Francesco ci sarebbero molte altre domande da fare per essere sicuri della situazione. Per sapere se tu fai dei veri e propri errori, come MC, il metodo più veloce sarebbe giocare con te, magari in hangout.
L'ho già fatto altre volte e le cavie quelli che hanno fatto da MC hanno trovato l'esperienza positiva. Dimmi se ti va, in quel caso ci si organizza (giusto per venirti incontro e toglierti dei dubbi sul tuo modo di fare l'MC).
Però secondo me la situazione non dipende completamente dal tuo modo di fare l'MC. Ti dico come la vedo, basandomi su quello che hai detto fin'ora e su situazioni precedenti.
Situazione (dimmi se sto riassumendo male):
1. Siete un gruppo di amici, vi conoscete da un pò e state provando più di un gioco.
2. A prescindere dal gioco usato il tuo amico (da come scrivi pare sia quello a cui tieni di più) gioca sempre allo stesso modo. Fa dei personaggi che ricorrono a soluzioni sbrigative e violente, non è interessato ad approfondirne le motivazioni, è affascinato dall'azione e dalla violenza (se necessario fini a se stesse), anzi, pare che ignori coscientemente qualsiasi dettaglio di fiction che possa portare il suo personaggio a farsi dei dubbi, a mettere in discussione le proprie motivazioni o a rimandare la violenza e l'azione. (PS: gioca da lunga data?)
3. Gli altri giocatori sembrano essere in grado di apprezzare modi diversi di giocare, ma la presenza del tuo amico rende a tutti gli effetti questi modi di giocare difficili o poco soddisfacenti. quindi il resto del gruppo si adatta, senza troppi problemi, allo stile del tuo amico (che è un misto di scene di azione e battute ironiche. Spesso per portare avanti le sue battute manipola la fiction in modo ridicolo e fondamentalmente tu non gli dici niente perché gode di una sorta di approvazione del gruppo, secondo la legge del "finché la maggioranza si diverte è tutto ok").
4. A te questa cosa piace poco. Se ti piaceva comincia a darti noia. Principalmente perché ci sono delle cose che tu prepari, perché non riesci a trovare nel regolamento nulla che salvaguardi le cose che tu trovi divertenti, mentre il tuo amico ha a tutti gli effetti il diritto di mandare in farsetta tutto quanto, trasformandolo nel migliore dei casi in un film d'azione di serie b.
5. Il tuo amico (e presumibilmente il resto del gruppo) sa che la cosa ti da a noia, ma non c'è un vero tentativo di cambiare la cosa. Magari il tentativo c'è (tipo in Lady Blackbyrd), ma dura poco e entro breve si ritorna alla modalità violenza insensata + cazzeggio&battute. Il resto del gruppo SA che la cosa ti sta venendo a noia, ma per qualche ragione preferisce adattarsi allo stile del tuo amico.
6. Ad ora sei in grado di identificare concretamente i comportamenti del tuo amico che ti danno problemi. Però al momento in cui dovresti dire perché ti piace averlo al tavolo le uniche cose che traspaiono sono "è un mio amico" e "fa battute divertenti, anche se a volte queste mandano la giocata in farsetta".
(PS: magari non si è capito. Non sto giudicando il modo del tuo amico di divertirsi. È legittimo divertirsi con la violenza insensata e le scene d'azione. E le battute&boccacce fanno fare buone risate pure a me...però è uno stile di gioco non adatto a tutti i giochi, non adatto a tutti i gruppi, non adatto a tutti i momenti. Il problema non è che al tuo amico piaccia questo stile di gioco. Il problema è che il tuo amico non ha, da quello che scrivi, la volontà o la capacità di cambiare stile di gioco).
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Sono sicuro che alcuni dettagli non ci siano o che alcune cose siano sbagliate oppure che appaiano ingigantite o sminuite, ma mi pare di capire che grossomodo sei in questa situazione.
Ad ora il punto 5 è quello su cui ho dei dubbi.
Vedo questi scenari:
A) lui NON sa che la cosa ti da a noia, (e/o non lo sa il resto del gruppo): parlane sinceramente. Ti interessa provare qualcosa di diverso? Vorresti vedere qualcosa che non sia azione ironica e violenza? Parlane con il gruppo e dì il problema che stai avendo con quel modo di giocare.
Digli tranquillamente che c'è del materiale che tu metti in gioco e al quale sei interessato. La cosa del padre è emblematica (ps: curiosità. Chi lo aveva creato quel png? Avevi deciso tu che era il padre, che stava lì, che guidava quei predoni? Oppure hai fatto una domanda al giocatore, tipo "che fai tuo padre nella vita?" e lui ti ha risposto "guida un gruppo di predoni pezzenti").
La base è che tu VOGLIA giocare a QUEL gioco con QUELLE persone. E che le stesse persone la vedano nello stesso modo. Se nessuno vuole farlo lascia perdere. Non funzionerà. Se invece su 5 alzano la mano in due...va bene. Trovatevi voi tre e giocate (due sessioni, tre, ogni tanto...mica dovete smettere di frequentare gli altri). Giocate a quello che volete voi, senza che i giocatori che si annoiano inseriscano violenza gratuita e facciano le boccacce agli altri per farli ridere e mandare in vacca una partita per loro (ma non per te e gli altri due) noiosa. Poi magari farete una bella partita a ammazzare maledetti bruti.
B) Lui (e/o il resto del gruppo) ha capito che a te determinati suoi atteggiamenti costanti e reputi danno fastidio, ma semplicemente non ha voglia o capacità di cambiare. Sanno che tu hai un investimento personale in determinato materiale, sanno che determinate scelte ti stanno dando problemi, ma semplicemente il tuo parere in materia è meno rilevante di quello del tuo amico. Ci sono una valanga di situazioni in cui questo è vero. C'è quello che parla e propone meno degli altri, e quindi la gente inizia a non farsi domande su quale sia il suo parere. C'è quello che è disposto a fare sacrifici per gli altri, e quindi i suoi amici danno per scontato che lui farà sacrifici. C'è quello che quando non si fa come dice lui allora rende impossibile fare qualcosa di diverso (non è così difficile, punti i piedi, mandi in farsa, sfotti, cambi discorso, ti mostri disinteressato) e quindi costringe i suoi amici a prendere una posizione forte e dirgli di piantarla (non lo faranno mai per un gioco) oppure semplicemente a cedere e a fare come dice lui (questi tre casi fanno riferimento a persone che conosco direttamente, non mi sto riferendo a te; esistono semplicemente situazioni sociali in cui la voce di un amico conta più della voce di un altro amico, consapevolmente o meno).
Questo caso è più complesso. In questo caso sei costretto a prendere una scelta.
Continui a intestardirti fino a ché lui non avrà una rivelazione e penserà che magari per una volta può darti ragione.
Cambi gioco e con lui smetti di fare cose di questo tipo, dedicandoti solo a buffonate e violenza.
Non cercare sistemi nuovi con lui. Non gli servono. Lui sa già come gli piace giocare, a prescindere da qualsiasi cosa si troverà di fronte.
Se a lui piace solo questo e se lui non è disposto a fare nulla di diverso allora se volete continuare a giocare di ruolo insieme accetta questo. Non cercare di imporgli la tua visione.
Invece cerca altre persone per giocare in un modo che ti diverta. Non in sostituzione alle partite con il tuo amico, ma in aggiunta. Al tuo amico non piacciono e si annoia, ma magari agli altri interessano. Allora prova con gli altri a fare qualche gioco differente, e gioca la violenza e le buffonate col tuo amico.
Se lui si annoia quando non c'è azione&violenza e se a te da fastidio che ci sia sempre azione&violenza allora i vostri intenti non sono conciliabili.
la ricerca del TUO divertimento è il primo passo per creare un ambiente di gioco sano. Gioca col tuo amico quando ti va il suo stile, gioca senza di lui quando sai che il suo modo di giocare sarebbe deleterio.
I consigli che potrei darti variano molto a seconda delle aspettative che hai tu dal gioco (in senso largo, non da AW nello specifico). Se vuoi semplicemente cazzeggiare col tuo amico è un conto, se vuoi costringere il tuo amico ad apprezzare il tuo stile di gioco è un altro, se invece vuoi goderti in pace uno stile di gioco diverso da violenza&battute è un altro ancora.
Per questo ci sono tanti se. Il vostro non è un semplice problema di regole (e se anche fosse: quello lo risolviamo con 3 ore di hangout). Il vostro è un problema sociale. A seconda della valanga di sottintesi che noi non possiamo sapere e tu dai per scontati cambiano moltissimo i consigli che possiamo darti.