Io sono arrivato qui dopo anni di pbf, perché il mio gruppo 'tradizionale' si era un po' disgregato e giocavamo a un D&D un po' folle non più di una volta al mese. E in un pbf il design tradizionale è un ostacolo quasi insormontabile. Ho visto tantissimi giochi di D&D pbf non superare il primo combattimento. Se tutti per spiegare quello che fanno devono postare almeno due volte, puoi descrivere le azioni eroicamente quanto vuoi, ma quando dopo tre settimane stai ancora dando pugnalate allo stesso goblin, la rottura di scatole è tale che poi non posti più, è quasi inevitabile.
M&M funzionava molto meglio, e così anche giocare freeform. Ma mancava qualcosa. La mia esperienza col freeform era che, siccome non ci sono regole per gestire i conflitti, tutti li evitavano, e si giocava 'in punta di piedi' ogni qual volta c'era più di un pg in scena. Inoltre molto spesso, per essere realisti (più del re) si finiva per microdescrivere ogni singolo minuto della vita del pg, ogni singolo dialogo, e per quanto vivere attraverso un pg possa essere bello, almeno voglio che la sua vita sia interessante, cavolo!
E qui entra in scena il solito Nik. Ci eravamo conosciuti sul forum di Exalted, un gioco di cui amo alla follia l'ambientazione e di cui odio il sistema, figo finché vuoi, ma la cosa che amavo non era la scelta tattica dei seimila charm, ma la corruzione che veniva dal potere e dalla propria oscurità interiore, e il fatto di poter trasformare il mondo a tua immagine. A un certo punto Nik quasi sparisce dal forum, e in risposta a qualche chiacchiera su possibili giochi da provare, mi dice di essere (testuali parole) "passato oltre".
Sulle prime lo scetticismo. Comincio a informarmi un po', e se Cani non mi convince completamente (neanche ora) Avventure in prima serata e Non cedere al sonno sembrano molto interessanti. Decido di andare in pellegrinaggio a Mantova, alla con dove Michele mi fa provare per la prima volte Aips. Alla Play, il Rino mi fa provare Polaris. Il resto è storia.