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Topics - Iacopo Maffi

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Questo l'ho fatto io / [NCAS] Nuovi Incubi
« il: 2008-11-03 19:47:03 »
Fresco fresco di Demo, ho buttato giù due idee per nuovi Incubi. Devo dire che trovo l'attività davvero rilassante, tipo dipingere paesaggi, ma più utile. Premetto che i MIEI sogni non sono popolati, come quelli di Hicks, di piccole cose di metallo, am di cose di carne e a volte di legno.
Ecco il primo.

Papà Porchetta
All'estrema periferia di Mad City, dove le strade costeggiano fossi pieni di fango e da lontano si intravedono gli svincoli della della Broken Thoughts Highway, sotto un lampione tremolante, in uno spiazzo desolato circondato da campi coperti di nebbia, Papà Porchetta ha il suo baracchino. Arrivando da lontano si può essere attirati dalla luce biancastra o dalla compagnia di qualche disperato avventore o semplicemnte dalla fame e dall'insegna Bowles of Pork che sfrigola circondata da insetti (esattamente come gli hamburger di Papà Porchetta). Ma sta di fatto che chiunque si avvicini al furgoncino non sarà mai completamente sicuro di voler mangiare qualcosa. Così come è un fatto che nessuno riesca a resistere, e finsica per ingozzarsi con qualche malsano intruglio che gli resterà in pancia come un rimorso.
Papà Porchetta stesso è un maestro nel girare le carte in tavola, come gira la carne marcescente che griglia per i suoi clienti, e convincere chi non vuole mangiare a farlo, ed a farlo fino a soffrirne, per giunta. I desideri soddisfatti oltre ogni limite di buon senso sono il suo campo. Soddisfa ogni languorino, ogni picocla golosità, con un eccesso di carne trita, grassi, salse ed olio fritto.
Lo stesso aspetto di Papà Porchetta parla di questa su attitudine: le mani sono invisibili, o forse davvero non esistono, e dalle maniche spuntano una paletta per girare hamburger e un coltello per tagliare i panini. La sua testa è un ammasso bitorzoluto e sproporzionato di carne trita e rancida, nel quale sono solo vagamente identificabili dei lineamenti: dalla cavità che potrebbe essere uan bocca cola incessantemente un fiotto di olio fritto e spesso, maleodorante, che scende come bava a macchiare il grembiule, per essere infine assorbito nel pavimento del furgoncino. Quando Papà Porchetta parla, di solito per convincere un passante ad aggiungere cipolle o senape al suo panino, per calmare il Porco o per offrire i servizi di una delle sue prostitute, la sua testa di carne tremola tutta, e sembra muoversi e rimescolarsi.
Un incontro con Porchetta non va mai preso alla leggera. Malgrado non sia uno fra gli incubi più feroci (Dolore 6), chi ha mangiato, o anche assaggiato, uno dei suoi panini, o si è servito delle sue prostitute, o in qualche modo ha ceduto ad una delle sue tentazione, scopirirà, con orrore, che resistergli è più difficile (Dolore 8). Si dice che vomitare sia un buon modo per diminuire la sua forza, ma questo non è certo.
D'altra parte l'aggressione diretta non è la sola fonte di pericolo con questo Incubo: l'incapacità di uomini ed Incubi di resistere alla soddisfazioni di certi disgustosi e piccoli desideri (disgustosi e piccoli come i vermi bianchi che a volte si trovano nei suoi panini), attira molta gente al suo baracchino, specie nelle prime ore del giorno, quando la Venticinquesima Ora di conclude e molti si allontanano dal Bazar del Bizzarro. La capacità di Papà Porchetta di voltare le carte in tavola e cambiare alleanza  e simpatia ne fa un informatore prezioso per alcuni e un traditore per altri...

Il Porco
Qual è il segreto di una buona porchetta? Affettare un porco vivo, ovviamente. Papà Porchetta lo tiene bloccato al bancone con una serie di cinghie e di ganci, perchè, sebbene il Porco sia un suo servitore fidato, e si lasci affettare più che volentieri, spesso si dimenta e si rotola, quando la lama del coltello morde la sua carne succulenta. A volte volta la sua testa bruciacchiata verso il cliente ed elogia la propria bontà, usando termini più volgari del necessario, o si limita a squittire il suo dolore mentre Porchetta lo colpisce con la spatola per farlo tacere. Malgrado Porchetta serva molti clienti ogni notte, la carne del Porco sembra non esaurirsi mai...
Il Porco non è molto pericoloso (Dolore 2) ma se imbestialito diviene un avversario temibile. Per ciascuno di questi eventi, il Dolore causato dal Porco aumenta di due: se la sua vittima ha mangiato la sua carne, se Papà Porchetta lo ha liberato con l'esplicita intenzione di sguinzaglirlo contro i suoi nemici o se qualcuno ha fatto rimostranze sulla qualità del servizio al Bowles of Pork.

Le Maialine di Papà Porchetta
Tre prostitute hanno il loro bidone a pochi metri dal furgoncino di Papà Porchetta. Fanno parte del servizio, e ne condividono le caratteristiche.
Tutte e tre hanno un qualche tratto suino: Maya nasconde un grugno schiacciato sotto strati di fondotinta e fard, Lotte ha una coda arricciata e un

posteriore da scrofa, mentre Lina ha una serie di mammelle porcine sul petto, tredici dicono i bene informati. Le Maialine offrono i loro corpi su indicazione di Porchetta, e sono l'ideale complemento dei suoi disgustosi e troppo unti panini: anch'esse infatti sono disgustose e troppo unte, sbracate, discinte, volgari e deputate a soddisfare desideri crassi e  superficiali.
Le Maialine sono Incubi di basso rango con Dolore 1, che cresce fino a 2 o a 3 nel caso la loro vittima abbia esplicitamente richiesto le attenzioni di tutte e tre le porcelle.

Figlio Mio
La distorta emotività degli Incubi ha portato Porchetta a desiderare un figlio, ed a crearselo. Riempì quindi una pelle di maiale di carne marcia, troppo avariata anche per i suoi standard, e gli infuse nuova vita irrorandola del suo olio. L'infelice omiciattolo così nato prese il nome di Figlio Mio. Il rapporto fra i due è distorto e capovolto, come ogni cosa riguardi Porchetta: il padre si occupa solo saltuariamente del figlio,e  solo per rimpinzarlo di qualche schifezza troppo dolce o troppo fritta (o troppo dolce E troppo fritta), mentre il figlio si occupa di trasportare al Bowles tutti gli ingredienti più pesanti e di tritare la carne, il tutto senza mai mostrarsi agli avventori (la sua esistenza stessa è un segreto di cui Porchetta di vergogna). Ha una faida personale coi gatti che cercano di succhiare il suo interno dai fori della sua pelle di porco.
Figlio Mio non è per nulla pericoloso (Dolore 1), ma se la sua esistenza fosse scoperta, Porchetta potrebeb avere reazioni inconsulte e eccessivamente violente.

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Da questo topic


Citazione
[cite] Gabriele Pellegrini:[/cite]La butto là caso mai a qualcuno interessasse.

Ultimamente sto provando assieme ai miei amici una versione ibrida tra parpuzio e alcuni concetti di creazione corale della storia.

Ok detta così non si capisce molto.

L'idea fondamentalmente è stata quella di unire GUS (il mio gdr sperimentale che fondamentalmente è un parpuzio facile) a ThePool.

L'unione è avvenuta introducendo con il nome di Dadi di Fato un pool da 9 dadi nella scheda del pg.

Quindi si presentano due situazione per risolvere le scene:

- o attraverso le prove classiche (tiro per colpire, tiro contro difficoltà stabilita dal gm ecc)
- oppure tramite un tiro di dadi fato in cui il giocatore espone l'esito che vuole ottenere e il GM espone la contropartita nel caso fallisca il tiro di dadi fato.

Esempio: un pg affronta due demoni evocati da un mago.

Caso 1) Si procede come si è abituati classicamente con parpuzio.
Il giocatore usa l'abilità spada per colpire, tira 2d6 somma il valoredi questa abilità e deve superare il valore di difesa dei nemici.

Caso 2) Il giocatore dice <>
Il GM come contropartita dice <>

NOTA: se il giocatore finisce i dadi fato il pg diventa un png. Attraverso una meccanica su cui non mi dilungherò se il giocatore usa tutti i dadi fato in un tiro si appresta a fare quella che chiamerei "l'azione eroica disperata", in cui può perdere tutti i dadi e diventare un png oppure
avere culo e "sopravvivere" per il rotto della cuffia e restando con un solo dado fato.


Cmq lo stiamo ancora testando come regolamento ibrido ma la prima giocata ci ha lasciata abbastanza convinti della sua validità. Vedremo nelle prossima partite.


Anche io ho provato ad inserire meccanismi di creazione corale in una campagna di parpuzio.
L'idea era quella di spiegare certe differenze di fondo ai miei compagni, e contemporaneamente non lasciare una storia alla quale eravamo affezionati per cambiare gioco.

Se a qualcuno dovesse interessare il gioco nel quale ho inserito questa meccanica è Fading Suns d20 -ambientazione affascinante, niente da dire, sistema conosciuto a menadito da tutti quelli che sono al tavolo.

La Regola Aggiuntiva è stata rapidamente rinominata Gettone Gioioso, e si compone di due momenti.

a) ogni giocatore può proporre che ad un ALTRO giocatore venga dato un gettone per una scena particolarmente brillante, una descrizione particolarmente coinvolgente, una serie di scelte narrativamente affascinanti. Il gettone viene assegnato se la maggioranza dei giocatori al tavolo sono daccordo.
è un po' come un sistema di stunt, alla Exalted, ma la stunt stessa non serve ad aumentare le possibilità di riuscita di un'azione ma ad aumentare l'influenza di un giocatore sulla storia narrata.
(prima di passare all'uso dei gettoni devo specificare che il gettone stesso è assegnato al GIOCATORE non al PERSONAGGIO).

b) in QUALUNQUE momento un giocatore può decidere di giocare un gettone per "prendere il controllo" della storia. Può iniziare una scena completamente nuova, con i personaggi che desidera, oppure narrare la conclusione della scena in corso, oppure narrarne solo una parte e poi dichiararsi soddisfatto. In questa maniera può anche narrare scene solo debolmente legate alla continuity del gioco, oppure narrare l'inizio di una trama che vorrà mandare avanti.
Notate che mentre un giocatore è "in possesso della conchiglia", cioè ha giocato un gettone, qualunque altro giocatore può a sua volta giocare un gettone e "rubargli la scena".

è una meccanica molto molto semplice, che serve più che altro a mostrare come le prerogative del master possano essere anche suddivise nel gruppo. In ogni caso devo dire che al mio tavolo sta piacendo. Voi che ne dite?

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