Autore Topic: [Trollbabe] Sif e Sira - 2ª sessione (1ª Avventura)  (Letto 12990 volte)

Re:[Trollbabe] Sif e Sira - 2ª sessione (1ª Avventura)
« Risposta #15 il: 2015-06-19 20:37:07 »
Sì, controllando l'edizione italiana sembra invece che la scelta del tipo d'azione sia irrevocabile.

Quindi io domando ai più esperti. Di fronte ad una situazione di questo tipo.

GM: Le guardie non ti vogliono far entrare, Conflitto Sociale!

TB: Il mio obiettivo è metterlo KO


La risposta corretta è

1 GM: Mi spiace ho detto conflitto sociale, cambia obiettivo e scegline uno che miri a cambiare il loro atteggiamento.

oppure

2 GM: Allora è combattimento


Per me è ovviamente la 2, però effettivamente nel testo italiano non riesco a trovare il punto che ci faccia dirimere la questione.
Io ho sempre seguito questa procedura, ma Daniele mi ha fatto notare che non è esattamente quella del manuale.

1. Qualcuno dichiara il conflitto
2. Contestualmente si parla dell'obiettivo e si fissa il tipo Azione (se non era chiaro e lampante già all'inizio)
3. La TB formula in modo preciso l'obiettivo
4. Si fissa la posta
5. Fase equa e trasparente nella quale si può ancora tornare indietro a cambiare cose.


« Ultima modifica: 2015-06-19 20:46:17 da Saverio Porcari »

Moreno Roncucci

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Re:[Trollbabe] Sif e Sira - 2ª sessione (1ª Avventura)
« Risposta #16 il: 2015-06-19 23:00:07 »
Visto che Trollbabe l'ho tradotto io, ecco il testo originale intero (che secondo me non vuol dire assolutamente quello che ha detto Saverio)

Il testo originale, a pagina 42, parla della fase "fair and clear", e fa parte di un capitolo che tratta le fasi successive del conflitto una volta stabiliti tipo e obiettivo

Infatti, l'intero capitolo (non solo il capitoletto sulla fase fair and clear) inizia con queste parole:
"All right, we’re all looking at a conflict that’s trembling on the edge of occurring. We have the trollbabe’s Goal and we have the Action Type."

Poi inizia descrivere
1) la scelta di quante serie (e anche questa si fa prima della fair and clear e quindi è una cosa nota: infatti se non sai il passo come fai a sapere fino a punto puoi spingerti?)
2) La fase fair and clear.

Ecco cosa dice:
"Next comes a “fair and clear” stage in which characters’ options may be discussed without any commitment to their actions. It is, effectively, a shared brain-jam that amounts to director-level choreography of all the starting actions at once. It’s all right to change your mind as much as you need during this phase to arrive at what the characters you’re responsible for are doing. The stage is over when everyone’s satisfied with his or her character’s actions"
(grassetti miei: mi pare chiarissimo che obiettivo, tipo e passi sono dati come limiti, e si discute delle AZIONI che devono rispettare le decisioni precedenti. Si cambiano LE AZIONI e solo quelle finchè tutto non torna: NON si torna indietro FUORI dalla fase Fair and clear a cambiare le cose già decise!

(il manuale non dice se il GM può dire "guarda, ho cambiato idea, cambio tipo", penso non sia un problema al tavolo se il GM ammette un errore e ritorna indietro, ma questo cancella tutto quello che è stato fatto prima. Si devono decidere di nuovo obiettivo, passi,  etc., in pratica è come riprendere le carte in mano a tresette perchè qualcuno si è accorto che aveva da rispondere: si corregge un errore "riavvolgendo" il gioco)

Il manuale prosegue:

"Are you the GM? Although you do not state Goals for NPCs, they are certainly acting purposefully during the conflict, and it’s up to you to drive those actions as clearly and colorfully as you can.
The fair and clear stage is over when everyone has announced what the various characters are doing at that moment, and some trappings (colorful details) of the actions are shaping up.
It’s also a good time for everyone to be on the same page about the Action Type, and about each trollbabe’s Goal."


"on the same page". Si chiariscono, non si cambiano.

It’s called “fair and clear” because the dialogue is not committed until the very end. It’s perfectly all right to change your mind about what so-and-so is doing, based on what someone else has said.
The stage doesn’t end until everyone’s ready to say “Yes, that is indeed what this character is doing.”


Mi sembra che il testo della regola non lasci spazio a dubbi.

Poi parte l'esempio,
"The scene is a lonely glen in a forest. The conflict is an open fight between your character Retta and a small band of hunchbacked forest-dwellers who want her for a sacrifice. How all this is involved in the Stakes is a larger issue, not relevant for the example. The conflict was initiated by you with the phrase: “We aren’t letting them catch us! Conflict! And it’s a Fight!” Let’s say Retta’s Scale is small-group or higher at this point, so she’s perfectly capable of taking them on.
Knowing what Action Type is involved matters a lot. You might have called it Social, not Fighting, and stated Retta’s Goal to leave peaceably. But no! It’s all about Fighting (rahh!), and you’ve also stated that her Goal is to fight through the attackers to escape."


Più chiaro di così: "ah potevi dire che Retta gli fa cambiare idea! Se solo avessi detto Sociale e non Combattimento! Ma ormai è troppo tardi, devo scegliere un obiettivo compatibile con un conflitto di tipo Combattimento!"

E qui arriviamo alla parte che più somiglia a quella quotata da Saveriio, ma è DIVERSA:

"The “fair and clear” stage concerns what everyone’s doing at the beginning moment of the committed conflict. Now’s when you say Retta is hurling an axe into one of them and leaping after it into their midst. It’s all pretty much color-text at this point, more of an impression or establishing shot than resolution, which will await the die roll.

Non è che state guardano la prima edizione inglese del 2003 che ha regole diverse? (e che fra l'altro consentiva di cambiare tipo di conflitto a metà conflitto, se ricordo bene)

Altri pezzi molto significativi dall'edizione ATTUALE del gioco, sempre sulla fase Free and clear:

"Another thing: this isn’t a story conference, so it’s not about consensus or approval of one another’s statements. No one has to consent to anyone else. Tend to your part and that will be enough"

E nella pagina dopo:

Looking at your trollbabe, you’ll see her listed impressions. Feel free to make use of them in describing her actions, but they have no specific game effect, nor are you constrained to use them. The only actual constraints come from the Action Type. Fighting is the easy one – dive in with carnage; again, it’s only about how your trollbabe launches into motion, but that can be plenty, and it rates high on the list of Good Times for All.

Chiarito questo punto (penso al di là di ogni ragionevole dubbio, a parte quello su dov'era la parte quotata da Saverio), poi rispondo sulla partita.
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Re:[Trollbabe] Sif e Sira - 2ª sessione (1ª Avventura)
« Risposta #17 il: 2015-06-19 23:06:11 »
Ah, trovata! Pagine 15 della PRIMA EDIZIONE del 2002!  Quella che ha la metà delle pagine perchè non ci sono le spiegazioni, ma ha regole più complicate e diverse....
l'edizione italiana è la traduzione della SECONDA edizione (la prima pubblicata anche in volume e non solo in pdf) del 2008, con regole diverse e oltre 50 pagine in più di ulteriori spiegazioni e diagrammi.

io vi consiglio di non guardare nemmeno la prima edizione, se non avete intenti di studio sulla storia dei gdr. usate l'edizione attuale o, meglio ancora, quella italiana (dove, d'accordo con Ron, sono stati corretti alcuni errori nel testo)
« Ultima modifica: 2015-06-19 23:07:49 da Moreno Roncucci »
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Re:[Trollbabe] Sif e Sira - 2ª sessione (1ª Avventura)
« Risposta #18 il: 2015-06-19 23:08:28 »
Non è che state guardano la prima edizione inglese del 2003 che ha regole diverse? (e che fra l'altro consentiva di cambiare tipo di conflitto a metà conflitto, se ricordo bene)

No, Moreno, stavamo guardando la 2ª edizione, 2ª ristampa. Quella uscita in inglese nel 2009, insomma: l’ultima edizione americana (ce l’ho originale da un Bundle of Holding).

Modifica: Ecco, però non so se Saverio ha questa mia stessa edizione. Infatti, la parte che lui cita sopra nel mio PDF è diversa (coincide con la traduzione dell’edizione italiana). Me ne accorgo solo ora.
« Ultima modifica: 2015-06-19 23:17:31 da Daniele Di Rubbo »

Moreno Roncucci

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Re:[Trollbabe] Sif e Sira - 2ª sessione (1ª Avventura)
« Risposta #19 il: 2015-06-19 23:26:27 »
La risposta alla domanda di Saverio nel post in alto in questa pagina (per essere proprio davvero chiari) è la 1:

1 GM: Mi spiace ho detto conflitto sociale, cambia obiettivo e scegline uno che miri a cambiare il loro atteggiamento.

E riguardo alla procedura che ha scritto:

1. Qualcuno dichiara il conflitto
2. Contestualmente si parla dell'obiettivo e si fissa il tipo Azione (se non era chiaro e lampante già all'inizio) <-NO, NON CI SI METTE D'ACCORDO. CIASCUNO DICHIARA QUELLO CHE GLI COMPETE.
3. La TB formula in modo preciso l'obiettivo
4. Si fissa la posta  <--NON C'È POSTA DEL CONFLITTO IN TROLLBABE
5. Fase equa e trasparente nella quale si può ancora tornare indietro a cambiare cose. <---NO, NELLA FASE EQUA E TRASPARENTE DECIDI LE AZIONI DEI PERSONAGGI.

(scusate la pedanteria nel ribadire queste cose che ho già scritto sopra, ma sono preoccupato che la gente possa saltare il mio wall of text precedente e basarsi su quella scaletta, per questo ho riassunto in questo post più corto)
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Re:[Trollbabe] Sif e Sira - 2ª sessione (1ª Avventura)
« Risposta #20 il: 2015-06-19 23:34:52 »
No, hai fatto bene: questa precisazione è utile anche a me.

Re:[Trollbabe] Sif e Sira - 2ª sessione (1ª Avventura)
« Risposta #21 il: 2015-06-19 23:53:46 »
Grazie infinite Moreno!
Oggi non avevo sotto mano l'edizione italiana e ho scartabellato su internet incappando in un'edizione in inglese vecchia, ovvero quella del 2002!
Sembra che non abbia fatto altro che prender cantonate, ma per fortuna sei accorso tu a far chiarezza :)

La risposta alla domanda di Saverio nel post in alto in questa pagina (per essere proprio davvero chiari) è la 1:

1 GM: Mi spiace ho detto conflitto sociale, cambia obiettivo e scegline uno che miri a cambiare il loro atteggiamento.

E riguardo alla procedura che ha scritto:

1. Qualcuno dichiara il conflitto
2. Contestualmente si parla dell'obiettivo e si fissa il tipo Azione (se non era chiaro e lampante già all'inizio) <-NO, NON CI SI METTE D'ACCORDO. CIASCUNO DICHIARA QUELLO CHE GLI COMPETE.
3. La TB formula in modo preciso l'obiettivo
4. Si fissa la posta  <--NON C'È POSTA DEL CONFLITTO IN TROLLBABE
5. Fase equa e trasparente nella quale si può ancora tornare indietro a cambiare cose. <---NO, NELLA FASE EQUA E TRASPARENTE DECIDI LE AZIONI DEI PERSONAGGI.

(scusate la pedanteria nel ribadire queste cose che ho già scritto sopra, ma sono preoccupato che la gente possa saltare il mio wall of text precedente e basarsi su quella scaletta, per questo ho riassunto in questo post più corto)

Certamente mi adeguo a questa procedura, che è esattamente quella che emerge dalla lettura del manuale.
Io giocando "comodo" con Simone l'ho sempre vissuta in modo più morbido ed aperto al dialogo, ma forse è un fatto di percezione.

Mi domando comunque le seguenti cose:

Se la scelta del tipo d'azione è unilaterale da parte di chi chiama il conflitto ed insindacabile
Allora se il GM dichiara un conflitto Sociale, non mi sta vincolando/limitando la TB ad una serie di comportamenti escludendone completamente altri?

1 GM: Mi spiace ho detto conflitto sociale, cambia obiettivo e scegline uno che miri a cambiare il loro atteggiamento.

Se per assurdo il GM dicesse:

Ti trovi in un cerchio di pietre magico, dei druidi cantano una nenia. Conflitto Magia! (Non so se ha senso, ma se può chiamare i conflitti quando vuole e stabilirne il tipo senza consultarsi con nessuno è un caso possibile)

La Trollbabe è costretta a fare un rituale? O con la magia deve difendersi dall'influsso dei druidi?

O venendo al caso della giocata di Sif e Sira.

La guardia non ti vuol far passare con addosso armi. Conflitto sociale!

Può farlo? Può costringere la trollbabe a fare un conflitto sociale piuttosto che a provare a combatterlo o a passare di nascosto o ad usare un rituale ?

Adesso che rileggo bene il manuale sotto questa ottica mi pare di sì, ma mi apre un nuovo modo di vedere il gioco.

« Ultima modifica: 2015-06-20 00:02:17 da Saverio Porcari »

Re:[Trollbabe] Sif e Sira - 2ª sessione (1ª Avventura)
« Risposta #22 il: 2015-06-20 00:16:52 »
Poi per quanto mi riguarda i dubbi nascono principalmente nel caso dei conflitti SOCIALI e MAGICI chiamati dal GM.
Riguardo al tipo d'azione SOCIALE il manuale dice
 
Questo tipo di azione è usato per ispirare, guidare, convincere, contrattare vantaggiosamente, rassicurare, spaventare, attrarre, intimidire, stabilire un impegno o ottenere informazioni. La sua caratteristica chiave è che cambia il comportamento attivo degli altri. [...]
Il Tipo Sociale è inoltre flessibile riguardo al tipo di cambiamento nel comportamento. Per esempio può essere usato per convincere qualcuno della verità, per mentirgli o per svelare bugie di alcuni altri


Ora se lo chiama il GM non mi è chiaro se si riferisce alla volontà di un PNG di ispirare, guidare, convincere, contrattare vantaggiosamente, rassicurare, etc o a quella presunta della trollbabe (la quale invece magari vorrebbe scassare il PNG di botte).

Supponiamo che il vecchio saggio del paese supplica la trollbabe di andare a recuperare l'idolo trafugato, il GM chiama Conflitto Sociale perché il vecchio vuole convincere la trollbabe.

E' un caso ammissibile o la volontà e l'obiettivo del PNG non conta nulla?
A sto punto nella scelta dell'obiettivo che scelte ha la trollababe?
Sappiamo che l'obiettivo non può essere PASSIVO "non mi faccio convincere", non può nemmeno esulare dall'ambito sociale (lo uccido, lo picchio).
Dovrebbe scegliere a sua volta un obiettivo che "ispiri, guidi, spaventi, convinca, rassicuri, etc" ?


Oppure Argha trollbabe con numero 8 si trova nella bottega di un mercante che la tratta in modo sgarbato, allorché lei reagisce dichiarando "Sfodero la mia spada!"... ma prima che riesca a dirlo il GM mi interrompe e dice
Conflitto Sociale, il mio mercante vuole convincerla a rinfoderare la spada e ad andarsene in cambio di un po' di quattrini.

A sto punto la mia cazzutissima trollbabe deve cuccarsi il conflitto sociale? Dichiarare un obiettivo sociale e provare a far cambiare l'atteggiamento del mercante? Magari io volevo intimidirlo, ma magari volevo proprio fargli male...

Sono un po' confuso  :o
« Ultima modifica: 2015-06-20 00:29:30 da Saverio Porcari »

Moreno Roncucci

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Re:[Trollbabe] Sif e Sira - 2ª sessione (1ª Avventura)
« Risposta #23 il: 2015-06-20 01:27:13 »
Allora, andando in ordine...

Io giocando "comodo" con Simone l'ho sempre vissuta in modo più morbido ed aperto al dialogo, ma forse è un fatto di percezione.

Si gioca comunque assieme, non ha senso giocare per frustrare gli altri giocatori. Se il GM o un giocatore si mette a dichiarare cose insensate  o non ha capito il gioco (e glielo si spiega) o perché ci giochi assieme? Con uno così a D&D bara sui tiri, a CnV se ne frega dei fedeli, insomma se il suo scopo è rovinarti la partita una maniera la trova sempre...

Se il GM dichiara un conflitto di un certo tipo, dovrebbe essere perché davvero desidera vedere in quella situazione un conflitto di quel tipo, o conoscendo le motivazioni dei PNG per lui ha più senso un conflitto di quel tipo. Insomma, gioca onestamente, non "per fregare"...

Citazione
Mi domando comunque le seguenti cose:

Se la scelta del tipo d'azione è unilaterale da parte di chi chiama il conflitto ed insindacabile
Allora se il GM dichiara un conflitto Sociale, non mi sta vincolando/limitando la TB ad una serie di comportamenti escludendone completamente altri?

Certo che la sta vincolando! Il limite è davvero molto ampio (ho visto che in generale la trollbabe trova sempre qualche obiettivo che le interessa e che alla fine arriva allo stesso punto) ma il GM "gioca" in parte la tua trollbabe.

Non è una novità. Non narra già i suoi successi?

E tu non gli dici cosa devono fare dei PNG se le prendi come relazioni?

Trollbabe "sballa" parecchio l'idea di come funziona un gdr di chi viene dal gdr "tradizionale". E in più di un senso....   8)

Citazione
Se per assurdo il GM dicesse:

Ti trovi in un cerchio di pietre magico, dei druidi cantano una nenia. Conflitto Magia! (Non so se ha senso, ma se può chiamare i conflitti quando vuole e stabilirne il tipo senza consultarsi con nessuno è un caso possibile)

Certo che è possibile.

Quello che non può fare, da regolamento è fermarsi lì.

Tu sei lì tranquilla, e di colpo "conflitto"! Dove? Da chi? Che succede? Il GM a quel punto ti deve dire PERCHÈ sei in conflitto! Che succede, qualcuno ti attacca? C'è un effetto magico nella zona? Sei in pericolo?

Il conflitto l'ha dichiarato lui, mica sta a te dire perchè l'ha dichiarato....

Citazione
La Trollbabe è costretta a fare un rituale? O con la magia deve difendersi dall'influsso dei druidi?

Nessuna di queste cose.  il GM dichiara il tipo di conflitto e cosa succede nella fiction per scatenarlo (non è ancora la fase equa e trasparente, può semplicemente dirti "credevi che questi druidi fossero innocui, Eh? E invece stanno cercando di controllare la tua mente"

A quel punto la trollbabe semplicemente dichiara un obiettivo, fra quelli leciti per un conflitto magico:  "Sebbene possa essere usato per uccidere o stordire qualcuno, può anche servire a raccogliere informazioni, fornire un mezzo di trasporto per raggiungere un luogo, mandare o ricevere oggetti, salvare o soccorrere qualcuno, controllare il comportamento altrui, alterare le caratteristiche fisiche di una situazione o comunicare con qualcuno."

Supponiamo che il suo obiettivo sia semplicemente salvare se stessa (che mancanza di fantasia, io avrei dichiarato che era prendere il totale controllo mentale dei druidi...). È un obiettivo lecito. Si prosegue, decidete il Passo, si arriva alla fase equa e trasparente, la trollbabe può dire anche semplicemente che fugge, il GM dovrebbe magari incalzarla per chiederle "OK fuggire, ma come ti difendi dall'attacco?" e se lei insiste che si basa sulla sua velocità per mettersi fuori range prima che la (lenta) magia faccia effetto, si gioca su quello. poteva anche dichiarare che andava a spaccargli la testa con l'ascia.  È comunque un conflitto magico (immagino che il GM come azioni aggiungerà le azioni magiche adeguate, barriere, allucinazioni, etc.)

Sto dando per scontato che il GM sia pieno di idee su come gestire un conflitto magico anche se la trollbabe va avanti a colpi d'ascia....   perchè se non ha le idee sul conflitto magico, perchè mai l'ha dichiarato? Per fare una figura di palta con gli amici?

Provaci e vedi che un conflitto così è assolutamente un conflitto magico anche in fiction. (e la trollbabe ovviamente tira su magia)

Citazione
O venendo al caso della giocata di Sif e Sira.

La guardia non ti vuol far passare con addosso armi. Conflitto sociale!

Può farlo? Può costringere la trollbabe a fare un conflitto sociale piuttosto che a provare a combatterlo o a passare di nascosto o ad usare un rituale ?

Vedi sopra. Cosa succede in fiction? Perchè dichiara conflitto? Deve dirlo lui. Le guardie cercano di arrestarla?

Dichiarare un conflitto sociale non significa dire che le guardie cercano di convincere la Trollbabe a fare qualcosa (non avrebbe  senso un conflitto così, sarebbe fallimento automatico), significa che il GM pensa che quella situazione sia un problema ti tipo sociale, non un incontro con gente da menare.

Esempio: le guardie sono un sacco, la trollbabe vuole entrare, le guardie cercano di arrestarla. Se il GM dichiara combattimento sta dicendo che la trollbabe sarà costretta a fuggire se il numero di guardie è fuori scala. Non potrà sconfiggerli tutti. E non potrà convincere nessuno. (potrebbe magari dichiarare che entra di forza, ma poi comunque si nasconde o fugge)

Se dichiara conflitto sociale, se la trollbabe riesce a convincere il capo delle guardie (un individuo) potrebbe entrare.  Non è costretta a fuggire.

Vedi come la scelta del tipo di conflitto non è data da "ah!  Adesso fotto il giocatore! Così lui si rompe le palle e poi le romperà a me e nessuno si divertirà, che bello!", ma è data dalla conoscenza che ha il GM della situazione? La trollbabe non ha altra via se non la fuga, o c'è una possibilità che convinca qualcuno?
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Re:[Trollbabe] Sif e Sira - 2ª sessione (1ª Avventura)
« Risposta #24 il: 2015-06-20 01:31:59 »
Saverio mi pare che su un paio di dettagli parti per una tangente strana:

"Ti trovi in un cerchio di pietre magico, dei druidi cantano una nenia. Conflitto Magia! (Non so se ha senso, ma se può chiamare i conflitti quando vuole e stabilirne il tipo senza consultarsi con nessuno è un caso possibile)"


Chi è questo GM? No perché, fa un framing di una scena, dice cosa fanno i PnG e poi decide che la TB fa una magia. Come fa a chiamare un Conflitto se la trollbabe ancora non ha fatto niente?
I conflitti emergono da quello che la TB fa, se il giocatore non ha alcuna reazione, non ha parlato, non ha detto niente (in sostanza: se non ha ancora giocato) come diavolo fai a stabilire che c'è un conflitto?

Il giocatore di quel GM lo guarda e dice "eh? io non ho detto niente".


Segui il normale flusso del gioco invece di immaginarti dei folli a un tavolino che fanno framing con le orecchie tappate. Come avverrebbe?

Il GM fa un framing
"Ok...arrivi sul luogo dei cerchi di pietre, con i druidi che fanno questo rituale. C'è una donna al centro immobile, bagnata dalla luce della luna, sembra come ipnotizzata, e loro si stanno preparando a sacrificarla"

fa una pausa, come una persona normale, e guarda il giocatore come reagisce e come fa reagire la TB.
Se la trollbabe sta nascosta, immobile, nessuno l'ha vista...non c'è conflitto. Come fai a dire che c'è?

Oppure il giocatore dice "Ok, esco allo scoperto e chiedo loro di fermarsi!!"
GM: "Caspita, Conflitto, Sociale!" (qui il GM SA che c'è un conflitto. Come lo sa? Perché lui SA che per quei personaggi la semplice intrusione della TB è una fonte di tensione.)

Giocatore "Obiettivo: salvo la donzella!!"
GM "sarebbe un conflitto sociale, mi dichiari un obiettivo adeguato?"
Giocatore "ups scusa, ma io voglio salvarla! Mi stai obbligando a non salvarla!"
GM "ok, hai detto che esci allo scoperto e chiedi loro di fermarsi. Vuoi che cambino il loro atteggiamento. Vuoi che smettano al momento, ho capito bene quello che hai detto o mi sto sbagliando?"
Giocatore "si, non ci avevo fatto caso. Ok allora il mio obiettivo è che mi spieghino cosa stanno facendo"
(e via a decidere il passo e la fase equa e trasparente, come da regole)

Ora...il giocatore perde il conflitto. è ostacolata. Narrazione: il capo dei druidi ordina a alcuni dei suoi di tenere la TB lontana in modo che non possa interferire con il rituale.

Giocatore: "AHAH, me ne batto, COnflitto, combattimento! Voglio salvare la donzella!!"


I conflitti emergono sempre dalle interazioni tra i giocatori. Non è che uno parla, si fa i cazzi suoi, non aspetta neanche l'altro e dichiara conflitto. Su cosa lo dichiara? Sui suoi sogni erotici?



"La guardia non ti vuol far passare con addosso armi. Conflitto sociale!"
C'è stato un qualche momento del gioco in cui c'è stata interazione tra TB e il PnG che non la voleva far passare? La trollbabe passava per strada senza cagarsi la guardia e questa ha detto "tu non passi!! COnflitto sociale!!"

Com'era in gioco?
Sira chiede cosa stia succedendo e l’uomo risponde: «Cosa vuoi? Ti ha mandato Washu?». Ovviamente Sira non sa di chi si tratti e dice di essere lì solo di passaggio. L’uomo non ci crede e pensa che sia imparentata o alleata del troll, ma Sira dice di voler solo entrare nel villaggio. L’uomo risponde che nessuno con quelle corna entra armato al villaggio e che, se vuole entrare, dovrà lasciare l’ascia. Sira risponde che l’ascia è un regalo importante per lei e che non intende darla a nessuno.

Ora...come fai a non vedere lì un conflitto sociale? Sira sta spiegando ragioni provando a convincerlo e a entrare con l'ascia. è un conflitto. è sociale.

Tira

Conflitto. Sociale. Qual è il tuo obiettivo? è entrare con l'ascia.

E metti caso che invece nel frattempo alla Trollbabe è presa la fregola di spaccargli la testa? Ci pensa dopo. Ora in quel momento c'è un conflitto.

Se vince la Trollbabe entra con l'ascia.
Se perde la Trollbabe non la fa entrare (è ostacolata...magari narra come la guardia si fa aggressiva) -> E ora guarda un pò può dichiarare che gli spacca la testa con un colpo d'ascia (che conflitto dichiarerà? Magia? Sociale? Sarà mica combattimento?)

Ma a volte succede che c'è uno scambio di opinione tra giocatori. Perché magari il GM dice "conflitto sociale" ma il giocatore stava già covando dentro di se l'idea di ammazzare il tizio (solo che non la esprimeva in gioco. Il GM doveva essere telepatico e capirlo. O forse giocano in hangout e non è così immediato capirlo). O si è disposti a fare un rewind ("oh scusa, non avevo capito che non te ne frega più niente e vuoi solo il sangue. Ok!  Combattimento allora") oppure si fa il conflitto sociale e si vede come prosegue la fiction.




"Supponiamo che il vecchio saggio del paese supplica la trollbabe di andare a recuperare l'idolo trafugato, il GM chiama Conflitto Sociale perché il vecchio vuole convincere la trollbabe"

Ma la TB che sta facendo?
I PnG non dichiarano obiettivi. Stai giocando con un giocatore che ha delle reazioni o con un baccalà immobile che non interagisce?


Però prendiamo il caso estremo. Diciamo che io sto giocando la mia TB.
Il GM mi manda il vecchio rompicoglioni perché vuole che io recuperi l'idolo. E mi dice "Conflitto, Sociale".

A me i GM che non mi fanno parlare mi sono sempre stati sui coglioni (me ne sono capitati anche a TB. E no, non eri tu. Tu giochi bene =P ) e dico:

IO: "ok, il mio obiettivo è che smetta di rompermi le palle. Mi faccio vedere scorbutica e disinteressata"
GM: "ma...lui vuole convincerti"
IO: "mi spiace per lui. Passo?"
GM: "ok, il passo è 3"
Io: "passo 2, lo calo"


Riesco: nel conflitto il png smette di rompermi i coglioni.
Fallisco: sono ostacolata, lui è li tra le palle, si uniscono altri a dargli manforte "daaii, recuperaci l'idolo!"

Quindi io dico "sai cosa? Sorrido e dico di si. Ditemi dov'è l'idolo, ve lo riprendo io!" Prendo uno di loro come relazione Amante.

Nelle scene seguenti scopo con l'amante, cerco di sapere cose sull'idolo e poi cercherò di trafugarlo. Oppure magari li aiuterò. Oppure mi farò altri affari. A seconda di come va la storia.


Il mio obiettivo non è "quello che si aspetta il GM".
Il mio obiettivo è mio. A volte il giocatore ha un obiettivo chiaro e il conflitto nasce da quell'obiettivo. A volte invece non è chiaro...perché il GM invece di aspettare le reazioni del giocatore mette conflitti dove il giocatore non ne vede. Quindi? Il giocatore dichiara un obiettivo valido cercandolo nella Trollbabe (come nel caso de "il vecchio non mi rompe i coglioni") oppure il giocatore guarda il GM e gli dice "eh? Io ancora non ho parlato...magari accettavo senza bisogno di un conflitto...mi dai un pò di contesto? Perché dovrei voler cambiare il suo atteggiamento?"




edit: crosspost con Moreno.
In effetti non avevo pensato al rituale come trappola magica. Non ci sono molti agguati e cose simili nelle mie giocate. XD
« Ultima modifica: 2015-06-20 01:36:37 da Simone Micucci »
Simone Micucci - GcG Global Fac - Fan Mail: 70 - Pacche sulla Spalla: 1. "Difficile avere nemici con Caldo+3"

Moreno Roncucci

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Re:[Trollbabe] Sif e Sira - 2ª sessione (1ª Avventura)
« Risposta #25 il: 2015-06-20 02:22:06 »
Riguardo al tipo d'azione SOCIALE il manuale dice
 
Questo tipo di azione è usato per ispirare, guidare, convincere, contrattare vantaggiosamente, rassicurare, spaventare, attrarre, intimidire, stabilire un impegno o ottenere informazioni. La sua caratteristica chiave è che cambia il comportamento attivo degli altri. [...]
Il Tipo Sociale è inoltre flessibile riguardo al tipo di cambiamento nel comportamento. Per esempio può essere usato per convincere qualcuno della verità, per mentirgli o per svelare bugie di alcuni altri


Ora se lo chiama il GM non mi è chiaro se si riferisce alla volontà di un PNG di ispirare, guidare, convincere, contrattare vantaggiosamente, rassicurare, etc o a quella presunta della trollbabe (la quale invece magari vorrebbe scassare il PNG di botte).

Il tipo di combattimento dipende dalla fiction, deve avere un senso e una logica, ma vincola solo l'obiettivo della trollbabe. (e su cosa tira)

Ma in astratto si capisce poco, vediamo un esempio pratico:

Citazione
Supponiamo che il vecchio saggio del paese supplica la trollbabe di andare a recuperare l'idolo trafugato, il GM chiama Conflitto Sociale perché il vecchio vuole convincere la trollbabe.

Così non c'è nessun conflitto. Vedi un conflitto in un vecchio che supplica la trollbabe?

Guardando le regole, ci possono essere scelte interessanti, rese ancora più interessanti dall'intersezione di fiction e regole. Per esempio, se il vecchio cerca di ingannare la trollbabe per farle recuperare l'idolo rifilandole una storia falsa, potrebbe essere un conflitto.... ma nella fase equa e trasparente il GM dovrebbe dire al giocatore che e solo un cumulo di balle!

in ogni caso, se non c'è conflitto, non c'è conflitto. Se vuoi dichiarare conflitto deve esserci conflitto. Discorrere amabilmente, chiedere, cercare di convincere dicendo la verità e senza coercizione non e un conflitto...

Ora, o ti viene in mente qualcosa di OVVIO: "certo! Qui c'è un chiarissimo conflitto da dichiarare"....
... o che senso ha che stai a scervellarti per trovarlo? I conflitti sono evidenti, se non lo vedi non c'è.

Citazione
E' un caso ammissibile o la volontà e l'obiettivo del PNG non conta nulla?
A sto punto nella scelta dell'obiettivo che scelte ha la trollababe?

Se il GM ha dichiarato un conflitto sociale, la trollbabe deve dichiarare un obiettivo ammissibile: cambiare il comportamento attivo di qualcuno. E se c'è un conflitto mi pare ovvio che qualcuno sta facendo qualcosa alla trollbabe....

Ma vediamo un possibile uso delle regole come si intersecano con la fiction:

Il GM dichiara conflitto sociale. A quel punto deve dire cosa succede per scatenare un conflitto.
La trollbabe dichiara come obiettivo che vuole che il vecchio smetta di chiederle di andare là e ci vada lui da solo. A questo punto è il giocatore che deve dire come fa a convincerlo.

Vedi? NON STANNO GIOCANDO A PALLA AVVELENATA! Non stanno cercando di "fregarsi a vicenda" con mezze dichiarazioni appena accennate per mettere in difficoltà l'altro!

Mi sembra che nei tuoi esempi hai paura che succeda una cosa così:

- GM: "credi di mangiare in pace! Ah! Conflitto! Sociale! Ora dimmi subito perchè!"
- Giocatore (preso di sorpresa.) "... ma..non so... litighiamo per l'ultima fetta di torta? Non mi viene in mente niente..."
- GM (ridendo sguaiatamente come un supervillain) "Ah ah! Non sai rispondere, eh, povero stolto? Ma DEVI! Stavolta ti ho fregato, staremo tutta la sera a vederti nell'imbarazzo finchè non ti viene in mente come risolvere questo casino che ti ho combinato!
- Giocatore: "ah, è così? Credi di avermi fregato? Il cane vuole mangiare un boccone che gli ha lanciato il padrone di casa. Il mio obiettivo è fargli mangiare invece il cappello del capo delle guardie! Ora impostami tu un conflitto in cui questo abbia senso, Bwah ah ah ah!"
- GM: "ma... non dovresti essere tu a dirmi cosa fai per..."
- Giocatore: "cosa credi, di giocare a Trollbabe? Io dichiaro che mi accendo una sigaretta, il mio obiettivo è convincere il cane, adesso tiro il dado e se vinco ti devi inventare come ho fatto, eh eh eh"
- GM: "maledetto Carter, mi ha fregato un altra volta..."

Non penserai che Trollbabe funzioni così, spero...   ;D

I giocatori (GM compreso) COLLABORANO, e ciascuno fa la sua parte, aggiungendo qualcosa di INTERO. Non tiri a sbalestrare l'altro presentandogli un mozzicone di dichiarazione, con i puntini di sospensione finale tipo la settimana enigmistica....   se vuoi un conflitto lo descrivi e poi passi alla palla alla Trollbabe, dopo avergli descritto una situazione sensata. la trollbabe ti dichiara cosa fa e perchè per ottenere l'obiettivo che ha scelto, in maniera sensata

Citazione
Sappiamo che l'obiettivo non può essere PASSIVO "non mi faccio convincere", non può nemmeno esulare dall'ambito sociale (lo uccido, lo picchio).
Dovrebbe scegliere a sua volta un obiettivo che "ispiri, guidi, spaventi, convinca, rassicuri, etc" ?

E soprattutto, che cambi un comportamento attivi di qualcuno.

Ma non deve inventarsi pure il comportamento da cambiare! Il GM gli avrà descritto qualcuno che vuole ipnotizzarla, catturarla, avvelenarla, imbrogliarla, schiavizzarla, fregarla, o comunque *arla, e il giocatore dirà cosa vuole fare la trollbabe. Tutto qui.

Citazione
Oppure Argha trollbabe con numero 8 si trova nella bottega di un mercante che la tratta in modo sgarbato, allorché lei reagisce dichiarando "Sfodero la mia spada!"... ma prima che riesca a dirlo il GM mi interrompe e dice
Conflitto Sociale, il mio mercante vuole convincerla a rinfoderare la spada e ad andarsene in cambio di un po' di quattrini.

Si potrebbe dire che sfoderare la spada poteva già essere un chiaro conflitto, ma dipende dalla situazione: era plausibile che fosse solo scena, colore? Insomma, se la trollbabe dà un pugno in faccia a qualcuno ha dichiarato il conflitto, anche se è il GM a dire le paroline dopo...
In generale se avete problemi di comunicazione di questo tipo al tavolo è meglio se insistete per dare sempre dichiarazione formale (e se siete abituati così è possibile che in quel caso sfoderare la spada non fosse un conflitto se non dichiarato), ma in genere non si sta a fare le corse fra GM e giocatore, in quel caso gli chiederei "vuoi entrare in conflitto?" (e se risponde "no" gli dico "e invece a me pare un conflitto, lo dichiaro io"...)

Il GM può benissimo dichiarare  un conflitto sociale, ipotizzando che giochi onestamente (se gioca per rovinarti il divertimento mandalo a donne di facili costumi e risolvi il problema). E può puyre dichiarare che l'obiettivo del mercante è convincerti.

Ovviamente, come "obiettivo di png", non conta nulla, quindi non mi pongo nemmeno il problema  del fatto che sia lecito o no. È carta straccia. La trollbabe può benissimo perdere il combattimento e non cambiare idea per niente. NON ESISTONO POSTE NEL CONFLITTO. Il problema non si pone, il sistema alla fine dirà se la trollbabe è illesa, ferita o incapaciitata e se ottiene il suo (di lei) obiettivo. E BASTA.  L'obiettivo dei png è irrilevante, serve solo a dare una guida al GM su come giocarli ma non conta nulla sull'effetto del conflitto.

Quindi, un png può benissimo avere come obiettivo "sposare la trollbabe", "convincerla", "ammazzarla","farla diventare un coniglio rosa", non c'è problema, NON DEVI MANCO DICHIARARLO ALLA TROLLBABE, che importa? (lo dichiari nella fase equa e trasparente se può essere utile, ma di soluto bastano le azioni) Gli dici anche cosa ha mangiato il png a colazione la settimana prima? Nel conflitto come informazione ha la stessa rilevanza....  Se la trollbabe rimane ferita dichiara la ferita e cosa fa, e marameo al futile, inutile e senza speranza obiettivo del png....

Citazione
A sto punto la mia cazzutissima trollbabe deve cuccarsi il conflitto sociale? Dichiarare un obiettivo sociale e provare a far cambiare l'atteggiamento del mercante? Magari io volevo intimidirlo, ma magari volevo proprio fargli male...

Stai interpretando le limitazioni sugli obiettivi in maniera assurdamente limitante.

Ecco alcuni obiettivi validi che mostrano che "umiliazione" rappresenta per la tua trollbabe il non poter dichiarare come obiettivo che ammazza il mercante...
1) convincere una guardia ad arrestare il mercante e sbatterlo in galera.
2) far fuggire il mercante a gambe levate dalla città, terrorizzato dalla paura.
3) Far strisciare il mercante ai suoi piedi implorando pietà.
4) Farsi seguire dal mercante che cammina a quattro zampe per il paese abbaiando come un cagnolino (il giocatore che dichiara questo obiettivi dice come fa ad ottenerlo, ma direi che un "se non lo fai ti impalo su quell'albero" è un buon inizio...)
5) Farsi regalare dal mercante la casa e tutti i suoi averi.
6 (se di scala sufficiente) convincere il paese a linciare il mercante in piazza.

Se è presente una terza persona potrebbe persino dichiarare che il suo obiettivo è terrorizzare lei e per ottenerlo uccide il mercante...  (qui cominciamo ad avvicinarci di nuovo alle dichiarazioni/trucco: ancora una volta, giocate onestamente, queste cose falle se hanno senso, non per "fregare" gli altri...)

[edit: crosspost con Simone]
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Moreno Roncucci

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Re:[Trollbabe] Sif e Sira - 2ª sessione (1ª Avventura)
« Risposta #26 il: 2015-06-20 06:16:24 »
Mi sono riguardato anche i post della pagina precedente, per vedere a cosa non si era ancora risposto.

Daniele, nel primo post: 
Citazione
Nella nuova Fase Equa e Trasparente, Luca dice che i compaesani dell’uomo accorrono per aiutarlo a rimettersi in piedi: sono vestiti in maniera povera e armati di bastoni e simili. Sira spintona la gente via e, nel frattempo, getta un coltello al troll nella gabbia perché si liberi (nella speranza che gettare scompiglio la aiuti a raggiungere il suo Obiettivo).

Tira un 9 (fallimento) ed è Ostacolata. Evelyn narra come della gente le si para dinanzi e lei si ferma perché non vuole fare loro del male. Decide di lasciare perdere la seconda Serie e di andare alla terza.

Qui non sapevamo bene come comportarci: il fatto che Evelyn avesse gettato il coltello al troll perché si liberasse esulava dall’Obiettivo del Conflitto. Chi decide cosa succede al troll, se si libera? Luca ha narrato come i paesani riprendessero il coltellino e la cosa è finita lì, ma come avremmo dovuto gestire quella situazione? Io non saprei dirlo.

Seguite le regole sulla narrazione. Seguitele rigorosamente senza cambiarle di un millimetro.

Come ha detto Saverio, Evelyn sta dichiarando azioni che sono più da "spacco la testa a tutti ed entro" più che "voglio che mi facciano entrare", ma per il resto della spiegazione facciamo finta di niente e immaginiamo sia un conflitto di tipo combattimento.

Si inizia con la fase equa e trasparente, dove Evelyn dichara che getta il coltello al troll perchè si liberi e crei scompiglio. A quel punto il GM dichiara a sua volta cosa fanno i png e quindi anche il troll. Puoi dire a Evelyn che il troll non ha la minima intenzione di fuggire (e allora Evelyn cambia la sua azione), o può dirgli che il troll allunga le mani per afferrare il coltello con lo sguardo pieni di riconoscenza (e quindi Evelyn conferma l'azione). Puoi dire chi cerca di bloccare il coltello, se qualcuno è pronto ad ammazzare il troll se questo tenta di liberarsi... devi descrivere esattamente la situazione, senza tirar fuori "sorprese" dal cilindro a metà conflitto e senza dire cosa succede in futuro, descrivi la situazione ORA (infatti la descrizione del comportamento del troll non comprende se riuscirà o meno a fuggire)

Una volta che la situazione è chiara a tutti e tutti confermano le azioni,  Evelyn tira e fallisce. Sta a lei narrare come viene ostacola, ma SOLO QUELLO, non si mette ad aggiungere altre cose muovendo i png e dicendo che fanno questo o quello. Se la fase equa e trasparente ha chiarito la situazione, cosa succede dovrebbe essere chiaro a tutti.

E una cosa altrettanto chiara è che ha perso una serie. Si ALLONTANA dall'obiettivo.

Questo chiarisce già che la sortita del troll non riesce. Definita come positiva per la trollbabe (ese non era positiva, se danneggiava la trollbabe, il GM doveva dirlo prima, nella fase equa e trasparente) non può avvenire in una descrizione di come la trollbabe è più lontana dall'obiettivo.

È un esempio di quello che già ho detto a Luca qualche giorno fa: la trollbabe si avvicina o si allontana dagli obiettivi, non è mai STATICA, la situazione non è mai ferma immobile ad aspettarla. La situazione qui deve evolversi in PEGGIO.

Inoltre, Evelyn non gioca i png. Non può dire che i paesani o il troll fanno qualcosa di diverso da quello che Luca ha detto che facevano. Luca ha detto che i paesani si mettevano in mezzo e il troll allungava la mano? Evelyn può dire che non riesce nemmeno a tirare il coltello, o che manca il troll. Non può dire che il troll prende il coltello e cambia idea. Non può dire che i paesani cambiano i dea e invece di concentrarsi su di lei uccidono il troll.

È chiaro quindi quanto fondamentale è la fase equa e trasparente? Tutti i problemi di narrazione e questi dubbi in Trollbabe di solito si riducono a "ah, abbiamo saltato la fase equa e trasparente"....

"Chi decide cosa fa il troll se si libera"? Luca ovviamente. Basta guardare le regole sulla narrazione. Fuori conflitto il troll lo gioca Luca. Le dichiarazioni per il troll nella fase equa e trasparente le fa Luca. E se il troll si libera significa che la trollbabe ha vinto il tiro e quindi narra il GM. Cioè Luca.

La cosa sbagliata, a quanto vedo dalla descrizione, è che Evelyn ha narrato SOLO come la Trollbabe viene ostacolata. Non basta. Sarebbe bastato se andava a fare un altro tiro rischiando di rimanere ferita. Ma se passa alla serie successiva, la situazione per la trollbabe deve peggiorare. Non è un semplice ostacolo. Deve dichiarare che indietreggia sensibilmente, che viene travolta, che viene circondata, insomma....

...la situazione non rimane mai uguale. Dopo ogni serie la trollbabe deve avvicinarsi o allontanarsi dall'obiettivo. Non deve mai rimanere statica a dire "se non funziona questo facciamo questo" come se provasse cinque-sei tipi di conflitti e obiettivi, uno per volta, mentre il mondo attorno sta fermo come le belle statuine.

------------
Sempre Daniele:
Citazione
Non so se abbiamo agito da manuale, ma qui aveva senso per noi spezzare la scena. Voi cosa ne pensate? Come vi comportate quando una scena va per le lunghe e qualcuno chiama un Conflitto ulteriore (che l’allungherebbe ancora)?

Chiudo la scena. Ricordati che anche se dovrebbe comunque ascoltare i giocatori, è il GM che apre e chiude le scene. Se ti pare che una scena stia andando troppo per le lunghe chiudila, magari lasciando il tempo al giocatore di fare poche ultime cose.

Non è un montaggio incrociato: non salti da una scena all'altra. la scena la chiudi e quando torni a quel giocatore apri una scena diversa, in un altro luogo e tempo (nel caso dell'incantesimo puoi benissimo descrivere un luogo adatto per l'incantesimo che la Trollbabe ha trovato dopo un tot di ricerche)

Se non puoi proprio chiuderla la cosa si fa delicata, ma in realtà è un caso rarissimo... se fai quello che ho detto al punto prima (i conflitti ripetuti sempre nello stesso luogo e nella stessa scena sono frutto di solito della trollbabe statica a tentare conflitti diversi mentre gli altri fanno le belle statuine. Se invece la trollbabe deve fuggire o comunque andar via cambiare la scena non è un problema.

Un esempio di questo è descritto nel tuo post nella scena successiva:

Citazione
Siccome Sira vuole fermarli, Luca chiama un Conflitto Sociale a Passo 2. L’Obiettivo di Sira è “non voglio far scendere Washu a valle”. Evelyn porta il Passo a 1.

Sira tira un 7 (fallimento) ed è Ostacolata:Evelyn descrive come Washu la afferri per il collo e la graffi sul ventre. Evelyn non vuole continuare su questa strada, decide di fallire la Serie e, con essa, tutto il Conflitto, ma subito dopo ne chiama uno di Tipo Combattimento a Passo 1 con Obiettivo “mettere KO Washu”. Luca tiene il Passo a 1.

Scusa, ma Sira non ha appena perso un conflitto con obiettivo "non voglio far scendere Washu a valle”?  Perchè Washu non è già a valle alla fine del conflitto sociale? Evelyn deve narrare la sconfitta, l'obiettivo fallito... quindi deve narrare Washu che arriva a valle!

Se vuole fare un combattimento poi, lo fa a valle!

Attenzione: il fatto che sia a valle non è dovuto all'obiettivo di Washu (che è totalmente irrilevante) ma a come è enunciato l'obiettivo di Sira!. La sconfitta non indica che l'obiettivo di Washu avviene, ma che l'obiettivo della trollbabe fallisce! Totalmente! Non "inizia a fallire dello 0.0000001%..."

"ma allora Sira non può ricorrere alle maniere forti per fermare Washu?". Certo che può. Può iniziare a prenderla a botte....  DENTRO IL CONFLITTO SOCIALE! (e tirando sempre i dadi sul sociale, l'obiettivo è sempre lo stesso) Ma se perde quel conflitto lo perde, non è un pareggio che lascia le cose invariate.

Citazione
Ora sono Fuori Combattimento e la narrazione passa a Luca, che descrive come il corpo di Fergus mi si avvicini e mi trattenga: lo spirito della foresta è adirato e mi urla in faccia parole di odio e di sfida; poi, sfinita, svengo per terra ed esso entra palesemente nel mio corpo.

Decido di non andare a un tiro aggiuntivo ulteriore perché tutto sommato questa narrazione mi sta bene così.

Infatti,Luca qui è stato davvero buono. Una narrazione ostile è una narrazione OSTILE. Non dico che deve descrivere cose strampalate per darti addosso a danno della credibilità, ma dire "prende il controllo del tuo corpo" e basta non vuol dire niente, visto che non può fare niente con il tuo corpo prima che tu possa agire di nuovo (vedi poi).

Io avrei detto che lo spirito che entrava nel suo corpo uccideva gli uomini che l'hanno aiutata.  E poi si vedeva se a te stava bene o se tentavi un tiro per cambiarla...  :-)

Citazione
Qui ci chiediamo se Luca possa dichiarare che lo spirito mi possieda e, consultando il manuale, troviamo proprio un esempio simile a p. 82 (ultimo paragrafo). Appurato che va bene, ci chiediamo: come si gestisce una situazione del genere? Come autorità narrative, dico: cosa posso dichiarare io, da ora in poi? Cosa può dichiarare lui? Come me ne libero? Fossi io il GM non saprei davvero cosa fare, e anche da giocatore vi assicuro che non ne ho idea.

Luca me l'aveva chiesto in privato (e ha fatto male, era meglio parlarne qui così leggevano anche altri) ma in breve: non cambia nulla. Si usano le stesse regole  su chi può dire cosa e quando. il fatto di non controllare il suo corpo è una condizione dell'ambiente in cui si trova la trollbabe esattamente come "piove" o "è una bella giornata". Se nella scena piove non puoi dire che hai i capelli asciutti. Se nella scena non controlli il tuo corpo non puoi agire fisicamente. Se vuoi i capelli asciutti devi fare qualcosa per asciugarli. Se vuoi controllare il tuo corpo devi fare qualcosa per controllarlo di nuovo. è uguale.

« Ultima modifica: 2015-06-20 06:21:34 da Moreno Roncucci »
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Re:[Trollbabe] Sif e Sira - 2ª sessione (1ª Avventura)
« Risposta #27 il: 2015-06-20 06:42:32 »
Sulla discussione fra Saverio e luca sull'obiettivo "non scende a valle".

Dice Saverio:
Citazione
“non voglio far scendere Washu a valle”

Non è un obiettivo.
Casomai è quello che vuole.
Ora se vuole cambiare il comportamento di Washu in modo che non scenda più a valle allora è Sociale.
Se invece lo vuole impedire fisicamente (bloccandola, stordendola, ferendola, uccidendola) allora è Combattimento.

Risponde Luca:
Citazione
Uhm... Anche qui non sono d'accordo. Un obiettivo combattimento sarebbe "voglio neutralizzarla/ferirla/ucciderla", ma non le impedirebbe di scendere a valle, magari nel suo ultimo anelito di vita(la sto stiracchiando,ma spero sia chiaro). Cerco di spiegarmi meglio: se tu vuoi massacrare di botte un tizio perché non faccia qualcosa, con combattimento lo massacri di botte, ma poi IO GM decido se la tal cosa la fa o meno. Con sociale invece, se hai successo nel conflitto, il tale quella cosa NON LA FARÀ, indipendentemente dal fatto che tu lo abbia convinto a mazzate, parole o regali. Così io ho sempre fatto, e così mi pare di evincere dal manuale (posso sempre sbagliarmi però, eh).

Avete QUASI ragione entrambi, il problema è che entrambi aggiungete limitazioni agli obiettivi che non hanno.

Combattimento:  "Il Tipo di Azione Combattimento è estremamente lineare. In esso, la trollbabe deve cercare di sopraffare, neutralizzare o uccidere qualcuno.
Anche nel caso più positivo, in cui si usi questo Tipo di Azione per fuggire o soccorrere qualcuno, questo risultato dev’essere ottenuto comunque facendo del male a chi rappresenta la minaccia. Scegliendo questo Tipo di Azione, stai dicendo che in questo Conflitto le finezze e il dialogo non sono rilevanti.
Un Conflitto non è automaticamente di Tipo Combattimento solo perché comporta una rissa o violenze anche più gravi. Se qualcuno corre verso la tua trollbabe urlando: «Ti ucciderò!», e, avendo chiamato il Conflitto, vuoi “disinnescare” la situazione (vuoi che la trollbabe lo tenga a bada per un po’ o lo getti nel fiume per farlo sbollire), devi scegliere il Tipo di Azione Sociale. Scegliere il Tipo di Azione Combattimento significa che devi ferirlo, ucciderlo o sopraffarlo in maniera così dura che potresti comunque ferirlo."

Sociale:  "Il Tipo di Azione Sociale è spesso quello che si vuole realmente, ed è importante non scegliere Combattimento o Magia per errore. Questo Tipo di Azione è usato per ispirare, guidare, convincere, contrattare vantaggiosamente, rassicurare, spaventare, attrarre, intimidire, stabilire un impegno, o ottenere informazioni. La sua caratteristica chiave è che cambia il comportamento attivo degli altri. Colpire una persona usando Combattimento non può farlo; può solo servire a fargli male.
Il Tipo Sociale è inoltre flessibile riguardo al tipo di cambiamento nel comportamento. Per esempio, può essere usato per convincere qualcuno della verità, per mentirgli o per svelare bugie di alcuni ad altri."

ENTRAMBI possono essere usati per impedire a Washu di arrivare a valle!

Molti di questi problemi si risolvono se solo ricordate le regole sulla narrazione nei conflitti!

Infattti:
Evelyn dichiara il conflitto, e sceglie (per esempio) "combattimento". Deve dire un obiettivo compatibile. "Washu non scende a valle" va benissimo. il sottinteso è che per fermarla sei disposta a farle molto male. La vuoi fermare di forza.
Ma Washu deve per forza andare avanti fino alla morte? No. La vittoria della Trollbabe l narra il GM. Il GM gioca Washu. Il GM sa cosa succederebbe, se Washu si farebbe ammazzare ma non cambierebbe idea, o se ad un certo punto si ferma e si arrende e torna indietro.

Mettiamo invece che Evelyn scelga "sociale". Deve dire un obiettivo compatibile. "Washu non scende a valle" va benissimo. il sottinteso è che il tuo obiettivo è farla tornare indietro, non ucciderla.
Se Evelyin vince, chi narra? Il GM, come prima. Che sa cosa convincerebbe Washu, ed eventualmente che ammontare di botte ci vogliono per farla tornare indietro se Evelyn ad un certo punto inizia a pestarla, e le descrive.

Insomma: basta che segui le regole e non sei assolutamente limitato dal tipo di conflitto




« Ultima modifica: 2015-06-20 06:44:44 da Moreno Roncucci »
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Re:[Trollbabe] Sif e Sira - 2ª sessione (1ª Avventura)
« Risposta #28 il: 2015-06-20 10:24:23 »
Grazie mille a entrambi!
Ovviamente io ho posto dei casi limite ed estremamente stringati proprio per capire come gestire delle situazioni strane.
Talmente strane che a me non sono MAI capitate, proprio perché non gioco a fregare la TB ed appunto non dichiaro conflitti a buffo, ma cercando di interpretare la situazione così come vien fuori dalle azioni della TB.

Oggi in chat dicevo per l'appunto a Daniele

Il GM se chiama il conflitto lo fa perché c'è e sceglie il tipo in base a quello che riconosce dalla fiction, non ha senso dire "Guarda un pesce spada" indicando un cane.

Verissimo, anche se in più punti il manuale dice. Se chiami il conflitto c'è il conflitto c'è. E non se c'è il conflitto chiama il conflitto.  La mia posizione è sempre stata vicina a quella di Simone (per forza ho giocato praticamente solo con lui)


I conflitti emergono da quello che la TB fa, se il giocatore non ha alcuna reazione, non ha parlato, non ha detto niente (in sostanza: se non ha ancora giocato) come diavolo fai a stabilire che c'è un conflitto?


E quindi mi dicevo “Se la trollbabe non entra lei in conflitto nessuno chiama un conflitto”
Però risposte di Moreno e dalla rilettura attenta del manuale (pagina 58) vedo che non è così. Il GM può chiamare il conflitto anche quando la TB resta passiva e non fa niente. Cioè quando la Trollbabe “subisce” un conflitto da parte di un PNG.

Cito pg.58

  • Lo colpisco e dico che è un Conflitto
  • Lo colpisco , e tu dici che è un Conflitto
  • Non faccio niente , ma tu dici che mi colpisci e dici è un Conflitto
  • Non faccio niente , ma tu dici che mi colpisci ed io dico è un Conflitto

Sto parlando del caso 3. E finché si tratta di gente che ti picchia o insegue nulla di problematico, ma quando si tratta di Sociale o Magia ecco che la cosa suona strana. Per questo ho fatto quegli esempi (dei druidi e dei tizi che vogliono convincerla o corromperla).

Insomma i casi che ho trovato più difficili da comprendere sono
-Conflitto non combattimento
-Chiamato dal GM
-In cui la trollbabe è passiva e subisce da parte di qualcun altro.

Ma grazie alle vostre risposte mindblowing e super preziose, credo di aver fugato ogni dubbio.

Soprattutto ho capito che se il GM chiama il conflitto e sceglie un tipo d'azione sulla quale  non sono d'accordo, perché penso non rispecchi le mie aspettative o intenzioni io lo faccio presente, ma da giocatore a giocatore.

Se lui cambia idea e tipo di azione tutto bene, stiamo agendo in modo collaborativo MA "tecnicamente" non stiamo seguendo la procedura perché una volta fissato il conflitto e il tipo d’azione questi (da regole) non sono più negoziabili/modificabili.
Siccome giocando mi è capitato invece che tornassimo su queste decisioni io credevo che facesse parte della procedura e da qui l’equivoco e le cappellate che ho scritto in precedenza.

Grazie ancora, non vedo l’ora di rigiocare per provare ad attenermi in modo più rigoroso alla procedura.
« Ultima modifica: 2015-06-20 10:33:29 da Saverio Porcari »

Daniele Di Rubbo

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Re:[Trollbabe] Sif e Sira - 2ª sessione (1ª Avventura)
« Risposta #29 il: 2015-06-20 11:20:43 »
Innanzitutto grazie a tutti per le precisazioni. Mi piacerebbe dire che ho capito tutto, ma temo di no: i discorsi che abbiamo fatto sono abbastanza lunghi e articolati, sono spesso andati a fondo e hanno sviscerato così tanti aspetti del gioco che, nella migliore delle ipotesi, sono confuso dalla quantità di informazioni raccolte. Il fatto di essere ritornato sui miei passi due o tre volte non mi aiuta ad avere chiaro cosa fare, quando e come.

Ma ora veniamo ad alcuni chiarimenti ulteriori.

Come ha detto Saverio, Evelyn sta dichiarando azioni che sono più da "spacco la testa a tutti ed entro" più che "voglio che mi facciano entrare", ma per il resto della spiegazione facciamo finta di niente e immaginiamo sia un conflitto di tipo combattimento.

In poche parole qui mi stai dicendo che quei tipi di dichiarazione sarebbero state meglio in un Conflitto di Tipo Combattimento, giusto?

Ma nei tuoi post non dici che Sira può fare quello che ne ha voglia in un Conflitto Sociale, compreso mettersi a pestare tutti e che quello rimane pur sempre un Conflitto Sociale?


Citazione
Qui ci chiediamo se Luca possa dichiarare che lo spirito mi possieda e, consultando il manuale, troviamo proprio un esempio simile a p. 82 (ultimo paragrafo). Appurato che va bene, ci chiediamo: come si gestisce una situazione del genere? Come autorità narrative, dico: cosa posso dichiarare io, da ora in poi? Cosa può dichiarare lui? Come me ne libero? Fossi io il GM non saprei davvero cosa fare, e anche da giocatore vi assicuro che non ne ho idea.

Luca me l'aveva chiesto in privato (e ha fatto male, era meglio parlarne qui così leggevano anche altri) ma in breve: non cambia nulla. Si usano le stesse regole  su chi può dire cosa e quando. il fatto di non controllare il suo corpo è una condizione dell'ambiente in cui si trova la trollbabe esattamente come "piove" o "è una bella giornata". Se nella scena piove non puoi dire che hai i capelli asciutti. Se nella scena non controlli il tuo corpo non puoi agire fisicamente. Se vuoi i capelli asciutti devi fare qualcosa per asciugarli. Se vuoi controllare il tuo corpo devi fare qualcosa per controllarlo di nuovo. è uguale.

Qui una delle cose che mi lascia più sconvolto è che nella prossima Scena io non potrò neanche andare a Conflitto (essendo finita Fuori Combattimento nella Scena precedente). E quindi che si fa? Luca se la racconta da solo? Boh…

Inoltre mi chiedo: liberarsi di una possessione è prettamente da Tipo di Azione Magia? È possibile chiamare un Conflitto di Tipo Combattimento per dire che calcio figuratamente (o anche non figuratamente) lo spirito fuori di me? Davvero non lo so.

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