GCG

Si, se non erro posso spendere 2 gettoni per avere un +1, andrei così a 4 e per tua sfortuna sarai relegato in India per il resto della tua vita, ahahah

FRASE DI ORGOGLIO di Jasper Chapman «Io sono sicuro che io sarò assolto per l'accusa di tradimento»
Non ci credo ho fatto ancora 1.

Il titolo pensavo di averlo soddisfatto nel senso che Chapman ha dovuto cambiare i suoi piani (rompere le regole) per il fatto che Nelson ha voluto indagare in India comunque nonostante il suo racconto. Per questo ha mandato dei sicari a rintracciare il Tenente Howard e farlo fuori (forse!!!) prima che Nelson lo rintracciasse.

SCENA #3 "Rompere le regole"

Nelson si lasciò cadere sulla poltrona dell'ufficio del direttore, sconsolato. I documenti in quell'ospitale dimenticato da Dio non avevano mai visto parvenza di ordine in vita loro. Per questo non trovò nulla di utile. Poi si affacciò sull'uscio uno dei suoi ufficiali:
«Capitano, non c'è traccia del Tenente Howard, però non siamo riusciti ad identificare due pazienti completamente bendati, probabilmente a causa di ustioni. La cosa strana però è che tra le cartelle dei pazienti ricoverati figura anche quella del Tenente, dunque non sembra essere stato dimesso; per lo meno ufficialmente. Il posto letto relativo a quella cartella clinica è vuoto, con il letto rifatto.»
«Noooooo!!!!» Nelson si lasciò sfuggire un grido di sfogo «voglio vedere personalmente la cartella e il lettino, e vedete di identificare le due mummie ...con ogni mezzo, diffidate delle cartelle cliniche»
Ai piedi del letto in cui fino alla sera precedente era effettivamente ricoverato il Tenente Howard, un segugio invisibile era seduto sulle zampe, contemplando insieme al suo evocatore la gradita vista di un letto vuoto.

SCENA #3 "Rompere le regole"


La capitaneria di porto fu disponibile alle concessioni chieste da Chapman, l'indomani avrebbe recapitato tutti i documenti richiesti direttamente alla Compagnia, dove stavano tornando Jasper e i suoi uomini intorno alla mezzanotte. La richiesta di Nelson di portare Jandra con se all'ospitale lo preoccupava ma in fin dei conti era stato fortunato che almeno uno di loro due potesse andare questa sera stessa a controllare la situazione.


Giunto al quartier generale della Compagnia, Chapman congedò gli altri ufficiali e si diresse alla sua stanza (la stessa di ogni suo viaggio in India). Aprendo la porta rischiò di scivolare sul pavimento, ma si tenne forte alla maniglia e lo evitò. Per terra una sostanza biancastra e viscida disegnava delle tracce come di qualcosa che si fosse trascinato per la stanza. Poi la vide e rimase impietrito dalla paura. Un brivido gelido lo attraversò lasciando dietro di se una sensazione di pericolo. Seduta sul suo letto vi era una sagoma traslucida della stessa sostanza che macchiava il pavimento. Aveva dei lineamenti femminili benchè appena accennati. Quando iniziò addirittura a parlare Jasper svenne cadendo nella stanza.

SCENA #3 "Rompere le regole"

«Capitano, siamo in vista di Madras!»
«Perfetto James, mandi a chiamare Chapman e l'indiano, ci prepariamo a sbarcare.»
Horatio Nelson dava ordini in piedi sul ponte della sua nave, incurante delle sferzate che la pioggia battente dava sul suo viso. Il pomeriggio inoltrato colorava di rosso lo skyline della costa, dietro la quale il sole aveva cominciato a nasconersi.
«Jefferson venga al timone, devo andare in cabina a cambiarmi questi luridi stracci»
Nelson non scherzava sui suoi abiti, erano diventati effettivamente degli stracci inzuppati dopo giorni di pioggia monsonica. Si recò nella sua cabina lasciando il comando al Capitano in seconda Jefferson.
Poco dopo James bussò alla porta della sua cabina. «Capitano vi devo parlare urgentemente!»
«Entri!» Nelson aveva appena finito di calzare i suoi stivali.
«Capitano non so come dirle che... stavo andando a chiamare Chapman e scendendo sottocoperta non ho potuto fare a meno di origliare alla cabina dell'indiano...
Beh, stava conversando con qualcuno e parlava di un certo Tenente Howard, a quel punto sono entrato e... c'era solo lui nella stanza»
«Non capisco a cosa volete arrivare, James, magari parlava tra se e se a voce alta, sa che dobbiamo incontrare il Tenente appena sbarcati....»
«Signore, ho sentito la voce di Jandra, ok...   però ho sentito distintamente anche la voce di una donna. E mi sembra proprio di aver visto con la coda dell'occhio il riflesso di una figura femminile nello specchio della cabina accanto alla porta»
«Ne siete sicuro?»
«Non saprei...»

SCENA #3 "Rompere le regole"

Lo stretto di Palk tra India e Ceylon non era una via sicura per vascelli come la "Queen Grace", il pescaggio era tale da correre il rischio di arenarsi e per tal motivo il Capitano Nelson non poteva far altro che ordinare di circumnavigare l'isola di Ceylon. Di questo Jasper Chapman era grato e ne stava parlando con Jandra proprio il giorno che avvistarono l'isola.
«Jandra, il giorno di viaggio in più che ci regala quella meravigliosa terra pensi che basti ai tuoi uomini per arrivare in tempo?»
«Signor Chapman, è da quando siamo partiti da Kannur che mi fate questa domanda ogni giorno, vi ripeto che non avete modo di preoccuparvi, i sicari a Madras non solo faranno in tempo a spedire in cielo il Tenente Howard prima del nostro arrivo, ma faranno anche sparire il corpo....e quando dico sparire non intendo 'nascondere'!»
«Devi scusarmi Jandra, ma non era previsto che Nelson volesse condurre una indagine quaggiù in India. Abbiamo dovuto cambiare i nostri piani in pochi giorni. Spero che vada tutto bene.»
«Ieri notte ho evocato lo spirito di Parashurama, l'ho convinto a dare man forte ai messaggeri che ho inviato a Madras, non è possibile il fallimento»
«Jandra vacci piano con le tue pratiche sciamaniche, qui l'equipaggio sembra che si sia accorto di qualcosa, me ne ha parlato Nelson di persona»
«'Pratiche sciamaniche' dite.... anche voi mi credete un insulso guaritore indù non è così? La mia signore.... è la vera stregoneria»

SCENA #3 "Rompere le regole"

A mezzogiorno la "Queen Grace" lasciò il porto di Kannur diretta a Sud-Est, obiettivo circumnavigare l'India meridionale e l'isola di Ceylon per puntare diritto verso Madras. Il caldo tropicale era insopportabile per chi era abituato ai climi britannici così la maggior parte degli ufficiali se ne stava chiuso nelle proprie stanze sottocoperta. Così fecero anche Horatio Nelson e Jasper Chapman che stavano progettando le prossime mosse da compiere.
«Jasper, fra qualche giorno arriveremo a Madras, a quel punto saranno passati circa 4 mesi dal naufragio, è tanto tempo, forse troppo per aprire un'indagine degna di questo nome. Voglio che al nostro arrivo tu vada dalle autorità portuali per trovare tutti i documenti relativi alla Falmouth, voglio sapere chi si occupava del rifornimento e della manutenzione, chi si è imbarcato, chi è rimasto in porto e voglio anche sapere quali navi erano attraccate al porto di Madras il giorno della vostra partenza, può essere un'informazione cruciale» Nelson dopo la nottata pensierosa e il colloquio col Console sembrava essersi schiarito le idee su molte questioni, il suo tono era deciso e i suoi occhi tradivano una determinazione da vecchio lupo di mare qual era.
Chapman rispose «Farò come dice Capitano, però vorrei suggerirle che forse è meglio fare prima una visita all'ospitale dove erano stati ricoverati gli ufficiali che ci hanno tradito. Posso trovare tutti i documenti necessari, interrogare il personale in giornata per poi occuparmi del porto»
«Chapman lei pensi al porto come le ho detto... all'altra questione me ne occuperò personalmente. A proposito, quel suo amico indiano, non ricordo il suo nome. Beh, non lo vedo da quando siamo sbarcati a Kannur, che fine ha fatto? Io vi ho dato il permesso di farlo partecipare alla spedizione, però sta a voi tenerlo d'occhio, ve lo dico francamente a me non piace, gli uomini mi dicono che si comporta in modo strano. Vi rammento che vi riterrò personalmente responsabile di ogni sua negligenza, per non dire altro.»
«Non si preoccupi Nelson, è un uomo fidato, io l'ho portato con noi ed io ne sono responsabile. Non capisco di cosa si lamentino gli uomini, sta sempre nella sua stanza senza disturbare come in questo momento. Vedrà che ci sarà di enorme aiuto per le indagini» Chapman si fece sfuggire una sorta di ghigno sarcastico ma Nelson non sembrava essersene accorto