Però che palle che ogni volta che uno si informa scopre che metà delle cose sono baggianate. 
Dipende da DOVE ti informi (e da chi...)

Onestamente... se cerchi informazioni in posti pieni di persone che vanno lì per EVITARE di essere smentiti, di dover parlare in termini di gioco concreto, o di doversi confrontare direttamente con Ron... che tipo di informazioni pensi di trovare?

"A scuola sono troppo rigidi e restrittivi. Penso che chiederò informazioni sulla Matematica a questi tizi in fila per giocare al lotto, sicuramente se sapranno di più, ieri mi hanno persino detto che se sogni un unicorno sicuramente uscirà un 56..."
Se vuoi davvero informarti sulla teoria, ci sono un sacco di articoli elencati nel mio post sticky (che comunque non possono prendere il post del gioco reale, niente ti insegna il concetto di Intento Creativo come il giocare giochi con intenti diversi), puoi chiedere qui, se sai l'inglese puoi chiedere direttamente a Ron... a me pare che invece cercare informazioni corrette sia estremamente facile.
E' più difficile togliersi dalla teste le cose sbagliate che apprendere quelle giuste!
Questa e altre cose sarebbe bello raccoglierle e spargerle per la rete, almene si fa meno confusione...così non si verrà mai a capo di nulla 
Era una cosa che mandava ai matti anche me, una volta segnalavo le peggiori castronerie che leggevo in giro a Ron... e quando mi diceva che non gliene fregava nulla, che non poteva mettersi ad inseguire tutti quelli che dicevano castronerie in giro, e che lui aveva creato un posto dove poter discutere in maniera sensata di teoria, per chi era davvero interessato, mi pareva che sbagliasse, che sarebbe bastato andare a spiegarle le cose, per far svanire tutte le baggianate che si dicevano in giro.
Ero insomma ancora preda di
questa sindrome...
Da allora sono passati diversi anni, in cui sono andato in giro in forum, newsgroup, etc a cercare di spiegare le cose... e ho capito che aveva ragione Ron. Perchè non ha senso, dopo essersi impegnati a creare uno spazio razionale in cui discutere concretamente... lasciarlo per andare a fare flame wars in giro con il primo che passa e dice cazzate (e se non hai un ambiente sano, è automatico che spesso diventino flame wars). E anche se ti ci metti e spieghi rispieghi e discuti e rispieghi, etc, e per qualche rarissimo miracolo riesci ad ottenere che chi posta in un certo posto finalmente sia "vaccinato" contro le peggiori castronerie... vedi che semplicemente quelli che le sparano si spostano da un altra parte e continuano come prima, e tu sei di nuovo al punto di partenza.
Perchè il problema, alla base, non è di teoria, o di comprensione della teoria: è SOCIALE.
Visto che la teoria mina direttamente alla base il distorto contesto sociale che si è creato attorno ai gdr, non è che la teoria non viene compresa: non viene ACCETTATA, da qui sia quelli che continuano a leggerci il contrario, in buona fede, sia quelli che fanno dello spargere cazzate una "crociata contro il male", in malafede.
Per questo andare in giro a spiegare è controproducente. Vieni visto come un "evangelizzatore", minacci ancora di più quel contesto sociale distorto, e quindo provochi ancora più reazioni di negazionismo assoluto. (il caso più clamoroso è come problemi considerati normali e comunissimo per trent'anni, tanto da essere citati in innumerevoli opere come normali e ineliminabili nei gdr, adesso siano considerati come "mai esistiti" da chi ci ha scritto migliaia di parole ai suoi tempi, ora che ci sono soluzioni. È come il bambino malato quando gli porti la medicina amara: dice subito che sta bene, non gli fa male niente e sta benissimo (anche se non si regge in piedi) pur di non berla.
Per eliminare queste distorsioni quindi, alla fine, è più utile qualcosa che crei un tipo di contesto sociale sano (tipo la INC, la Gnoccocon o una delle altre convention create su quel modello) che non centinaia di post a dire in giro "ti sbagli, non è così"
Quindi Moreno questo:
Per me CoC e DnD4 sono esempi di giochi focalizzati ma non coerenti. (Prendiamoli come esempi concreti e non come focus del thread per evitare OT).
CoC, ad esempio, è focalizzato su "investigatori sulla falsa riga dei personaggi di lovecraft che cercano di scamparla da misteri e minacce dell'universo di Chtulu" grosso modo è giusto? Direi che anche tutto il manuale spinge verso quello, no? Sempre grosso modo e contestualizzato. Però non c'è scritto da nessuna parte di prendere il gioco come se fossi Sam Raimi quando girava La Casa (che è da quel che ho capito lo stile con cui si potrebbe ottenere la piena coerenza in CoC) quindi è focalizzato ma incoerente (anche se basta quell'accorgimento per renderlo coerente quindi è più coerente di Vampiri e AdnD).
DnD4, invece, è focalizzato su "un gruppo di supereroi high fantasy che mazzuolano avversari sempre più cazzuti, per ottenere equipaggiamento e power up sempre più fighi, attraverso combattimento tattico pieno di effetti speciali" grosso modo va bene? Direi che anche qui tutto il manuale spinge verso questo, no? Però poi è pieno di errorini più o meno grandi che ne inficiano la coerenza (ad esempio questo un gioco che vorrebbe essere step on up, ma poi mi dai tutti i pg uguali che crescono in modo lineare e sono quasi impossibili da uccidere e decidi anche di aggiungerci sfide di abilità a caso e altra fuffa che non ricordo). Quindi anche questo è focalizzato ma incoerente. (per essendo più coerente di Vampiri e AdnD, in quanto più moderno e focalizzato)
In pratica, per me, la focalizzazione è un intenzione dell'autore che si rivela anche solo leggendo il manuale. E' la direzione che hanno tutte le parti del gioco quando lo leggi. La coerenza è il verso che prende la direzione durante l'atto del giocare.
E' una cazzata?
Ti chiedo perchè voglio capire 
Beh, io ci vedo il rendersi conto che "Coerente" non può assolutamente essere confuso con "focalizzato", e questa la vedo già come una cosa positiva (e ovvia, nel momento in cui ti metti a parlare di casi reali come D&D o CoC)
E poi, il tentativo quindi di dare un senso alla parola "focalizzato", dandoli un significato che non sia in contrasto con la realtà.
E io mi chiedo "Perchè? Non fai prima a scartare proprio il termine? A che ti serve?"
Cioè, vedo un processo del tipo "ho questo termine,
focalizzato, cerchiamo di dargli un senso perchè sia utile a qualcosa". Ma non funziona così (o almeno, non dovrebbe funzionare così, PRIMA vedi se un concetto ti è utile, POI gli assegni una parola se è effettivamente utile....
Premetto: l'autore della parte che hai quotato già si rende conto (o almeno così sembra dal quote) che "focalizzato" non ha nulla a che fare con "coerente" e con la teoria forgita, quindi già non siamo più nell'ambito del "correggere", quanto del "discutere": e il tema è "posto che nella teoria questo termine non c'è e non si usa... avrebbe senso aggiungerlo?"
Per me no, perchè è una classificazione grossolana e praticamente impossibile da definire con precisione (dove è il confine fra focalizzati e non focalizzati?) che si sovrappone agli strumenti che la teoria HA GIÀ per trattare queste differenze fra i giochi...
Call of Cthulhu è un gioco in cui il
setting può variare (giorni nostri, anni 20, anni 50, Chicago, il polo nord, giungle amazzoniche, etc.) ma in cui la
situazione (Cthulhu, i grandi antichi, etc) è sempre la stessa.
D&D (non conosco specificamente l'edizione 4) è un gioco in cui il setting cambia (dragonlance, Forgotten Realms, Greyhawk, etc.) ma ha un ristretto range di situazioni (è partito dal dungeon, si è esteso anche a situazioni diverse ma che possano comunque essere strattate con lo stessa trafila di combattimenti/scoperte/esplorazioni/combattimenti, etc) ma dove soprattutto il
colore è sempre lo stesso (anche se ha piccole variazioni da edizione in edizione)
Basta che conosci la classificazione degli elementi dell'esplorazione in
personaggi, setting, situazione, sistema e colore e non hai nessun bisogno di usare "focalizzato"...
[edit: crosspost, vedo adesso che l'hai scritta tu... ma comunque per onestà non cambio una virgola, se non me lo avevi detto mi pare chiaro che volevi sapere cosa ne avrei pensato senza sapere l'autore]