shop·ping, work·shops :To create or revise (a drama or literary work) based on suggestions or criticism from a group of collaborators.

È quando invece di giocare dei personaggi o comunque giocare creando una storia al tavolo... ci si mette d'accordo prima (prima di giocare, prima di una scena, prima di un dialogo o di un conflitto, etc.) e si decide insieme "cosa faremo, cosa diremo, cosa succederà"
Era un problema soprattutto di primetime adventures con la gente che pensava che chiamando le scene doveva anche dire cosa sarebbe avvenuto in scena, ma adesso temo sia molto più diffuso, con giochi che sembrano scritti per essere giocati così (ed è penso la maniera di giocare più noiosa possibile. Come il railroading ma ti devi anche sorbire il dibattito prima)

Simone Micucci:
Sai che il workshopping lo vedo succedere costantemente? Sopratutto con Cani nella Vigna, succede abbastanza spesso che i giocatori, vista la situazione, si mettano a parlare tra di loro su come procedere; ovviamente sono i loro personaggi che si stanno mettendo daccordo, ricavandosi un momento in tranquillità per parlare tra di loro, ma tutte le volte che l'ho visto succedere era sempre un momento in cui si cercava di uniformare le visioni dei vari personaggi.

Io personalmente sono dell'idea che ci sono giocatori (anche in numero significativo, ma non saprei dire quanto elevato) che non vogliono che i loro personaggi entrino in conflitto con i personaggi di altri giocatori.

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