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[CdM] Ma il Ghoul...

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Cigno Nero:
Ciao... qualcuno ha idea di come potrebbe essere un Ghoul che non si nutre di carne, ma di caos o di paura? Cosa dovrebbe fare?

Daniele Di Rubbo:
Credo che in molti abbiamo giocato un ghoul che non si nutre di carne. A me non è mai capitato, perché in fondo non ho giocato tanto a Monsterhearts, ma adesso segnalo questa discussione ad altri giocatori, che magari possono condividere con te la loro esperienza.

Moreno Roncucci:
Premetto che quando ho giocato il ghoul, si nutriva di cadaveri (che aveva lui stesso reso cadaveri, di solito) quindi non ho provato quello che sto dicendo in partita, ma per me, l'importante è dare una risposta, non quale sia la risposta.

Cioè, la cosa di gran lunga peggiore è un generico "beh, la gente ha paura, lui si sazia, no?".  No. I libretti delle skins sono un framework, su cui aggiungere dettagli, scelte, colore.  Esattamente come scegli il nome, l'aspetto, le mosse, scegli anche come si nutre, usando il libretto come base di partenza.

Per esempio, se si nutre di paura, forse devi fissare la vittima negli occhi da pochi centimetri di distanza mentre è terrorizzata da te. Forse devi baciarla. Forse devi sentire le sue grida di terrore.  Ma in ogni caso, in fiction, deve avvenire qualcosa di significativo.  Il Ghoul che si nutre di carne la mangia, le prende letteralmente a morsi, non gli basta stare in una stanza con dei cadaveri. Ugualmente, nutrirsi deve essere un azione chiara e precisa.

Il "caos" come opzione è più impersonale, probabilmente io non la sceglierei, essendo un qualcosa non legato ad una vittima ma ad una situazione, da l'idea che il Ghoul possa davvero semplicemente stare in una stanza con del caos. Ma anche qui bisogna "colorare" il libretto con cose significative in fiction. Forse l'atto non è tanto "l'assorbire" il caos, quanto il PROVOCARLO, con il Ghoul che non deve nemmeno essere presente poi ad assistere alle conseguenze. E non è tanto un "nutrirsi" quanto una necessità della sua esistenza.

Insomma, lo deve decidere il giocatore, ma l'importante è che ci pensi e sia qualcosa di concreto, reale, "colorato", non un generico "boh, sto vicino a gente che ha paura...." con il ghoul che si nutre semplicemente andando al cinema in una sala dove danno un film dell'orrore...

Daniele Di Rubbo:
Sono d’accordo col discorso di Moreno: le scelte proposte dal libretto servono a te come giocatore per portare in gioco temi ed elementi che ti piacciono. Per cui gli esempi che fa nel suo post, a mio modo di vedere, sono corretti e in linea con tutta l’impostazione del gioco.

Sonia Grossi:
ohilà!
Io ho avuto, seppur brevemente perchè poi la campagna è stata sospesa, un ghoul che si nutriva proprio di Caos.
La fame di carne mi pareva banale, lo ammetto senza timore.
E il caos era un buon aggancio per come avevo pensato il personaggio.
Era una persona, già in vita, caotica, confusionaria e un pò sopra le righe.

In una delle primissime scene giocate, durante una visita all'acquario di  San Diego, ha iniziato a tirar pugni contro le vetrate delle vasche, scatenando un pò di panico e fomentando l'agitazione della gente presente - nonchè l'ira funesta della Selkie-Orca.
Se non l'avessero fatto fermato avevo preventivato di farlo tuffare, nudo, nella vasca dei delfini e fargli salutare la gente di passaggio.

Per lui avere il caos attorno significava anche essere in qualche modo al cento dell'attenzione e assorbire, di conseguenza, tutta l'energia smossa dalle emozioni altrui. Percepire nell'aria quelle vibrazioni che gli facevano fremere, se non battere il cuore-uvetta nel petto.

Per giustificare la sua fame, al momento della creazione, ho deciso che era un assiduo frequentatore di locali di dubbia fama e rave, in cui il caos regna sovrano e lo sballo anche. e partecipava a incontri di lotta clandestina.  Dove la violenza frenetica, il tifo e il caos degli scommettitori nutriva sia l'ego che la Fame. Ed era un profondo conoscitore delle celle della centrale di polizia. 

Quindi Broom il caos lo creava e ci stava anche in mezzo, troppo facile sennò.
Se fossimo andati avanti con la campagna stessa, non dubito che ne avrebbe anche buscate tante.


Poi, oh. non è che c'è un modo giusto per giocarlo, secondo me. 
Ma qualsiasi cosa fai, di questo sono abbastanza certa, deve creare fiction e magari dare aggancio agli altri attorno al tavolo.
Un pò quoto quanto detto da Moreno, va adeguatamente colorato.

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