Autore Topic: [CnV] White River, la mia prima città  (Letto 17256 volte)

ultralooca

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Re:[CnV] White River, la mia prima città
« Risposta #30 il: 2014-05-22 19:26:33 »
Interessante!
Prenderò questa tua città come spunto (se non riesco a cavare nulla di meglio, te la rubo in toto, sappilo :D)
Penso di aver giocato bene la prima città, per quanto fosse fallata...
Comunque non è affatto semplice entrare nella mentalità del gioco.

Domanda:
Nella tua FALSA DOTTRINA, CULTO CORROTTO e FALSO SACERDOZIO non mancano dei riferimenti più diretti al culto del re della vita?

Niccolò

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Re:[CnV] White River, la mia prima città
« Risposta #31 il: 2014-05-22 21:59:13 »
Citazione
Nella tua FALSA DOTTRINA, CULTO CORROTTO e FALSO SACERDOZIO non mancano dei riferimenti più diretti al culto del re della vita?

perchè, ci dovrebbero essere?

Simone Micucci

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Re:[CnV] White River, la mia prima città
« Risposta #32 il: 2014-05-23 00:25:40 »
Il gioco è strano per molti versi e richiede un cambio di mentalità rispetto ai gdr più classici. Per questo è una buona palestra. CnV è un gioco che richiede di essere giocato in un certo modo, altrimenti crolla.

Ma da quanto dici non sembra che voi stiate sbagliando. A parte i piccoli errori di gestione, che non sono la fine del mondo, come abbiamo già detto.

Sulla mia città. L'ingiustizia ti fa schifo? Ti fa venir voglia di metterti dalla parte di chi l'ha subita? Riesci a sentire a livello di pancia perché quello che stanno passando Beth e Jonathan è una vera merda, è ingiusto e non dovrebbe essere ammissibile?
Se la risposta è si allora è ok.

Aggiungi quello che vogliono i singoli png, quello che vogliono i demoni e cosa sarebbe successo se i Cani non fossero passati.



per quanto riguarda i riferimenti al culto
Citazione
Falsa Dottrina: Dopo un anno e più passato in questo modo Beth e Jonathan si convincono che "la sofferenza ti da diritti maggiori degli altri".
Culto Corrotto: vanno poco alle funzioni (devono aiutare il padre), stanno poco tra i loro coetanei (devono aiutare il padre) ecc ecc

Falso Sacerdozio: Beth è la Falsa Sacerdotessa. I Demoni ora le danno retta. A unirsi al culto c'è Fratello Malcom (18), che avrebbe voluto corteggiare Beth, ma per il momento sta solo dando una mano a una famiglia che ne ha bisogno (togliendo tempo al resto).

Qui entriamo in alcune questioni pratiche.

In modo molto semplice, senza dilungarmi troppo, le comunità della Fede sono popolate da persone immaginate dal GM, che però si ispira anche (anche) ai Rami dai quali vengono i PG. Si forma in questo modo una specie di realtà consensuale, in cui le varie idee dei vari giocatori vanno a confluire (ti prego, non farmi domande come "ma a CnV ci possono essere gli alieni?" XD ).

E come le immagini queste persone? Tu, personalmente, quando fai il GM, come pensi che trascorrano il tempo queste persone? (ricorda, sono persone, non sagome di cartone, hanno vite e dovresti essere in grado di immedesimarti a loro).

Io mi ispiro ai miei nonni e alla realtà che ho conosciuto da piccolo. Sono del centro Marche. Terra di industrializzata, da una parte, ma che fino a pochi decenni fa è stata fondamentalmente popolata da contadini (in tutte le varianti possibili...mezzadri, padroni, allevatori, pecorari, terzisti, gente che faceva la macchia, preti, prostitute, bigotte ecc ecc).

E com'erano loro? Come persone intendo. Lavoravano, si alzavano presto, stavano nel campo, riparavano gli attrezzi, andavano a vendere le uova (anche se in parte c'era forme di baratto), rassettavano la casa, tagliavano la legna, trattavano sui prezzi.
Al mattino si pregava (nonno era un assiduo bestemmiatore compulsivo, ma la mattina diceva il pater in latino. Un latino suo, per carità, ma lo diceva. Poi era mezzo cieco, non vedeva i pantaloni, quindi lasciava perdere il pater a metà e attaccava a bestemmiare. Ma la bestemmia era parte integrante della religione, perché la religione era parte integrante della vita di comunità e c'era un rapporto personale e intimo con la religione e con le figure religiose), a mezzogiorno si pregava, alla sera si pregava. La domenica mattina a messa. Col vestito buono.
 
Era impossibile in sostanza cavare la religione dalla vita di comunità (una forma di ostracismo interessante di cui si ricorda mio padre: quando giocavano a pallone, dopo il catechismo, il prete arrivava a dare la cioccolata a tutti i bambini. A tutti, tranne ai figli dei comunisti).

C'erano tre persone importanti in città. In ordine di importanza erano: il prete, il maestro, il sindaco. (il sindaco era meno importante, perché ogni tanto cambiava. Prete e maestro erano a vita, e avevano il potere di formare la mentalità delle nuove generazioni).

Il peccato era una cosa brutta. Non si bestemmia. Certo ogni tanto scappa. Non si fa violenza. Ma due schiaffoni, se ben dosati, sono una forma di educazione (e guai a dirlo se è stato il maestro o il prete a darteli...le prendevi due volte, prima da loro, poi dai tuoi genitori). Non si fa sesso prima del matrimonio...si...come no.
Il peccato era una cosa brutta quando andava ad intralciare la vita nella comunità

Se un ragazzo si va ad infilare sotto tutte le sottane che trova, prima o poi ci scappa che trova il padre o il fratello di una sua amica che lo prende per un'orecchia e lo minaccia costringendolo a sposarsi.
Ma se è un rapporto stabile da diverso tempo, il ragazzo non ha grilli per la testa...eddai...il padre e il fratello sanno perfettamente che probabilmente quei due fanno una camporella ogni tanto! (poi magari comunque non approvano...).

Se bevi l'amaro dopo un pranzo domenicale abbondante nessuno lo trova strano.
Certo se invece sei sbronzo tutti i giorni è un'altra paio di maniche.

Se dai uno schiaffone a tuo figlio perché risponde male probabilmente ti diranno che hai fatto bene.
Se tuo figlio però è coperto di lividi, ha un labbro gonfio ed è evidente che non è uno scapaccione ogni tanto...bè...qualcuno avrà qualcosa da ridire prima o poi.

Questa è una società in cui comunità, religione, regole, desideri, ruoli sono tutte estremamente collegate. Inscindibili. Non puoi cavarne una senza toccare le altre.

E quindi come sono le mie città?
Sono città normali, tra le 50 e le 100 persone (raramente di 100). In condizioni normali arano la terra, allevano il bestiame, fanno la legna, fanno manutenzione, costruiscono, vanno alle funzioni, si amano, si incazzano, fanno la pace, si sposano ecc ecc.

In tutto questo cos'è la religione?
La religione è l'insieme di regole che tiene unite queste persone. Credere nella stessa fede è importante, ma nel mio immaginario gli allevatori e i contadini difficilmente faranno a cazzotti per il versetto del vangelo.
Quali sono allora le regole di questa società?
Se da una parte abbiamo delle regole di "buona etichetta" e di "vivere decente", rappresentate dai ruoli e dalle sovrintendenze, dall'altra abbiamo un libro che probabilmente spiega adeguatamente (a chi lo sa leggere...ma tanto c'è il sovrintendente e nelle città abbastanza grandi qualche altro funzionario, come un maestro) cosa non si deve fare. Il cosiddetto Peccato (violenza, apostasia, mondanità, disunità, sesso ecc ecc).


Riguardiamo la mia città e decontestualizziamo il peccato. La violenza è sempre un peccato? Dipende. Sei tu GM che devi dare un giudizio. Uno scapaccione per me non è peccato. Una rissa tra due ragazzi probabilmente non è peccato.
"il padre sempre più nervoso inizia a colpire la figlia, a picchiarla, a prenderla a bastonate quando esegue ordini in ritardo" -> questo per me comincia a essere Peccato. Comincia a essere un qualcosa che può portare qualcuno a dire "Jackson sta sbagliando!!! Non può picchiare qualcuno in QUESTO modo!! E sicuramente non per QUESTO motivo"


E cosa fa il Peccato? A livello di meccaniche intendo.
Il Peccato scopre il Ramo agli attacchi dei demoni. Perché?
Perché le regole sono state infrante pesantemente, in modo palese, visibile, insindacabile. È difficile che qualcuno passi e dica "oh toh, che bello vedere che tutto funziona seconda i piani!".

Ma le regole non sono regole "perché si". Non si tratta di mangiare pesce nell'ora sbagliata. Si tratta di "il tuo modo di infrangere le regole impedisce ad altri di vivere normalmente. Stai creando disparità, disuguaglianza, malcontento".

Gli Attacchi Demoniaci sono un qualsiasi evento che inizia a succedere in seguito a questo peccato (forse, dipende da come li formuli...io amo stare sul concreto).

I demoni colpiscono le persone, rendendole insicure e indifferenti all'abuso che è sotto i loro occhi. Il poveretto sta male, non è corretto dirgli qualcosa...vedrai che il suo umore migliorerà...è solo un periodo.


E ora veniamo al clou della tua domanda. la mia Falsa Dottrina ha riferimenti diretti a questo culto? "Dopo un anno e più passato in questo modo Beth e Jonathan si convincono che "la sofferenza ti da diritti maggiori degli altri"".

Certo...potevo far preoccupare Beth e Jonathan di cercare in quale riga del libro era scritto che un padre può picchiare la figlia quando gli pare e piace. Ma Beth e Jonathan non sono due teologi, non sono preti, probabilmente sanno a malapena leggere. Non ce li vedo a discutere di religione insieme, intanto che lei deve correre per pulire il culo al padre sennò le spacca le labbra a bastonate. La loro Falsa Dottrina è una loro reinterpretazione della Dottrina. Una reinterpretazione che dice "se qualcuno soffre molto lui può avanzare pretese su di te". Ne hanno bisogno, per il momento, per non considerare il padre come un bastardo e continuare ad amarlo, almeno per un pò. Almeno finché il suo carattere non migliora. Almeno finché non smette di soffrire.

"il peccato abituale o gli attacchi demoniaci creano la falsa dottrina. Il peccatore inventa una falsa teologia per giustificare il peccato, oppure la vittima o i testimoni degli attacchi creano False Dottrine per spiegare o porre rimedio a ciò che sembra un difetto della Fede. Qual è il falso principio? Assegnagli un nome e scrivi un paragrafo".

In questo caso...le vittime del peccato si inventano una Falsa Dottrina, un falso principio per giustificarsi quella che loro credono essere una carenza della Fede. Ma la Fede non ha carenze in materia.

La Falsa Dottrina deve essere espressa in modo conforme alle persone che la inventano. Se quelle persone sono teologi, sovrintendenti, profeti, cani, gente colta, probabilmente la Falsa Dottrina assumerà un aspetto più religioso. Se quelle persone sono però due bambini di 13 e 16 anni...probabilmente sarà più intimo e personale ("mio padre ha diritto di picchiarmi" è altrettanto valida).

Guarda gli esempi a Pagina 100. "Fratello Parley non è il vero sovrintendente" "il figlio maggiore dovrebbe fare da secondo padre invece di lavorare nei campi" "Il Popolo della Montagna ha le chiavi del Paradiso". Si va da roba pratica a roba totalmente teologica. Dipende da chi sono le persone coinvolte e da come tu (sono scelte tue queste) si immagina il loro approccio alla Fede.


Il Culto Corrotto è una semplicissima applicazione della Falsa Dottrina. Come QUESTA Falsa Dottrina cambia il TUO culto? Come lo corrompe?

Ricordo che discussi con un tale...lui aveva creato questa città basata sull'amore libero. La Falsa Dottrina in sostanza era "posso fare sesso con chiunque, il matrimonio è inutile e dannoso" e il Culto Corrotto era "per dimostrare questa sua visione capovolta sorella AAA si tatua l'albero della vita rovesciato sulla schiena"

Questa cosa a me sembrava terribilmente strana. Cioè...io arrivo all'idea che posso scopare con chi voglio....e invece di iniziare a fare delle messe che sono anche orge di gruppo mi faccio un tatuaggio sulla schiena? (e chi te lo fa di grazia? l'autore non lo scrisse...era talmente invaghito di questa sua fighissima visione della fede che non si era posto il problema pratico "chi è che fa un tatuaggio in un ramo di fedeli? I fedeli si fanno i tatuaggi? Magari anche i piercing?")

Svariate volte ho visto confusione.
Il Culto (quello normale) è la vita così com'è scorsa fino a quel momento (si lavora, si frequenta la gente, ci si incazza, ci si calma, si prega, si aiutano gli amici o qualunque altra cosa tu abbia stabilito essere normale per quelle persone).
Si manifesta in pratiche e cerimonie sbagliate.

CC - "vanno poco alle funzioni (devono aiutare il padre), stanno poco tra i loro coetanei (devono aiutare il padre) ecc ecc"

qui sono stato troppo tenero. Non vanno più alle funzioni. Questo è come la loro Falsa Dottrina sta insegnando loro pratiche sbagliate. Isolandoli dal senso di comunità. La loro vita religiosa è attualmente rimpiazzata da "bisogna stare vicino a nostro padre" la loro vita in comunità è rimpiazzata da "stare vicino a nostro padre".


è ovvio che questo è per me, come la vedo io, con le persone che io ho creato, con l'ambientazione che io immagino. Per questo il processo di creazione della città è qualcosa di estremamente personale.
Per quel tizio del tatuaggio rovesciato quell'idea magari è estremamente valida...per me è semplicemente incomprensibile, fiacca.

"Guarda posso avere tutti gli uomini che voglio!! E sai da cosa lo si capisce? Da questo tatuaggio!!!"

"Guarda non posso venire alla funzione, mio padre ha bisogno di me" «ma dai! Oggi si fidanza ufficialmente Clea! Ci sono anche i Cani!» "Ti ho detto che non posso...lo sai.."

La Falsa Dottrina corrompe le tue pratiche, che si riplasmano intorno ad essa. Come queste pratiche si riplasmano dipende da quali sono le pratiche,da qual è la falsa dottrina...e da chi è il Falso Sacerdote.

Per il Falso Sacerdozio ho semplicemente aggiunto un PnG. Perché non ho aggiunto il padre? Per come l'ho formulata avrei potuto rendere il padre un Falso Sacerdote e tenere i due figli come fedeli. Avrei dovuto trovare un'altra vittima (non era un problema), ma volevo che quel bastardo di Jackson crepasse e che non potesse spiegare le sue motivazioni. Non voglio una vittima innocente per questa città, voglio una vittima colpevole. ^_^


ok, mi sono dilungato un pò.
Questo finesettimana sarò a INC e non penso di poterti rispondere. Se la risposta non è chiara, non ti soddisfa o altro ne riparleremo lunedì.

La risposta breve sarebbe stata "dipende moltissimo da come intendete la Fede e le persone nella vostra ambientazione in generale e in quella specifica situazione"
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ultralooca

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Re:[CnV] White River, la mia prima città
« Risposta #33 il: 2014-05-23 08:54:03 »
Azzo, che risposta 0_0
Sarò estremamente più breve ;D
Per me ha senso mettere in mezzo il culto del re della vita perché i giocatori interpretano il ruolo di Cani e, in una situazione simile, il toccargli direttamente il culto che loro stessi dovrebbero preservare dovrebbe, in teoria, metterli ulteriormente in difficoltà.

Per il resto nulla da dire Simone, mi piace il tuo modo di vedere la cosa... devo ancora farmi un'idea chiara di come sarà il mio personalissimo mondo di gioco :)
Lunedì giocheremo, quindi martedì riuscirò a postare un resoconto della partita ;)

Grazie ancora!

ultralooca

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Re:[CnV] White River, la mia prima città
« Risposta #34 il: 2014-05-28 18:17:33 »
Rieccomi!
Come Simone mi ha fatto giustamente e gentilmente notare, non ho fatto più sapere nulla sulla sessione di lunedì.
Dunque, lunedì la serata è stata rinviata a giovedì (domani) per motivi vari :) Dopodomani avrete quindi un resoconto della giocata.

Nel frattempo si è unito un altro giocatore (giocherei quindi con 4 Cani) e non so se farlo entrare subito, sul finale della prima città, o fargli aspettare la seconda città.
Propenderei per farlo entrare all'inizio della seconda città in quanto, se dovesse partecipare all'ultimo scontro di White River, lo farebbe senza aver vissuto le decisioni che hanno portato alla situazione di tensione che è venuta a crearsi.

Simone Micucci

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Re:[CnV] White River, la mia prima città
« Risposta #35 il: 2014-05-28 18:22:02 »
Si, anche io lo farei entrare nella seconda città.

Far entrare un giocatore inesperto nel momento finale di una città non è una buona idea. ^_^ Se fosse un giocatore molto pratico del gioco (che gioca con altri giocatori pratici del gioco) la penserei diversamente. ^_^
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ultralooca

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Re:[CnV] White River, la mia prima città
« Risposta #36 il: 2014-05-30 14:02:21 »
Rieccomi :)

Ecco com'è andata.

La prima città, White River, come prevedibile, è finita a schiaffi. Da una parte i cani volevano uscirne tranquilli con le ragazze, dall'altra il fratello della vittima e qualche altro tizio armato di fucile volevano giustiziare l'assassina e impedire che le reiette lasciassero le loro famiglie.
Tutto è cominciato con un colorito scambio di battute per culminare con una sacrosanta (e prevedibile) dose di piombo: i Cani riescono nel loro intento. Nessun morto (uno degli avversari è rimasto ferito, ma nulla di che).
Arriva quindi il momento in cui i Cani, fuori dalla città, devono decidere cosa fare di queste benedette ragazze, e qui ho assistito a qualcosa che non mi aspettavo: è come se il non aver giocato la città in un unica seduta avesse portato i giocatori a dimenticare il perché stessero portando via quelle ragazze da lì e il pericolo che queste rappresentavano.

"Potremmo portarle con noi alla prossima città."
"Potremmo scortarle alla città più vicina"

Al che sono intervenuto io: "Devo ricordarvi che avete decretato che queste ragazze hanno sviluppato un pensiero potenzialmente pericoloso per la comunità che dovreste difendere... avete deciso che non sono innocenti. Poi fate come vi pare."
Da lì è sorta la decisione di lasciarle a loro stesse. Saranno loro a doversi arrangiare sul come uscirne vive. Se il Signore della Vita ha ancora un piano per loro, si salveranno.

White River - Fine.

Cominciamo la seconda città, il ramo di Stonewell.
I cani arrivano e vengono raggiunti dal nuovo giocatore. Presentazioni di rito e tutto il resto.
Nel consegnare la posta, uno dei cani, fratello Enoch, scopre che due dei suoi zii materni dovrebbero abitare in quella città. Andando a trovare fratello Aaron, lo zio ancora in vita, vengono a conoscenza della situazione o almeno del suo punto di vista ("sono quasi certo che ci siano i tuoi cugini dietro la morte di mio fratello... da un po' di tempo hanno atteggiamenti strani ...non ricordo quand'è stata l'ultima volta che li ho visti partecipare a una funzione religiosa") .
Vanno a parlare coi cugini che smentiscono tutto (lasciando ampiamente trasparire menzogne a profusione, come suggerito dal manuale).
All'indomani i Cani decidono di partecipare alla messa e onorare il ramo dando personalmente il nome a tre neonati. I ragazzini non si presentano.
I Cani, oramai certi che i cugini di fratello Enoch stanno nascondendo qualcosa, interpellano il sovrintendente del ramo per capire se la cosa era risaputa e, nel caso, perché non s'è fatto nulla per punire i colpevoli.
Senza ammettere nulla, il sovrintendente prende le parti dei ragazzini e continua a dire quanto questi avessero sofferto per le condizioni critiche del padre.
Stanchi finalmente di sentirsi presi in giro, i Cani lanciano una posta: "Ci dice la verità".
Cominciano ad incalzarlo di domande e accuse, mettendo in mezzo, giustamente, anche la fede.
Oramai messo alle strette, decido di escalare il conflitto sul piano fisico: il sovrintendente, con due dadi eccezionali (un 10 e un 5, i miei ultimi dadi decenti),  mentre i giocatori lo accusano e attaccano verbalmente, si alza, gira le spalle ai Cani e si incammina verso l'uscita, chiedendo scusa.
Apriti cielo.
Chi alza la voce, chi sbatte la mano sulla panca per attirare l'attenzione del sovrintendente, tutti accusano il colpo. Il sovrintendente non si volta (15 è un gran bel risultato).
Al che il nuovo giocatore (assolutamente a digiuno di gdr, paradossalmente un punto a suo favore), si alza, tira fuori il suo libro della vita e grida "Siete pronto a giurare sul Libro della Vita?". Fantastico.
Il fuggitivo si gela e crolla e confessa tutto. Posta vinta per i Cani.
Purtroppo, complice anche il nuovo arrivato e la fine della prima città che ci trascinavamo dalla volta scorsa, la serata è finita qui :)

Lunedì sera si prosegue :)

ultralooca

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Re:[CnV] White River, la mia prima città
« Risposta #37 il: 2014-05-30 14:10:53 »
Dimenticavo, un giocatore, fratello Enoch, se n'è uscito con una frase del tipo "la situazione della prima città era molto ambigua, difficile da gestire, ma questa è proprio inquietante".

Simone Micucci

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Re:[CnV] White River, la mia prima città
« Risposta #38 il: 2014-05-30 14:52:27 »
Come ti sono sembrati i giocatori? Soddisfatti? E il nuovo?

PS: cosa hai appioppato al "cosa vogliono i PnG"? ^_^
PPS: nella precedente città avevano parenti?

E tu? Come ti sei trovato a gestirla?
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Re:[CnV] White River, la mia prima città
« Risposta #39 il: 2014-05-30 18:23:19 »
I giocatori sono mi sembravano soddisfatti, ma ne avrò la certezza solo a città finita ;)
Il neo-giocatore ha avuto ottime impressioni e ha apprezzato parecchio come vengono gestiti i conflitti.

Cosa vogliono i PNG
-   Aaron, fratello di Jackson, vuole vedere i tre assassini impiccati, come previsto dalla legge.
-   Malcom e Beth vogliono sposarsi e avviare una famiglia seguendo la loro falsa dottrina.
-   Jonathan vuole continuare a vivere della compassione degli abitanti del ramo, in quanto lo vede come un suo diritto. Considera Lo zio Aaron una minaccia e lo ucciderà se questo si ostinerà a dar contro ai nipoti. E' convinto che, nel caso, la popolazione non si farebbe problemi a giustificare l'accaduto.

E' la prima città in cui compaiono parenti dei giocatori.

Io mi sono divertito :) la parte critica è sempre l'inizio... la paura di rendere ridondante il modo in cui i giocatori scoprono cosa c'è che non va è tanta. Però tutto pare funzionare :)

Simone Micucci

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Re:[CnV] White River, la mia prima città
« Risposta #40 il: 2014-05-30 18:31:16 »
ok, alla prossima città fai PnG che non vogliono nascondersi allora. XD

ps: i demoni vogliono che le attenzioni di Aaron peggiorino sempre di più e che arrivi a essere una minaccia per Malcom e Beth.
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Re:[CnV] White River, la mia prima città
« Risposta #41 il: 2014-05-30 19:09:49 »
Giusto :)
Comunque tutto pare funzionare a dovere.
Ogni tanto si assiste a qualche scelta un po' troppo da power player da parte dei cani, ma la mia frusta è rapida... li sto educando ad essere coerenti con il loro ruolo e con la situazione.
« Ultima modifica: 2014-05-30 19:21:14 da ultralooca »

Niccolò

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Re:[CnV] White River, la mia prima città
« Risposta #42 il: 2014-05-30 21:59:28 »
aspetta, spiega bene questo...

Patrick

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Re:[CnV] White River, la mia prima città
« Risposta #43 il: 2014-05-30 22:09:31 »
mi accodo alla richiesta di Nik

Intanto, mi permetto di tirare fuori un aneddoto sul nascondere/dare informazioni ai giocatori, in Cani. Giocavo con Vincent Baker a una demo di Cani a Lucca. Un uomo arriva armato di fucile e ci vuole sparare. Noi in un conflitto lo disarmiamo e lo gettiamo a terra. Lui implora pietà, chiede scusa e chiede di perdonarlo. Noi facciamo a Vincent: "Ma sembra affidabile? Possiamo fidarci di lui? Cosa vuole fare?" e lui, tanquillamente: "No, non potete fidarvi: se lo lasciate fare, lui prende di nuovo il fucile e vi spara."
Non si è fatto problemi a darci un'informazione, Cani non è un gioco dove devi capire chi vuole fare cosa, ma dove, alla luce di quello che i png vogliono fare, devi decidere cosa far fare al tuo Cane

just my two cents
Patrick Marchiodi, il Valoroso ~ Bravo Organizzatore di CONTM ~ Prima gioca, poi parla. ~ "La cosa più bella di INC11 è stata giocare con persone conosciute da due ore e avere l'impressione di giocare con amici di una vita" - Dario Delfino

ultralooca

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Re:[CnV] White River, la mia prima città
« Risposta #44 il: 2014-05-31 08:53:54 »
Scusate, ma ieri tra stanchezza e tutto vi ho scritto una fregnaccia.  :D
Non volevo dire che "ogni tanto si assiste a qualche scelta un po' troppo da power player", ma che "ogni tanto si assiste a qualche scelta un po' troppo da inquisitori". Pardòn  :P

Grazie Patrick!
Anche io tendo a dire tutto in modo che i giocatori abbiano sempre davanti la situazione ben chiara.
Essendo un gioco, come dici giustamente tu, basato sulle scelte, è necessario che i Cani siano chiaramente a conoscenza di tutto ciò che possa servire allo scopo. Me ne hai dato la conferma  ;)

Nel mio caso specifico i giocatori avevano già capito che i cugini di fratello Enoch stavano nascondendo qualcosa di losco coperti dagli abitanti della città, ma mi sembrava interessante fargli giocare uno scontro verbale con il sovrintendente (che non si fa troppi scrupoli a mentire a dei Cani per coprire degli assassini) per farsi dire chiaramente la situazione.
Se i Cani avessero perso la posta, qualcuno che ha assistito alla scena li avrebbe aspettati fuori dal tempio per spifferare tutto. I giocatori sarebbero venuti ugualmente a conoscenza dei segreti della città, ma nel frattempo ho arricchito il loro rapporto con il ramo e fatto provare sulla loro pelle l'urgenza della situazione.
« Ultima modifica: 2014-05-31 09:05:23 da ultralooca »

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