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Gente Che Gioca => Gioco Concreto => Topic aperto da: Ezio - 2012-06-12 00:21:32

Titolo: [Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Ezio - 2012-06-12 00:21:32

In due giorni io, la Lavi, Mattia Korin e signora e il Serenello nazionale ci siamo sparati un'intera campagna di Monsterhearts in due giorni.
A parte la totale follia dell'esperienza la particolarità è stata che ha costituito un esperimento di localizzazione italiana del gioco.


Forse è bene ricordare cosa significa questo e perché abbiamo sentito il bisogno di farlo.


Il setting originale del gioco è nordamericano, come spesso succede.
Il nordamerica, in questo contesto, è uno scenario molto distante, quasi una cosa fantastica. Io non sono mai stato a New York, la conosco solo attraverso film, serie, fumetti. In pratica New York, per me, non è più reale di Hobbiville o di Oz.
Avvicinare a casa un gioco significa, spesso, renderlo più reale, più vicino alla tua esperienza quotidiana e, quindi, capace di "parlarti" più in profondità.
Del resto... perché deve esserci un setting americano standard? Perché non posso raccontare le storie dei miei mostrini adolescenti in Italia?

Per nessuna ragione reale, pare.


Il dubbio principale era se le dinamiche della hig-school americana fossero necessarie. Del resto il teen-drama è un genere americano, e l'immaginario è quello. Inoltre esistono differenze reali: una maggiore libertà e responsabilizzazione dei ragazzi, un ambiente scolastico più opprimente anche nella durata delle lezioni, una mentalità che spinge a forti contrasti tra il "vincente" e il "perdente", e un problema di bullismo maggiore (o forse solo più pubblicizzato).


Questi sono tutti elementi che influiscono pesantemente sul gioco: possono essere eliminato o, quantomeno, "tradotti" mantenendo intatto e funzionale il gioco?


La nostra esperienza parrebbe dire di si.

Abbiamo deciso di ambientare il gioco in un paese della bassa padana, un ambiente estremamente familiare a tutti: il più lontano dal Po sono io, che sono di Reggio Emilia, e avevamo il Fiume letteralmente fuori dalla finestra, a Castelmassa.
Abbiamo chiamato il paese "Castelnovo Piano", un nome molto "padano", che potrebbe davvero esistere da qualche parte lungo il corso del Po.


Uno dei primi effetti della localizzazione è stato rendere più facile la creazione di un setting condiviso, incrementando il flusso di idee. Per esempio uno dei principi del gioco è Ammanta il mondo nell'oscurità. Questo significa varie cose, tra cui il creare uno "scenario" horror. Di solito si ricorre a brume, notti senza luna, boschi fitti... ma a Castelnovo mi è venuto in aiuto la mia conoscenza di cosa significa veramente vivere in uno di quei paesi e ho usato, per omaggiare quel principio, qualcosa di molto semplice: l'afa.
Ho spesso descritto come il Settembre del gioco fosse ancora caldo, opprimente, uno di quei mesi in cui il caldo dell'estate si unisce all'umido dell'autunno e le mattinate sono piene di nebbia bassa, bagnata, di quei giorni in cui non si riesce a respirare, non si vede il sole per via della cappa d'umido.
Opprimente e molto, molto, reale. Non c'era bisogno di attivare una sospensione dell'incredulità di alcun tipo: sapevamo tutti cosa significava ed era veramente opprimente.


Una cosa che mi è piaciuta molto è stata anche la localizzazione della Selkie. La Selkie è un mito gaelico, una fanciulla-foca, una fata-sirena.
Ora, foche in Italia ce ne sono poche e in Pianura Padana meno.
Per localizzarla ci è bastato cambiare l'animale e ricolorare un paio delle mosse: la nostra Selkie è diventata un Airone, e l'Oceano da cui dovrebbe provenire si è trasformato nel Po, coi suoi canneti e la sua forza distruttrice. Il nuoto delle mosse è diventato il volo.
Ha funzionato appieno: il Po è diventato qualcosa di estraneo, potente e alieno, esattamente come dovrebbe essere, e chiedergli aiuto è stato, per la Selkie, decisamente difficile.
Dopo di che si sono fatte anche altre chiacchere su come localizzare questa Skin in altre parti d'Italia, ma lascio che siano gli altri a parlarne.


La familiarità dello scenario ha aiutato molto nel descrivere la scuola, i comportamenti degli studenti e degli insegnanti in maniera realistica e credibile. Non ho dovuto ricorrere a ricordi mezzo dimenticati di Buffy o altro: ho attinto alla mia esperienza e ciascuno ha fatto altrettanto. Invece di quello che potrei immaginarmi come un nerd americano ho descritto quello che SAPEVO essere un nerd italiano, in tutto e per tutto.


Un personaggio che mi pare molto credibile in questo senso è stato Nonna Nives, la nonna della nostra Selkie, altrettanto Selkie.Non c'è stato bisogno di inventare o descrivere granché. Mi è bastato dare un nome... e tutti già sapevano chi era, come si vestiva, come parlava.
Quando più tardi si sono confrontati con lei, e l'hanno fatto seriamente, tutti sapevamo cosa aspettarci, sapevamo che quella con cui i PG stavano parlando era una persona VERA, e per me era facile darle motivazioni, pattern, manierismi.


Stavamo poi giocando nella nostra terra. Quando il Po ha rotto gli argini, per colpa della Selkie, non è stato difficile "sentirlo". Eravamo davvero sotto l'argine, eravamo tutti cresciuti sentendo raccontare della grande alluvione del '51 (quella di Don Camillo, per intenderci), e sappiamo tutti che genere di distruzione può essere, e credo che questo abbia aumentato molto il senso di colpa di mattia, il giocatore della Selkie.


Quando è stato detto che il Fantasma era un giovane partigiano morto nel '45 è stato facile capire chi era, cosa rappresentava, così come è stato facile immaginare il suo nome sul cippo in mezzo al paese.


In generale credo che l'esperimento abbia funzionato alla grande.
Le differenze effettive che ci sono tra italia e nordamerica non hanno avuto un impatto significativo sul gioco e, anzi, il giocare "close to home" ha migliorato l'intensità della partita.


In generale credo che trascinare da questa parte dell'Oceano il gioco sia stato un gran modo di omaggiare a pieno il Principio di Far sembrare il mondo reale.

Lascio la parola ai miei compagni per qualunque riflessione vogliano fare ^^
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Luca Bonisoli - 2012-06-12 08:02:11
Bello!  :)
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Giulia Cursi - 2012-06-12 08:47:13
Davvero bello! E' stata comunque facile riassumere un mondo italiano condiviso visto che fate parte della stessa regione. Io troverei piccole difficoltà a vedere reale qualcosa che non sia nei confini delle Marche, la mentalità qui è molto diversa rispetto già alla Romagna con cui confina.
Ma è comunque un esperimento interessante, portare il gioco più vicino a casa rende sempre più forti le botte e motive che prendi! XD
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Lavinia - 2012-06-12 10:02:40
Era Castelnovo Piccolo :P

Anche nel caso in cui non si abiti proprio nello stesso posto, alcune cose restano vere: è vero che negli USA generalmente ci si aspetta che un adolescente sia più responsabile e meno dipendente dalla famiglia che in Italia, d'altro canto il passare meno tempo a scuola permette di interagire maggiormente al di fuori di essa (penso a tutte le volte che invece di andare a casa per pranzo sono rimasta da un compagno/a di classe a Reggio Emilia e poi si è passato il pomeriggio insieme a buona parte della classe), alcolici e sigarette sono disponibili a 16 anni invece che a 21 e 18, si possono organizzare feste in tranquillità, e con la diffusione capillare degli scooter ci si aspetta che da una certa età in poi un ragazzo si arrangi con gli spostamenti e ci si fida abbastanza da lasciarlo girare e fare tardi senza troppe domande (parlando in generale, ovviamente. Anche io conosco ragazzi/ragazze che non possono praticamente uscire dopo cena...).

Di certo provenire più o meno tutti dalla stessa zona ha aiutato, ma credo che anche nel caso ci si trovi a provenire da zone molto diverse, il paesone grande abbastanza da avere una o due scuole superiori, un paio di locali per trovarsi la sera, un cinema e così via lo abbiamo tutti presente :)e in ogni caso, giocando altri giochi che richiedono "giocate nella città da cui venite" o simili alle CON, di solito si finisce per scegliere un luogo che sia anche solo vagamente familiare a tutti fra quelli possibili e chi viene da lì si occupa di dare i dettagli di colore. Funziona comunque bene, a maggior ragione se si usa un "minimo comune denominatore" piuttosto che un luogo vero.

Abbiamo in effetti giocato meno la scuola, ma considerando che quasi subito c'è stata una grossa alluvione non so se e quanto ciò dipenda dalla minore importanza. Le scene che abbiamo visto sono state poco diverse da quelle ambientate in controparti americane, perché appunto se è vero che le classi funzionano in maniera diversa, i gruppi sociali sono meno stratificati e più fluidi e il bullismo è meno presente/pubblicizzato, è più facile concentrarsi su cose che tutti conosciamo.
Se si vuole evitare il "tutti studiamo la stessa cosa" nella decina di anni prima dell'ultima riforma c'era stato un fiorire di sperimentazioni e spesso un liceo scientifico aveva l'indirizzo normale, una sperimentazione informatica, una linguistica e una incentrata sul laboratorio, per fare un esempio (so che altre sperimentazioni simili c'erano nei tecnici e negli altri licei).

Inoltre nella mia esperienza una volta che le dinamiche fra pg del gioco hanno ingranato ci si ritrova a passare poco tempo a scuola come scene, e anzi diventa un luogo in cui tirare un attimo il fiato, o da usare se le cose diventano troppo tranquille. Non è mai capitato finora che fosse il focus principale.

L'unica cosa che non sapevamo se avrebbe funzionato era la Selkie.
In Italia abbiamo una purtroppo piccola popolazione di foca monaca, ma solo in Sicilia e Sardegna e con avvistamenti decisamente sporadici. Se si gioca in sud Italia o comunque sulla costa si può usare la skin così com'è, oppure molto facilmente ricolorarla usando i delfini, che sono molto più frequenti e familiari nel Mediterraneo (e quasi tutti hanno visto un delfino, anche solo in cattività).

Per la valle del Po abbiamo trovato l'eccellente soluzione dell'airone, e qui basta dire che invece che respirare sott'acqua la pelle le da il potere di volare come airone, per il resto essendo un animale legato all'acqua le altre mosse possono rimanere identiche (sostituendo Po a oceano). Inoltre essendo uccelli palustri e acquatici sono psicopompi, quindi abbiamo il lato sovrannaturale della skin.

Per aree montuose, ci sono venute in mente possibilità diverse: una ninfa del bosco e delle sorgenti (per mantenere il color acquatico), oppure un lupo che non è il classico lupo mannaro, ma usa la pelle per divenirlo (rifacendosi magari ai versipellis di tradizione romana). Davvero, finché si riesce a ricolorare in maniera folcloristica senza andare a cambiare troppo le mosse, l'adattamento è possibilissimo.
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2012-06-12 10:19:33

Giocando questa Selkie ho imparato queste cose del gioco:

1- un personaggio sessualmente timido è interessante anche in MH. O forse anche di più, visto il fuoco di fila di Turn Someone On che salta fuori inevitabilmente (sia in andata sia in ritorno). ^^;

2- la Selkie è la figlia del Ministro degli Esteri della Latveria, se prende Ocean's Breath. Quella mossa è una scommessa. Se ti va davvero bene (10+), ti risolve un problema grosso. Se ti va così-così (7-9) scatena un disastro (l'alluvione di cui sopra).

3- la Selkie è davvero un personaggio tragico, ha tutti i motivi per soffrire e nessuno la capisce. Ma davvero, al tavolo, non so se Ezio, Manu, Lavi, Paolo hanno capito PERCHÈ Philippa (poi ha cambiato nome in Bianca quando ha accettato la sua natura di Airone) soffrisse così tanto. O_o;


Poi, mi piacerebbe che Lavinia ci raccontasse di come "ha diviso il gioco per zero" facendo sì che il Potere Oscuro prendesse una String su se stesso. ^_^
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Lavinia - 2012-06-12 10:25:06
Poi, mi piacerebbe che Lavinia ci raccontasse di come "ha diviso il gioco per zero" facendo sì che il Potere Oscuro prendesse una String su se stesso. ^_^
Volentieri, ma aspetterei che prima tutti abbiano detto la loro sull'argomento principale ^_^
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2012-06-12 10:35:40
Se si vuole evitare il "tutti studiamo la stessa cosa" nella decina di anni prima dell'ultima riforma c'era stato un fiorire di sperimentazioni e spesso un liceo scientifico aveva l'indirizzo normale, una sperimentazione informatica, una linguistica e una incentrata sul laboratorio, per fare un esempio (so che altre sperimentazioni simili c'erano nei tecnici e negli altri licei).
Oppure si può ambientare in un paesone che ha 2-3 scuole superiori diverse e vicine.

Ostiglia (MN) ha (aveva?) Liceo Classico e 3 sezioni di Scientifico in un edificio, più un ITI e un'alberghiero a suppergiù 250 metri e anche un altro istituto tecnico-commerciale di cui ricordo solo che il loro programma di matematica di 5a era quello della 2a nostra (= dello Scientifico).
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Lavinia - 2012-06-12 10:51:05
Esatto, il paese che avevo in mente io ha un alberghiero, un liceo classico+ scientifico (normale e due sperimentazioni) e un ragioneria, il liceo è in centro a 10 minuti a piedi dalle altre due ^_^ l'esempio era più per il "tutti facciamo la stessa scuola"
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Mauro - 2012-06-12 11:22:16
3- la Selkie è davvero un personaggio tragico, ha tutti i motivi per soffrire e nessuno la capisce. Ma davvero, al tavolo, non so se Ezio, Manu, Lavi, Paolo hanno capito PERCHÈ Philippa (poi ha cambiato nome in Bianca quando ha accettato la sua natura di Airone) soffrisse così tanto
Puoi approfondire la tua esperienza in gioco, in tal senso?
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Ezio - 2012-06-12 11:28:51
Non ora, Mauro.

Per ora riserviamo la prima parte del thread alla localizzazione, alle tecniche che abbiamo usato e ai dubbi che altri potrebbero avere, grazie.

Magari apri un altro thread per la Selkie, dato che la tua è una domanda in generale ^^
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Michael Tangherlini - 2012-06-12 11:59:46
Anche noi (io, Luca Ricci, Ernesto Pavan, Isa Spallelarghe e Daniele Di Rubbo), nel nostro piccolo, avevamo avviato i nostri piccoli mostri in un non-meglio-definito piccolo paese del Nord Italia. Funzionava, e avrei voluto vederla tutta intera.
Penso che MH sia un gioco che si presti bene alla localizzazione, perché localizzare rende il tutto più vicino e quindi sentito, oltre che facile da immaginare e rendere al tavolo. Voglio dire, le superiori bene o male le abbiamo fatte tutti, quindi sappiamo che c'erano i bulletti e come si comportavano, sappiamo come erano fatti i banchi, gli orari di lezione, cosa si fa nell'intervallo... è più vicina rispetto ai grandi college americani della fiction su cui si basa il gioco, ma non per questo rendono il tutto infattibile.


-MikeT
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Mauro - 2012-06-12 12:26:17
Solo per chiarire:
Magari apri un altro thread per la Selkie, dato che la tua è una domanda in generale
La mia è una domanda estremamente specifica, l'ho fatta qui per questo: l'esperienza di Mattia con quel personaggio in quella campagna; e perché quel personaggio in quella situazione soffrisse così tanto.
Se Mattia è disposto a parlarne apro un'altra discussione, altrimenti avrebbe poco senso.
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Ezio - 2012-06-12 12:29:06
Solo per chiarire:


Mauro, la tua domanda verte sulle particolarità nel localizzare il gioco in un paese della bassa padana anziché nel Wyoming? No, quindi è off topic.
Non mi importa se parla specificatamente di quella campagna: questo è un thread sulla LOCALIZZAZIONE, non su quella campagna.

Di contro il post di Micheal non parla di questa campagna... ma è in topic, perché parla di localizzazione.
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Mauro - 2012-06-12 12:38:25
... guarda che non ho mai contestato quello (infatti ho detto che ne parlerò altrove), ho solo detto che la mia domanda era specifica, e non generica, come l'avevi vista tu.

Comunque, a parte quello: il fatto di conoscere tutti la zona quanto ha influenzato, secondo voi? Le volte che ho giocato a Sporchi Segreti la localizzazione per me è andata dall'indifferente al dannosa (se tutti tranne te conoscono il posto, sei l'unico a non capire i riferimenti).
Da quanto scrivi (l'essere vicini al Po, conoscere la zona, conoscere l'alluvione del '51) mi pare non essere stato trascurabile.
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Ashrat - 2012-06-12 12:39:33
Mi sembra però, da quello che dite, che questa cosa sia possibile solo con un gruppo in cui tutti condividano la stessa provenienza geografica. Le esperienze e le abitudini di un adolescente di Ceglie Messapica sono molto diverse da quelle di un adolescente di Torino (ho avuto modo di confrontare le mie eperienze meridionali con quelle di persone provenienti da un po' tutta Italia, e sono completamente differenti). E ci sono le differenze tra città grandi, medie e piccole, e quel background sociologico e tradizionale a cui accennava Ezio, per cui può utilizzare, sicuro dell'effetto, la Resistenza o le alluvioni del Po (che a me, per esempio, non avrebbero fatto scattare nessun campanello).
In assenza di questi elementi condivisi, mi viene da pensare che ambientarlo in Italia sia più difficile che farlo negli Stati Uniti o, perché no, in una public school inglese o in un liceo giapponese, ovvero in luoghi in cui, in mancanza di esperienze dirette condivise, si possa fare riferimento a una "mitologia" comune e nota a tutti.
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Manuela Soriani - 2012-06-12 12:40:57
La localizzazione.

Nel mio post mi soffermerò all'analisi sociale del territorio padano dal punto di vista del mio Infernale, visto che per il mio PG questo aspetto è stato preponderante rispetto all'effettiva estetica e geografia (argini, campi, casolari, alluvioni, ecc. ecc...)

Io ho giocato un Infernale "piuttosto standard". E' stata una scelta lucida, perchè volevo vedere come il territorio mi si sarebbe "marchiato" addosso.
Di conseguenza, da parte mia, non ho premuto sulla localizzazione del mio personaggio in modo particolare.
La singolare natura della Selkie ha permesso al "luogo" di esprimersi al suo meglio, e da parte mia non ho sentito la necessità di aggiungere troppi dettagli di Omar (il mio PG) e il suo rapporto con Castelnuovo Piccolo.

Un ragazzo incompreso e aggressivo è sempre un ragazzo incompreso e aggressivo, non importa se vive a Pleasanteville, o a Castelnovo Piccolo.
Dal suo punto di vista interiore, la prigione è la stessa.

Per cui ho giocato il mio Infernal di pancia.
Ho immaginato un ragazzo alternativo delle nostre parti, con i genitori che lo controllano poco, probabilmente di quelli che pensano che il figlio è un mezzo drogato irrecuperabile, con la madre depressa dall'incapacità di trovare ponti e contatti con lui (dalle nostre parti ce ne sono parecchi, anche perchè abbiamo un territorio con grossi problemi di droga).

In particolare, ho sentito sulla pelle quanto mi stava piccola la poca apertura mentale della gente (ed era proprio la gente delle mie parti).

- Se un ragazzo ha un aspetto fuori dallo standard accettato (il mio aveva tanto metallo in faccia e il corpo molto dipinto da tatuaggi punk), deve esser per forza "una testa di cazzo", uno "sporco", "un frocio" o "un mezzo criminale".

- I prof delle ns superiori che esistono solo per umiliare e minacciare i loro studenti; -.- pensando di poterli prendere in giro con delle mezze frasi sperando che loro non se ne accorgano. (E questo mi ricordo benissimo che succedeva anche alla mia ragioneria)

- La vecchia nonna della Selkie che non vuole ascoltarmi perchè sono un BAMBINO; Che pensa solo al Po e alla sua casa. Voi non avete idea di quanto mi stiano sulle palle - a me Manuela - i vecchi che si legano alla loro casa a discapito di tutto. E questa è una mentalità MOLTO italiana.

- Gli adulti all'italiana che "sanno tutto loro" e i ragazzi che sono come trasparenti.

Forse non avremo il bullismo marcato come in USA, ma vi posso assicurare che il senso di oppressione io l'ho sentito, fortissimo, comunque.
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2012-06-12 12:42:39
Se Mattia è disposto a parlarne apro un'altra discussione, altrimenti avrebbe poco senso.
Certo che sono disposto a parlarne! ^_^

Apri un thread e fammi le domande che vuoi!
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Mr. Mario - 2012-06-12 12:59:14
Sono molto curioso di sapere come avete affrontato il problema dell'autorità degli adulti, e di una concezione di famiglia più all'italiana che all'americana.
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Lavinia - 2012-06-12 13:00:29
Con una arzdora inamovibile, inconvincibile ed inossidabile che considera chiunque sia sotto gli 80 un bambino e sa lei cosa è meglio per te u.u
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Ashrat - 2012-06-12 13:01:39
Con una arzdora inamovibile, inconvincibile ed inossidabile che considera chiunque sia sotto gli 80 un bambino e sa lei cosa è meglio per te u.u
What's the italian for "arzdora"?
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Manuela Soriani - 2012-06-12 13:02:19
Con una arzdora inamovibile, inconvincibile ed inossidabile che considera chiunque sia sotto gli 80 un bambino e sa lei cosa è meglio per te u.u

FANMAIL!!!!!!
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Lavinia - 2012-06-12 13:03:14
What's the italian for "arzdora"?
Vedi qui (http://www.mitidiromagna.it/azdora.asp) per cosa significhi arzdora/azdora/rezdora e simili.
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Michael Tangherlini - 2012-06-12 13:05:01
E' chiaro che la localizzazione va fatta in modo intelligente, altrimenti meglio star fermi. Penso che sia abbastanza ovvio che avere giocatori che condividono conoscenze socio-storico-geografiche sul luogo in cui si localizza il gioco sia er mejo, ma penso che il gioco localizzato funzioni bene lo stesso se ci si basa su un "mitologico" Nord Italia (per dire), l'importante è che ci si accordi su cosa questo voglia dire. Ognuno poi ci mette il suo, sia di vissuto che di sentito dire, anche perché, per quanto poi ci siano porzioni sociali non condivise alla fine viviamo un po' tutti in Italia, in cui ci sono delle mentalità diffuse a livello trasversale su tutto il suolo nazionale. Magari qui si esasperano e lì si sentono poco, per dire, ma alla fine il concetto è quello.


-MikeT
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Manuela Soriani - 2012-06-12 13:07:28
Concordo con Michael..

E inoltre, mal che vada, avrete un "immaginario costruito insieme", come quello che si potrebbe creare nell'ambientarlo a Boston.
Insomma, se giocate con gusto e buon senso, è veramente difficile che vada male. ^__^
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2012-06-12 13:09:32
Con una arzdora inamovibile, inconvincibile ed inossidabile che considera chiunque sia sotto gli 80 un bambino e sa lei cosa è meglio per te u.u
What's the italian for "arzdora"?

[CROSSPOST con Lavinia. ^^; ]

a.k.a. "razdòra" sul ferrarese.

Imparentata con la bolognese "sfoglina".
Ovvero: la donnona con le braccia da camionista allenate da DECENNI di sfoglia tirata "di potenza" al mattarello.

Per la mia heron-selkie era però La Nonna... Cioè, momento drammatico: La Nonna che ha come metodo educativo "va' e impara da sola" (per una ragazzetta giunta dalla Città per ritrovare le sue radici magiche in riva al Grande Fiume) che tratta malissimo i suoi (unici) amici... dilemma affettivo: con chi schierarsi? La Nonna ha la saggezza, ma ci DEVE essere un'altra via. Gli amici non ascoltano la Nonna perché li tratta male e non ci dice cosa fare.

Ah, anche questa è una cosa "delle nostre parti": il vecchio che ti dice cosa devi fare, ma NON ti insegna a farlo. >_<
Es.: "il muro, lo devi tirare su diritto col filo a piombo!" "Sì, ma come si fa?" "Col filo a piombo!" (ti guarda incazzato per la tua domanda idiota)
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Ashrat - 2012-06-12 13:14:14
Penso che sia abbastanza ovvio che avere giocatori che condividono conoscenze socio-storico-geografiche sul luogo in cui si localizza il gioco sia er mejo, ma penso che il gioco localizzato funzioni bene lo stesso se ci si basa su un "mitologico" Nord Italia
Mmm... questa cosa temo possa funzionare solo se per tutti quel Nord Italia è "mitologico" allo stesso modo, perché nel momento in cui qualcuno inizia a inserire cose completamente estranee all'esperienza di chi in luoghi simili a quelli a cui si fa riferimento è nato e vissuto, potrebbero crearsi delle reazioni di rifiuto che non si verificherebbero trattando di un luogo del tutto sconosciuto
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Lavinia - 2012-06-12 13:16:19
Consiglio? Prova. Gioca con persone provenienti da luoghi che reputi diversi, e vedi se funziona ^_^ coi se e con i ma, il gioco concreto non si fa ;)
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Ezio - 2012-06-12 13:17:29
Per chiudere la nota: azdora significa "reggitora".
È la Mater Familiae, il pilastro della casa emiliana. È la donna capace di gestire la famiglia allargata tradizionale, che non è semplice.

La mia bisnonna, narra la leggenda, scacciò un soldato americano ubriaco da casa sua armata solo di padella.
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Ashrat - 2012-06-12 13:21:48
Consiglio? Prova. Gioca con persone provenienti da luoghi che reputi diversi, e vedi se funziona ^_^ coi se e con i ma, il gioco concreto non si fa ;)
Quello è sicuro, e spero di averne presto l'opportunità (da questo punto di vista hangout è una manna), la mia era solo una riflessione emersa nel momento in cui, leggendo di una localizzazione "vicino casa", mi sono ritrovato con meno punti di riferimento che se si stesse parlando di una guerra tra gang a Los Angeles  ;D
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Mr. Mario - 2012-06-12 13:23:50
Consiglio? Prova. Gioca con persone provenienti da luoghi che reputi diversi, e vedi se funziona ^_^ coi se e con i ma, il gioco concreto non si fa ;)

Giusto provare, ma la preoccupazione mi sembra legittima. Credo che ci sia una sorta di 'uncanny valley' anche per le ambientazioni, quando una cosa dovrebbe essere familiare ma ha delle differenze che urtano, si finisce per focalizzarsi più sulle differenze che sulla familiarità. Io RIS - Delitti imperfetti proprio non lo posso guardare, per dire.
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Lavinia - 2012-06-12 13:27:36
Certo che il dubbio è legittimo, così come era legittimo il nostro dubbio "ma la Selkie si riuscirà a giocare a Castelnuovo Piccolo?", e abbiamo visto se era fondato o meno giocando :D

Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Mauro - 2012-06-12 13:43:33
Aperta (http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,7421.msg156612.html#msg156612) la discussione su Philippa/Bianca. Grazie a Mattia per la disponibilità ;D

Sulla localizzazione: il problema col Nord Italia mitologico... è che esiste meno degli USA mitologici. Nel senso: chiunque di noi ha visto N-mila film o telefilm ambientati negli USA, quindi abbiamo una mitologia USA che, pur nelle sue differenze, deriva da qualcosa di più generale. È qualcosa di trasversale, perché Buffy (per dire) l'ha visto Pino della Valle d'Aosta come Gennaro della Sicilia.
Per contro, il mio Sud Italia mitologico deriva da quello che ho vissuto (perché in parte l'ho vissuto), da quello che mi hanno detto amici del Sud e da (più o meno) stereotipi derivanti dall'ambiente e dai conoscenti; manca quella parte trasversale dovuta ai film.
Se qualcuno farà esperimenti in tal senso, sono molto interessato a sapere com'è andata.
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Michael Tangherlini - 2012-06-12 13:48:49
Mmm... questa cosa temo possa funzionare solo se per tutti quel Nord Italia è "mitologico" allo stesso modo, perché nel momento in cui qualcuno inizia a inserire cose completamente estranee all'esperienza di chi in luoghi simili a quelli a cui si fa riferimento è nato e vissuto, potrebbero crearsi delle reazioni di rifiuto che non si verificherebbero trattando di un luogo del tutto sconosciuto
Vero ma fino a un certo punto, secondo me, perché dipende da quanto i vari vissuti sono estranei. Per dire, dato che siamo in "Gioco Concreto," quando MCizzavo delle superiori dei mostriciattoli del nostro gruppo io pensavo al mio liceo e lo immaginavo così. E, a parte qualche raddrizzata dietro suggerimenti vari, sempre concordati in gruppo, funzionava. Aggiungo, per amor di completezza, che il mio era un liceo scientifico di Ancona, i giocatori (a parte me) erano tutti del Nord Italia e di estrazioni scolastiche credo anche diverse.


Sulla localizzazione: il problema col Nord Italia mitologico... è che esiste meno degli USA mitologici. Nel senso: chiunque di noi ha visto N-mila film o telefilm ambientati negli USA, quindi abbiamo una mitologia USA che, pur nelle sue differenze, deriva da qualcosa di più generale. È qualcosa di trasversale, perché Buffy (per dire) l'ha visto Pino della Valle d'Aosta come Gennaro della Sicilia.
Per contro, il mio Sud Italia mitologico deriva da quello che ho vissuto (perché in parte l'ho vissuto), da quello che mi hanno detto amici del Sud e da (più o meno) stereotipi derivanti dall'ambiente e dai conoscenti; manca quella parte trasversale dovuta ai film.
Se qualcuno farà esperimenti in tal senso, sono molto interessato a sapere com'è andata.

Però io, per esempio, farei fatica a giocare MH negli USA, perché di film o telefilm con adolescenti americani quasi non ne ho visti: ho una conoscenza di Buffy relegata alla sigla iniziale, per dire. * si alzano i cori urlanti "ERETICO!"* Quindi quel tipo di sensibilità mi manca, e se mi manca non riesco a farmi prendere dalle vicende narrate perché (nella mia testa) non so come farle funzionare e mi mancano di verosimiglianza. Poi magari sono io quello bacato dentro, eh.

-MikeT
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Lavinia - 2012-06-12 14:01:57
Michael mi ha praticamente tolto le parole di bocca. Non seguo serie TV, di Buffy ho visto il musical e la puntata muta semplicemente perché tutti me ne parlavano, film guardo poco e niente e a parte Skyhigh (su cui, credo, posiamo concordare non sia proprio una scuola tipica) non ne ricordo che trattassero di adolescenza.
Ho la fortuna di aver frequentato una scuola superiore in cui c'erano nei primi due anni corsi a scelta e in cui ci si spostava fra le varie aule (e non solo per i laboratori), in modo forse più simile a una scuola superiore americana che a una classica scuola italiana; di conseguenza certe caratteristiche di una scuola americana le ho ben chiare nonostante il mio disinteresse per serie tv e simili.

Per contro, durante l'adolescenza ho letto molti romanzi che trattavano della vita di ragazzi e ragazze adolescenti di autori italiani, e quindi ho in mente un qualcosa a cui fare riferimento, magari non precisissimo, ma non parto da zero. Insomma, la veridicità di "se lo ambienti in Nord America/Canada/India/Australia/Italia è più facile avere un'idea condivisa" mi pare dipendere molto da persona a persona.

L'unica cosa diversa è che giocandolo in Italia, se si proviene da luoghi/situazioni diverse gli altri giocatori hanno vissuto in prima persona le esperienze a cui si rifanno, non è una mitica realtà filtrata attraverso la telecamera e l'uso di attori.
Confido inoltre che se si proviene da situazioni diverse e si sceglie per un luogo da cui proviene uno dei giocatori che si offre di fare da "guida", non si punti a stroncare gli errori altrui e basta ma a dare idee ed essere propositivi (come dovrebbe già essere).
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Ashrat - 2012-06-12 14:11:28
Ma a quel punto non si perde il senso stesso del giocare "sotto casa"? Qual è la differenza tra un New Jersey mitologico e una Pianura Padana mitologica?
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Lavinia - 2012-06-12 14:14:10
Domenico, non sto parlando di mitologico: l'unico motivo per cui dovrei giocare in Italia ma non nella mia zona è se a parte me gli altri giocatori provengono dalla stessa zona o se tutti proveniamo da zone diverse e quindi semplificando l'una vale l'altra. Ma in questo caso non è mitologica, perché c'è almeno una persona che può dire "guardate che è così e cosà per davvero".
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Ezio - 2012-06-12 23:06:19
Per continuare il thread vorrei fare un paio di chiarimenti:


Perché localizzare?
Localizzare significa ambientare un gioco vicino a casa propria, nella propria realtà. Non è un valore in sé (anche se io sono un grande fan del movimento che si chiede del perché le cose fighe accadano tutte nel Wyoming e mai in Brianza) ma è uno strumento, una tecnica utilizzata per raggiungere quello che, a volte, viene chiamato gioco "close to home", vicino a casa.
"Giocare vicino a casa" significa inserire nella partita temi e argomenti conosciuti, vicini alla propria realtà.
Questo non significa, necessariamente, avvicinarsi geograficamente alla propria realtà. Nel contesto di Monsterhearts potrei, per esempio, giocare lo studente italiano in Erasmus, e questo già farebbe qualcosa per avvicinare il gioco alla mia realtà.
La localizzazione è, quindi, solo uno strumento utilizzato per il fine di mettere meno filtri fra sé e le emozioni generate dal gioco.


Qual'è lo scopo di questo specifico esperimento?
Ho proposto di giocare in Italia perché non ero sicuro che il gioco potesse reggere.
Gli adolescenti americani fanno, obiettivamente, cose diverse dagli adolescenti italiani.
Il mio dubbio era se e quanto queste differenze influissero sul gioco. Non ha senso sforzarsi di giocare "vicino a casa" se poi il gioco ti esplode fra le mani.
Di fatto l'esperimento è, ad ora, un successo: abbiamo constatato come il gioco possa essere ambientato in Italia senza danni. Pur cambiando le dinamiche sociali il sistema si rivela più che adatto a reggerle.


Ma... quindi l'esperimento vale solo per l'Italia del Nord?
No.
Noi siamo stati fortunati a provenire tutti da una specifica sub-cultura e quindi abbiamo potuto alzare parecchio il livello di dettaglio. A dire la verità non abbiamo ambientato il gioco genericamente "in Italia", ma "nella valle del Po", sfruttando delle specifiche molto dettagliate.
Il trucco in questo genere di cose è trovare il minimo comun denominatore per il gruppo.
Quando faccio una demo di Sporchi Segreti a Lucca Comics, per esempio, propongo sempre di ambientarla in mezzo alla fiera, in modo da poter incontrare qualcosa di certamente familiare a tutti.

Chiariamo quindi che il nostro esperimento non vuole dimostrare che il gioco sia adatto ad essere giocato in una particolare città o regione Italiana.
Possiamo anche analizzare i tratti comuni a tutta la cultura italiana (scuole sono al mattino, minore responsabilizzazione, forte immigrazione interna e cose così). Noi abbiamo spinto molto sulla nostra familiarità di un particolare luogo, ma non vorrei che questo vi traesse in inganno: è servito solo a dare un "colore" comune (l'afa, il fiume, la vecchia azdora). Avendo giocato questa campagna mi sono convinto che Monsterhearts possa facilmente essere giocato in qualunque punto d'Italia: Malnate Brianza, Curudreddo'e Susu o Montelupo Irpino non fa differenza.



Si, sicuramente la localizzazione è più semplice quando succede come è successo a noi e si può condividere una sotto-cultura, il focus è ancora più stretto e la partita ancora più vicina a casa, ma in mancanza di quello io credo che il focus possa semplicemente allargarsi all'intera Penisola senza perdere troppo dettaglio, mantenendo la validità dell'operazione.


È vero, le specifiche della valle del Po come le nebbie, gli aironi e i partigiani possono sfuggire a chi non ci è vissuto, così come a me sfuggirebbero e risulterebbero aliene le peculiarità del villaggio sardo o friulano, ma determinate caratteristiche sono proprie della cultura italiana, in contrasto con la cultura nordamericana implicita nel gioco.
Di sicuro una "Italia generica" sarà più vera, reale e sentita di una "America inventata".


Tra l'altro ambientare il gioco negli Stati Uniti è, credo, frutto di un'abitudine più che di una necessità, dato che l'autore è... canadese! È vero, Canada e USA condividono enormi similitudini, ma non sarebbe comunque meglio avere come setting standard, chessò, Albion, in Ontario (per sparare una cittadina a caso)?


Io credo, per concludere, che la localizzazione sia quindi facile e positiva, e che possa avvenire a diversi livelli: trovandomi a giocare con persone della stessa città l'ambienterò lì, e allargherò il tiro man mano, alla ricerca di un minimo comun denominatore che, ne sono convinto, sia possibile trovare, fosse anche solo ampio come l'intero Stato, e che avvicinerà comunque il gioco all'esperienza diretta del giocatore.
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Ezio - 2012-06-12 23:24:59
Sono molto curioso di sapere come avete affrontato il problema dell'autorità degli adulti, e di una concezione di famiglia più all'italiana che all'americana.


Oltre a quanto detto dalla Lavi mi piacerebbe aggiungere anche i genitori-creatori di Pandora.
Di fatto quella che hanno rappresentato era una situazione piuttosto tipica: un padre forte e dominatore, che ritiene la figlia una sua proprietà e la "programma" per fare quello che vuole, e una madre più comprensiva e aperta al dialogo con la figlia, ma totalmente incapace di far fronte al padre.
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Mauro - 2012-06-13 08:58:48
Riprendo e approfondisco il mio discorso sulla cultura trasversale.
Innanzitutto, mi rendo conto che è un discorso totalmente soggettivo, e c'è chi può trovare più facile giocare in Italia a prescindere, piuttosto che negli USA; ma, in generale, credo sia vero che per gli USA c'è una cultura (per quanto mitologica) trasversale che manca per l'Italia.
Anche chi segue pochi telefilm, pochi film, comunque è parte di quella trasversalità, per quanto poco: guardare pochi film significa comunque guardarne, e ci sono altri media (fumetti, libri, ecc.), non ultimi gli stessi giochi ambientati negli USA. Facciamo parte di un ambiente che comunque parla di quelle cose, esserne totalmente digiuni è difficile.
Persino i film Marvel, per dire qualcosa che anche i più digiuni di film immagino abbiano facilmente visto, partecipano a questa trasversalità; ci partecipano perché pur nella loro natura fantastica hanno il mito dell'ultimo che ce la fa (Capitan America), dell'esercito super-armato e magari con i paraocchi (Hulk), ecc. E qualcosa si sa anche di quelli che non si guardano, almeno i più noti, semplicemente perché nell'ambiente se ne parla.
Di fatto, chi più chi meno, per chi è nel nostro ambiente è facile essere parte di quella cultura trasversale.
Per contro: io cosa so della Sicilia? della Sardegna? di Reggio Emilia? Poco nulla. Giocassi con i reggiani, mancherebbe la mia conoscenza dell'Emilia, e (forse) la loro conoscenza del Piemonte.

Con questo, sia chiaro, non voglio dire che sia impossibile localizzare se non si viene dalla stessa zona, o che automaticamente la partita verrebbe peggio che a giocarla in America; semplicemente, capisco i dubbi in merito, perché - oltre a quanto dice Mario - almeno mediamente trovo sia vera la presenza di una cultura trasversale che fa da comun denominatore, per quanto riguarda gli USA. E perché, come detto, la localizzazione in un luogo che conoscevo poco - ma più, per dire, di Reggio Emilia - per me è andata dall'inutile al dannosa.

Aggiunta: Tutto questo discorso ovviamente riferito alla localizzazione geograficamente intesa; fare per esempio, come propone Ezio, lo studente in Erasmus permettere di unire la conoscenza della mentalità (si giocano italiani) alla cultura trasversale (si gioca negli USA), di fatto cancellando quanto sopra detto.
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Ezio - 2012-06-13 11:12:42
Mauro, hai saltato a pié pari tutto il mio discorso sul "minimo comun denominatore nazionale" per continuare il tuo discorso precedente come se il mio ultimo post non ci sia mai stato.
Non farlo: ho detto chiaramente che era un post-indirizzo per il thread.


Non chiederti cosa sai di Reggio Emilia, ma cosa sai dell'Italia.


Conosci meglio la cultura nazionale italiana o quella statunitense (o canadese)?

Che accento ha uno di Palermo? E uno di Chicago?
È più probabile che bestemmi un veneto, un toscano o un newyorkese?
Qual'è il piatto tipico della costiera romagnola? E del Wyoming?


Inutile dire che l'america è uno scenario culturale unificante, attraverso telefilm e fiction, perché non è vero. Noi ci immaginiamo alcune cose dell'america che non sono vere, mentre non ci rendiamo conto che conosciamo un sacco di cose di tutta l'Italia, anche le parti più lontane, e le abbiamo esperite direttamente.


Non è, semplicemente, vero che "La valle del Po" per te è mitica quanto "La valle del Missisipi" perché hai sicuramente più contatti, contatti REALI, non filtrati attraverso la fiction, con la prima rispetto alla seconda e quello che accade nella prima influisce, comunque, sulla tua vita molto più di quanto non accada per la seconda.
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Ernesto Pavan - 2012-06-13 11:22:21
Riprendo e approfondisco il mio discorso sulla cultura trasversale.
Innanzitutto, mi rendo conto che è un discorso totalmente soggettivo, e c'è chi può trovare più facile giocare in Italia a prescindere, piuttosto che negli USA; ma, in generale, credo sia vero che per gli USA c'è una cultura (per quanto mitologica) trasversale che manca per l'Italia.
Anche chi segue pochi telefilm, pochi film, comunque è parte di quella trasversalità, per quanto poco: guardare pochi film significa comunque guardarne, e ci sono altri media (fumetti, libri, ecc.), non ultimi gli stessi giochi ambientati negli USA. Facciamo parte di un ambiente che comunque parla di quelle cose, esserne totalmente digiuni è difficile.
Persino i film Marvel, per dire qualcosa che anche i più digiuni di film immagino abbiano facilmente visto, partecipano a questa trasversalità; ci partecipano perché pur nella loro natura fantastica hanno il mito dell'ultimo che ce la fa (Capitan America), dell'esercito super-armato e magari con i paraocchi (Hulk), ecc. E qualcosa si sa anche di quelli che non si guardano, almeno i più noti, semplicemente perché nell'ambiente se ne parla.
Di fatto, chi più chi meno, per chi è nel nostro ambiente è facile essere parte di quella cultura trasversale.
Per contro: io cosa so della Sicilia? della Sardegna? di Reggio Emilia? Poco nulla. Giocassi con i reggiani, mancherebbe la mia conoscenza dell'Emilia, e (forse) la loro conoscenza del Piemonte.


Non credo sia poi un gran problema.


Monsterhearts non è "gioca la cultura/mitologia del tuo paesello". MH è "prendi un bulimico (ghoul), un control freak (vampiro), l'ape regina dell'aveare (guess?) e un violento (werewolf) e vedi cosa combinano" (ho preso quattro skin a casaccio, non me ne vogliate); e questa gente c'è dappertutto. Che dica "mona" invece di "minchia" e beva il Lambrusco invece del Prosecco (di nuovo, espressioni e vini a casaccio) è colore.
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Mauro - 2012-06-13 11:41:35
Mauro, hai saltato a pié pari tutto il mio discorso sul "minimo comun denominatore nazionale" per continuare il tuo discorso precedente come se il mio ultimo post non ci sia mai stato
Se reputi sia così cancella pure il messaggio (lo dico seriamente), ma non concordo: stavo spiegando perché personalmente mi sono trovato meglio a giocare col minimo comun denominatore USA, per quanto mitologico, rispetto a quello italiano, per quanto meno mitologico.
Ti assicuro che non ho saltato a piè pari il tuo messaggio, anzi l'ho letto due volte prima di scrivere il mio e una prima d'inviarlo; semplicemente, il tuo discorso è compreso nelle parti dove parlo dell'Italia, e di dove la localizzazione, quando l'ho fatta, per me è stata dall'inutile al dannosa.
Per quanto riguarda le tue domande, ti assicuro che a diverse non saprei rispondere.

Citazione
Inutile dire che l'america è uno scenario culturale unificante, attraverso telefilm e fiction, perché non è vero. Noi ci immaginiamo alcune cose dell'america che non sono vere
Ezio... non l'ho detto. Mi cito (enfasi aggiunta): "per gli USA c'è una cultura (per quanto mitologica) trasversale", "hanno il mito dell'ultimo che ce la fa". Ho esplicitamente detto che le cose che immaginiamo dell'America non sono vere, le ho esplicitamente definite "mitologiche"; "C'è una cultura mitologica trasversale" è totalmente diverso da "È uno scenario culturale unificante di cose vere".
Il punto è che io mi sono trovato più a mio agio a giocare con quella cultura condivisa, per quanto mitologica, che con quella italiana, per quanto reale. Un mio limite? Possibile. Ciò non toglie che è la mia esperienza, e che non ho mai detto che quanto sappiamo degli USA sia vero, o che la Pianura Padana sia più mitica degli USA.

Vuoi il riassunto del mio messaggio? È vero, c'è un minimo comun denominatore culturale italiano, che è più reale della cultura trasversale mitologica USA; personalmente, fino a ora mi sono trovato meglio con la seconda.
Se questo è fuori tema o ignora l'indirizzo che hai dato alla discussione, elimina pure. Ma questa è la mia esperienza.
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Ezio - 2012-06-13 13:08:55
Mauro, quello che dici, semplicemente, non ha senso.

Mi stai dicendo che per te il pensiero del Big One a Los Angeles è più "vicino" della situazione attuale a Moglia perché hai visto abbastanza telefilm.


A me DISPIACE se ti sei trovato in gruppi che ti hanno escluso dal gioco perché lo hanno localizzato in una situazione comune a tutto il gruppo tranne che a te, togliendoti di fatto ogni riferimento culturale,  ma questo è proprio l'opposto del mio discorso, che verte sulla ricerca di un denominatore culturale comune nell'esperienza collettiva più reale e concreto del "fantasy americano", qual'ora ciò sia desiderato dai giocatori.


Io non sto, adesso, parlando della bontà o meno della localizzazione, né dell'opportunità di compierla.

Il mio discorso è ESTREMAMENTE più specifico: Giocare Monsterhearts in Italia è POSSIBILE. Chiariamo come abbiamo fatto e, se lo si vuole, si chiedano dettagli sulle nostre tecniche e si discuta sulla loro bontà o meno.

Un discorso sul gusto personale del localizzare o meno esula dagli scopi di questo thread.
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Mauro - 2012-06-13 13:47:01
Accetto che lo consideri fuori tema, t'invito solo a valutare la possibilità che quanto dico abbia senso e semplicemente non riusciamo a capirci.
Detto questo, mi tiro fuori dalla discussione, perché evidentemente non ci capiamo (senza stare a entrare nel dettaglio: no, non sto dicendo quello che mi hai attribuito).
Titolo: Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
Inserito da: Ezio - 2012-06-13 14:22:38
Mauro, sei riuscito ad irritarmi oltre umana misura.


Non soltanto ignori OGNI SINGOLA PAROLA di quanto ho scritto per rimanere ancorato come una tellina allo scoglio della tua convinzione e alla tua opione quando ti ho detto chiaramente che non sto parlando di quello, indossando dei paraocchi giganteschi pur di non vedere quello che provo a spiegare da ieri sera, ma riesci pure a girare la frittata e a dirmi che "C'è scritto ho torto ma ho ragione".

Basta, mi sono seriamente rotto.
Thread chiuso. Giocate Monsterhearts dove vi pare, la nostra esperienza rimarrà soltanto nostra, arrangiatevi.