Ieri ho giocato con Alessandro a
Dreamwake, un gioco dalla suggestiva ambientazione
cyberpunk da lui ideato. Ho avuto l'ennesima conferma che qui in Italia ci sono autori di gdr che hanno ben recepito i principi cardine alla base dei gdr c.d. coerenti, cioè in cui le regole sono funzionali alla miglior resa possibile del gioco puntando verso un obiettivo ben preciso. Nel caso specifico, ancora una volta, l'obbiettivo è quello di creare una bella
storia.
Il manuale parla
chiaro: nessuno monopolizza la narrazione, né tanto meno si tratta di "mettersi tutti d'accordo"... le regole di permettono, pezzettino per pezzettino, di creare un qualcosa che alla fine sarà incredibilmente organico e coerente.
E la cosa bella è che non c'è nemmeno il GM!
Con un sistema chiarissimo di autorità narrative il gioco alle volte sembra quasi "giocarsi da sé", nel senso che il contributo di ogni giocatore si fa sentire e si ha l'impressione che vi sia una
mano invisibile che tiri le fila della storia conducendo i giocatori verso un finale che spiegherà ogni cosa.
Il gioco si presta benissimo tanto nell'aspetto investigativo-sociale che all'aspetto di combattimento, e sta al gusto estetico dei partecipanti puntare verso una direzione o l'altra. Questo è reso possibile dal fatto che quando si deve fronteggiare un "ostacolo", cioè quando si devono tirare i dadi, l'ostacolo può essere tanto un personaggio attivo da abbattere, quanto una situazione passiva da sbloccare.
Ad esempio il nostro primo ostacolo, ieri, era una scena del delitto poco chiara dalla quale era difficile dedurre qualcosa. Ed era come
CSI: guardo questo indizio, capisco questo, ma c'è qualcosa di strano e fuorviante... tutto molto funzionale, tant'è che ho pensato che Dreamwake potrebbe essere giocato al cento per cento anche affrontando solo questo genere di ostacoli, creando una sorta di giallo cyberpunk.
Ma io volevo menar le mani (eh, ci sarà un motivo se ho scritto
Arena!
), e ben presto ci siamo trovati ad affrontare nemici davvero potenti che hanno messo alla prova la forza dei nostri tostissimi personaggi. E le regole, manco a dirlo, che erano le stesse che aveva creato quella
bellissima scena di investigazione, ci hanno servito su un piatto d'argento una situazione spinosa ed interessante dalla quale siamo usciti alla fine a testa alta, pur dovendo dare fondo alle nostre risorse più preziose.
Il gioco è bello, ricco e, grazie ai c.d.
punti influenza, che costituiscono una sorta di risorsa onnicomprensiva, è anche "giocattoloso", visto che questi punti possono essere spesi in vari modi, che vanno dal semplice potenziamento delle abilità del personaggio, a facilitazioni di ogni sorta per l'ostacolo del momento.
I personaggi sono subito fighissimi, come nel miglior dungeon world, e la narrazione è scorrevole, come nel miglior shock: fs.
Ho particolarmente apprezzato le regole del "metagame" che chiariscono con un'efficacia disarmante ogni possibile contrasto tra giocatori. Qualcosa non è chiaro? chiami la
pausa. Qualcosa è semplicemente brutto e stonato nella tua idea di cyberpunk?
Veto, e proponi un'alternativa.
Ad esempio ieri un energumeno ha preso il personaggio di Alessandro e ci ha sfondato un muro con una carica degna del Fenomeno. A me sembrava sensato, visto che il pg di Alessandro era una sorta di monaco super addestrato. Ma avrei potuto dire "veto" perché lo trovavo eccessivo ed Alessandro, senza possibilità di appello, avrebbe dovuto cambiare questo dettaglio estetico.
Le regole sono tante e ben congegnate, si ha l'impressione di affrontare un meccanismo ben oleato che è già maturo per essere considerato un (bellissimo) gioco
completo.
Ed è davvero così, Dreamwake è un gioco fatto bene, una
chicca che gli appassionati non dovrebbero lasciarsi sfuggire. E mi auguro che il gioco avrà il rispetto che merita invece di finire, come già è successo con altri gdr italiani, nel dimenticatoio, vittima del principio "nessuno è profeta a casa sua".
Ieri ho giocato con fiducia ed entusiasmo... e Dreamwake mi ha premiato con una delle migliori avventure cyberpunk che io abbia mai giocato.
Queste sono solo le mie prime impressioni, ovviamente, perché, come dicevo, ci ho giocato solo un'unica volta (per ora).
Però una cosa va detta: ci sarà un motivo se ho continuato a giocare fino alle due di notte, no?