Mi piace molto il rispetto con cui si sta svolgendo questa discussione, mi raccomando, restate moderati come state facendo.
Premesso che capisco perché Mario si sente a disagio, perché anche io lo sento, e non capisco nemmeno bene da dove mi arrivi (?___? e XD), si potrebbe girare la moneta e capire come i giochi "ti invitano" ad essere giocati.
Voglio dare un paio di spunti di riflessione, per evitare di finire in una spirale ripetitiva, sperando che possano aiutare coloro che stanno scrivendo a trovare altri dettagli interessanti.
Primo spunto. I giocatori emotivi non sono per forza lenti.Io sono una GWEPpona (Ivano mi chiama simpaticamente "La Regina della Malinconia"), e spesso, ai miei tavoli, si trovano giochi che abbiano una componente emotiva.
Di questi giochi so parlare con cognizione di causa, per cui mi limiterò ad essi.
Io gioco GWEP, ma non gioco lentamente (almeno spero! XD).
A volte gioco giochi lenti di struttura: Kagematsu e Dilemma sono giochi "lenti" perchè funzionano "a giro".
Non sono lenta io: chi ha scritto questi giochi voleva ottenere un certo tipo di situazione al tavolo, estremamente funzionale per lo scopo del gioco stesso (ma qui si rischia di andare Off-topic) ma che, sì, impedisce a più di una coppia di giocatori di interagire contemporaneamente.
E' ovvio che nel frattempo gli altri sono costretti a "seguire e basta", ed è proprio per questo che i giocatori al tavolo devono essere "disincantati".
Le scene devono essere poco ripetitive e "sul pezzo", per dare modo a chi sta giù di non fracassarsi le noccioline.
Anche qui, è la sensibilità dei giocatori stessi a rendere il gioco veloce o lento.
Ma qui, di nuovo, parliamo di sensibilità del SINGOLO giocatore, non di correnti.
Esistono giochi (potenzialmente) emotivi estremamente veloci: Tu mi Turbi lo è. Si gioca una storia completa in un'ora e mezza circa, con tutti e tre i giocatori sempre presenti e attivi.
Esistono giochi emotivi "potenzialmente sbrodolosi" perché distribuiti "sulla lunga".
CdM rischia di cadere in questa trappola molto facilmente per via della struttura delle mosse: poche, che battono tutte sugli stessi temi, forse con poca varietà di intenti. Da qui la sensazione di avere un gioco "poco produttivo" di fiction varia. Ma è il gioco che è stato studiato esattamente così. XD
Devono essere i giocatori a renderlo fresco e dinamico.
Personalmente, mi piacciono tutti e quattro questi giochi.
Praticamente con tutti ho fatto partite potenzialmente insipide o noiose: come mai?
Un mix di effetti: il gioco non facilita velocità o dinamismo al tavolo e la composizione del gruppo di giocatori, con le loro SINGOLE sensibilità.
Odio il gioco lento!!
Per approfondire:
http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,8873.0.htmlSecondo spunto: "giochi sui personaggi" e "giochi sulla trama"(per approfondire:
http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,7769.0.html)
Io sono una giocatrice dai gusti indegnamente stretti. Quando arrivai qui sul forum, un paio di anni fa, cercai di capire che tipi di giochi potessero piacermi, per non "sprecare" le serate con giocate poco interessanti.
Molti di voi mi aiutarono e mi fecero capire che, per esempio, sicuramente non ero tipo da apprezzare i giochi troppo pieni di "crunch": mai cosa fu più vera!
Cominciai quindi a cercare di capire quali, tra i giochi meno "crunchosi", mi piacevano sul serio, perché avevo l'impressione di avere ancora gusti strettissimi rispetto alla media dei giocatori con cui sono cresciuta (Korin e MrMac hanno gusti immensi rispetto a me, per cui potete ben capire quanto mi risultasse strano ed alieno il mio stesso gusto!).
Col tempo ho capito che mi piacevano SOLO i "Giochi sui Personaggi" e non quelli di mero
sviluppo degli eventi, da cui il nome "Giochi sulla Trama".
Questi nomi sono di comodo e sono stati inventati da me per differenziare quello che a me poteva piacere o non piacere, ma sono estremamente funzionali, se ci pensate!
Alcune persone, (come per esempio Sage e... Ivano, forse? ?__?) probabilmente preferiscono i "Giochi sulla Trama": giochi che si dipanano rapidi per capire lo sviluppo degli eventi, di trame, di storie, complotti, esplorazione del territorio, ecc. ecc.
Altre persone, come me, preferiscono i "Giochi sui Personaggi": gli eventi mi servono e sono fondamentali per vedere la crescita, emotiva, fisica o spirituale del mio personaggio.
E questo, imho, alza e allontana la discussione dalla questione spinosa (e poco rappresentativa) della regionalità, perché è molto più "neutrale" e posso immaginarla valida anche in un contesto meno influenzato dalle nostre chiacchiere di salotto dell'internet, dove la voce di poche persone risuona sempre facendo molto rumore.
****************************************************************
Aggiungo una postilla, analizzare queste dinamiche E' IMPORTANTE.
E' importante perché vedo il GdR indie come una corrente ancora in movimento, influenzata dai cambiamenti della società e delle socialità.
Litigare o intestardirsi sugli stessi temi ripetutamente come ho visto fare in quel topic E' DANNOSO.
Non porta avanti la teoria e rende sterili possibili argomenti estremamente interessanti e validi. mette a disagio le persone più timide e sensibili e le allontana dall'hobby.
Ed io, come grandissima appassionata (rosHa!), è una cosa che non sopporto.